Paura,Granger?

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-Quindi mi stai dicendo che Voldemort ha un...diario?-
Hermione Granger inzuppò di disinfettante il tovagliolo e lo appoggiò delicatamente sulla guancia di Harry Potter.
-Aveva,Harry. Parla al passato.-
Quando un'ora prima aveva visto arrivare il suo migliore amico, le era quasi venuto un infarto fulminante.
Tutto quel sangue sul viso, sui vestiti, nei capelli, le avevano fatto presagire il peggio.
Ma poi con suo estremo sollievo, e con estremo dispiacere del biondastro, quel sangue in parte non era suo ma del mangiamorte che lo aveva attaccato.
Da parte sua c'erano soltanto poche lesioni che avrebbe curato con pozioni e disinfettante.

-Sì Potter, non ci arrivi forse?-sbottò acido un Draco Malfoy stravaccato sul divano neanche fosse in spiaggia, mentre giocherellava con la sua bacchetta.
Il grifondoro gli riservò un'occhiata di noncuranza per poi rivolgersi alla migliore amica.
-Herm, ma...ahia!-
Il grifondoro si portò una mano sul viso.
-Ma lo fai apposta?-
-Così impari.-
-Cosa??-urlò il bambino sopravvissuto.
-Non è stata colpa mia!-
-Sì invece. Dovevi fare più attenzione stupido!-disse lei sbattendo un giornale posato sul tavolino, fortemente sulla sua nuca.
-Ma Herm...-cominciò, subito dopo interrotto dalla grifondoro.
-Ti rendi conto che mi hai quasi fatto venire un infarto, Harry?-disse tranquilla, ma dura.-Non puoi capire come mi sono sentita quando sei entrato da quella porta con tutto quel sangue addosso.-
Tutta l'ansia che aveva provato si era trasformata tutta in rabbia.
-Granger...-
-Sta zitto Malfoy.-lo avvertì Hermione scoccandogli un'occhiataccia che gli fece arcuare le sopracciglia contrito.
Ora voleva prendersela con lui per caso?
-Granger.-la avvertì freddo, non volendo per niente diventare una valvola di sfogo per quella ragazza.
-Granger un corno. Impara a farti i cazzi tuoi Malfoy!-gli disse puntandogli il dito contro.
-Modera il linguaggio Granger.-
-Perché se no che fai?-sbottò lei ironica.
-Mi dai uno schiaffo?-
-Potrei prenderlo in considerazione.-confessò lui serio.
-A me non frega un beato niente.-urlò nella sua direzione per poi rivolgersi al suo migliore amico.
-E a te.-cominciò.-Mi hai delusa.-e detto questo salì velocemente le scale per dirigersi nella sua stanza.
Harry Potter alzò le braccia al cielo in modo disperato.
-Ma che cosa ho fatto?-chiese a se stesso facendosi cadere sullo schienale del divano.-Mica ho chiesto io a quel mangiamorte di ferirmi!!-

***

-Herm?-
-Che vuoi?-
Harry Potter sospirò silenziosamente.
-Sei in quel periodo?-domandò leggermente imbarazzato, sedendosi affianco a lei sul letto.
Lei si girò interrogativa verso di lui.
-Cosa?-
-Oh lo sai.-gli disse.-In quel periodo del mese siete intrattabili. Anche Ginny fa così. Non è colpa tua.-
Un tomo di trecento pagine, gli finì direttamente sul naso.
-Ahia!-

Poi le braccia della grifondoro si chiusero attorno alla vita del ragazzo.
-È che mi sono preoccupata Harry.-confessò lei.
-Ma quindi sei in quel periodo?-
-Harry per favore, sta zitto.-
-Quindi dovrei ritenermi fortunato per tutte queste attenzioni?-domandò ironico.
-Sì.-annuì meccanicamente lei mentre un sorrisino nasceva sulle sue labbra.
Il grifondoro scosse la testa.
-Ma come devo fare con te e Ginny.-si chiese più a se stesso che alla ragazza, prendendo una ciocca di riccioli tra le sue dita.
Con due donne che si preoccupavano per lui, era faticoso muovere soltanto un misero passo.
Figurarsi combattere con dei mangiamorte assatanati.

Qualcuno si schiarì la voce.
-Lo spettacolino è finito?-
Un Draco Malfoy , se ne stava con una spalla appoggiata alla porta e le gambe incrociate.
Aveva in viso un espressione scocciata, ma i suoi occhi tradivano un barlume di irritazione.
-Da quanto sei lì?-chiese la grifondoro, staccandosi da quel caloroso abbraccio.
Lui piegò le labbra in una smorfia schifata.
-Il tempo necessario per farmi salire il diabete alle stelle.-assottigliò gli occhi.-Siete patetici.-
Stupido idiota, razza di imbecille senza cervello.
-Sperando che il diabete ti faccia cucire quella bocca.-grugnì saltando giù dal letto.
Lui piegò la testa di lato.
-Potter, ma è sempre così acida?-chiese con un ghigno da schiaffi sulle labbra.
Lo stupido non aveva peli sulla lingua eh...
Hermione lo guardò oltraggiata lanciandogli un occhiataccia come per dire, io non sono acida.
Il grifondoro non rispose. Si limitò a sperare che si aprisse un varco sotto i suoi piedi e che sprofondasse.
Maledì pesantemente quel biondastro appoggiato allo stipite della porta, che in quel momento, lo guardava con un ghigno malefico e trionfo sulle labbra.
Si divertiva a metterlo contro la sua migliore amica per caso?

L'altro volto della maschera. Dramione.Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu