Epilogo

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Sei mesi dopo...
(Lyza's POV)

«Ce ne sono anche di più oggi là fuori» dice Angel. Lancio uno sguardo verso di lei che è appostata alla finestra.

«Quanti sono secondo te?»

«Non ne sono sicura ma sembrano formare un intero branco!»

Sussulto.

«Merda» dico a fior di labbra appoggiando la testa alla spalliera del letto.

Sento qualcuno bussare alla porta e sospiro.

«Avanti» rispondo.
Daerius fa la sua entrata, subito seguito da un altro uomo più giovane.

Il ragazzo guarda un attimo il letto prima di lanciarmi un'occhiata furtiva.
Lancio anche io uno sguardo alle lenzuola ricoperte di sangue che mi circondano.

«Pensavo di averti detto di non muoverti!» ringhia.

«Continui a dimenticarti che ho le nausee mattutine e quindi devo alzarmi per forza! Pensi davvero che aspetterei l'aiuto di qualcuno, prima di andare in bagno, se devo vomitare?!» rispondo incrociando le braccia al petto.

Sposta le coperte e sospira di frustrazione.

«Hai di nuovo le ferite aperte.»
Inizia a ripulirmi i tagli e a togliermi i punti. Daerius scrolla la testa verso di me, ridacchiando con un mezzo sorriso sulle labbra.

«Ti rendi conto vero che se continui a riaprire le stesse ferite costantemente rimarrai qui per molto tempo?» chiede muovendosi per stare in piedi di fianco al letto.

«Beh quando sarò guarita dovrò affrontare loro...» dico, girando il busto verso la finestra.

Lui sospira.

«Sono solo delusi, ma in ogni caso dovranno farsela passare.»

«No, sai che non lo faranno! Ho raso al suolo la loro casa, ho ucciso le loro famiglie!» ruggisco arrabbiata.

«Lyza, hanno solo bisogno di tempo.»

«Il tempo non aiuterà... cazzo se fa male!» sibilo, guardando male il dottore del branco.

«Si, i punti fanno male pensavo che lo avessi capito dopo tutte le volte che te li ho messi» risponde pacatamente.

«Niko, se mi avessi avvertito che stavi per conficcare un ago nella mia pelle avremmo potuto evitare tutta questa irriverenza!» grido.

«I vostri battibecchi sono più interessanti ora che sei stata rinchiusa qui ventiquattro ore su ventiquattro» Angel interviene.

Le lancio un'occhiata d'avvertimento.
Si punta il dito contro innocentemente prima di girarsi di nuovo verso la finestra. Mi rivolgo verso Daerius con un sospiro rassegnato.

«Vogliono ancora uccidermi dopo che sono passati sei mesi, cosa faranno quando scopriranno che sono incinta?»
Si passa una mano tra i capelli e è palese che non sappia cosa rispondermi.

«Non lo so» mormora.

«Beh hai cinque mesi per capire cosa fare» esclama Niko.

«Possiamo tenerlo segreto se proprio dobbiamo» risponde il mio mate che al momento vorrei strangolare.
Sono incavolata, ma Angel ridacchia.

«Veramente? Non puoi tenere un neonato nascosto. Urla piange e tutti potrebbero sentirlo, con o senza l'udito da lupi» lei risponde.

Sussulto per la brutale verità.

«Allora dobbiamo sperare che cinque mesi siano abbastanza per convincerli che non sono un'assassina!»

•••

Emetto un sospiro di disperazione e mi sciacquo la faccia con l'acqua fresca per far andare via il sapore del vomito che ho in bocca.

Mate to the Dragon [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now