27. Daerius

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Le mie braccia si stringono di più attorno a lei, e la mia mano le attraversa i capelli boccolosi.

Improvvisamente sembra così piccola, così fragile. Sento che il suo battito cardiaco e la respirazione rallentano. Si addormenta in pochi minuti.

«Wow, il drago non sembra così cattivo adesso» dice Angel, raggiungendomi fuori dal castello.

«Cosa vuoi Angel?» chiedo infastidito. Lei le alza le mani in segno di resa.

«Oh, adesso ho bisogno di un motivo per parlare con mio fratello?» lei sibila.

«Si, quando sono con la mia compagna» mormoro malinconicamente. Lei sporge all'infuori il labbro inferiore.
«Va bene, volevo sapere quando ce ne andremo» dice. Io sospiro, e appoggio la testa contro il muro di pietra.

«Non lo so, non posso lasciare Lyza, e questa è casa sua, non voglio obbligarla a abbandonarla, sinceramente non so cosa fare» mormoro.

«Il tuo primo obbligo è verso il tuo branco, poi verso te stesso, questo è il giuramento che hai fatto! Quindi torneremo a casa nostra, a meno che non desideri rinunciare al tuo titolo di Alpha» sputa acida, i miei occhi cambiano colore e canini si affilano.

«Stai attenta alla tua bocca Angel, puoi anche essere mia sorella, ma sono ancora io l'Alpha.»

«Giusto, beh, io ora vado a fare le valigie. Partiamo tutti domani mattina, con o senza di te» dice, voltandosi e tornando indietro al castello.
Io la maledico sotto voce, sentendomi in conflitto con me stesso.
Poi guardo Lyza che si stiracchia tra le braccia.

«Che diavolo devo fare?»

•••

Sento bussare alla porta e quindi spengo il getto della doccia, fissando un asciugamano intorno ai miei fianchi.
La apro e vedo Lyza, gli occhi le si allargano e mi guarda dall'alto in basso, mordendosi il labbro.

«Sai che è scortese fissare la gente?» dico quando rimane in silenzio. Scuote la testa prima di riportare lo sguardo sul mio viso.

«Mi dispiace, volevo solo farti sapere che Angel mi ha parlato e voglio che tu torni dal tuo branco» dice.
La presa sull'asciugamano quasi mi scivola per lo shock.

«Non puoi dire sul serio?» mormoro camminando verso l'armadio. Prendo un paio di pantaloncini e torno a vedere Lyza che è appoggiata alla porta chiusa.

«È per il meglio, il tuo branco ha bisogno di te e quanto prima te ne vai, prima potrò anche io iniziare a svolgere il mio dovere» sussurra a io le vado incontro, la rassegnazione nella sua voce mi preoccupa.

«E qual è esattamente il tuo dovere?» Fissa per terra, mordendosi il labbro.

«Far aumentare i draghi di numero» dice e il mio lupo subito si mette sull'attenti.
«No, non lo farai per due motivi:
uno, potresti morire per farlo, e due, perché...sei... MIA!» ringhio, azzerando la distanza tra di noi e spingendola contro la porta. I miei occhi sono oro incandescente e posso sentire i canini pizzicare contro il mio labbro inferiore mentre trattengo un altro ringhio.

Il suo desiderio inonda i miei sensi, facendo aumentare immediatamente anche il mio. I suoi occhi bruciano di un rosso ardente e in pochi secondi le nostre labbra sono coinvolte in un bacio appassionato.

Le sue dita si aggrappano ai miei capelli e geme mentre li tira delicatamente. Riesco a riacquistare il controllo del mio lupo e immediatamente approfondisco il bacio mentre le mani si muovono lungo i suoi fianchi, sotto la maglia.

Emette un piccolo gemito e le tolgo la maglietta, staccandomi solo per qualche secondo. Le sue dita corrono sopra il mio petto nudo, tracciando delle linee immaginarie sui miei addominali.

Mate to the Dragon [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now