Mate to the Dragon [TRADUZIONE]

15. Lyzaria

Lyza! Sta arrivando qualcuno!
Mytalonis urla nella mia testa.
Apro gli occhi e vedo un'ombra sopra di me che mi fissa incombente.
Mi siedo con un'imprecazione, ma lo sconosciuto mi spinge di nuovo per terra e solleva un coltello sopra la testa pronto a colpirmi.

Gli afferro le braccia, fermando la lama solo a pochi centimetri dal mio petto.
Emette un ringhio e fa leva più forte per cercare di colpirmi.
Mytalonis inizia a far scorrere una forza disumana attraverso le mie braccia in pochi secondi.

«Scendi da sopra di me!» io grido, spingendo l'intruso lontano dal mio corpo. Cade sulla schiena e rapidamente spingo via il coltello, il più lontano possibile. Guardo lo sconosciuto che si rialza e noto che indossa una maschera nera.

«Se devo, ti ucciderò a mani nude»
mi urla una voce di donna, e il mio viso assume un'espressione stupita quando realizzo chi ho davanti.

«Che cazzo di problema hai?» io urlo. Le vado incontro e la sbatto per terra. Mi siedo sulla sua vita e comincio a darle dei pugni in faccia. Molti pugni.
Sento uno scrocchio mentre il naso le si rompe.

Macchie di sangue già ricoprono le mie nocche quando i guardiani di Daerius riescono a tirarmi via da lei.
Due dei ragazzi la trattengono con le braccia dietro la schiena e lo stesso fanno con me.

«Che diavolo sta succedendo qui?»
Daerius ringhia. Mi scrollo le guardie di dosso e cammino verso la ragazza che mi ha aggredito e le strappo la maschera dal volto.

«Angel?» dice Daerius stupito e io ringhio.

«Ha cercato di uccidermi! È lei che ci stava seguendo!» sputo con rabbia.

«Perché ci seguivi? Come hai fatto a lasciare il territorio del branco e perché hai tentato di uccidere Lyza?»
Daerius interroga la sorella, con la voce che tradisce rabbia.

«Le guardie che mi hai assegnato erano dei completi idioti, non è stato difficile allontanarsi, e sono venuta a ucciderla perché è pericolosa e so che lei vi sta portando verso la morte! Sapete anche solo dove siete diretti?» lei chiede, guardando in modo velenoso verso di me.

«Ebbene, no, ma non è questo il punto.
Mi hai sfidato ancora una volta, me, il tuo Alpha, e non la passerai liscia. Cercare di uccidere qualcuno è la goccia che fa traboccare il vaso.»
Daerius annuisce e il suo viso diventa una maschera di disappunto.

«Cosa mi farai?» chiede lei.

«Sarai tenuta sottocchio per il resto di questo viaggio e poi sarai imprigionata per minimo una settimana» le dice, e i miei occhi si sgranano.

È tanto non è vero?
Chiedo al mio drago.

Si è tantissimo, deve tenere molto a te se questa è la sua punizione per aver cercato di ucciderti e considerando che si tratta di sua sorella minore.
Mi risponde.

«Non farà luce per almeno altre quattro ore, dovremmo provare a dormire» io dico, guardando Angel mentre torno al mio giaciglio.

«A te non ho mai fatto niente» dico a Angel mentre le passo di fianco.
Mi sdraio davanti al fuoco con un piccolo sospiro.

«Perché fa così caldo qui?» una guardia improvvisamente chiede e ridacchio un po'.

«Passerà in pochi minuti» io gli dico e respiro profondamente per calmare la rabbia. Non appena chiudo gli occhi, cado nuovamente in un sonno profondo.

•••

Mi sveglio quando sento un tonfo seguito da qualcuno che impreca ad alta voce.
Mi guardo intorno e vedo Beta Mykael che si alza dal suolo.