Il ricordo

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Fece vagare lo sguardo per la stanza in penombra, mentre si mordicchiava inconsciamente il labbro inferiore. Evidente segno di nervosismo. E il nervoso aumentò non appena si vide apparire davanti, l'oggetto dei propri pensieri.

Alla vista degli occhi rossi dell'uomo, fu quasi tentata di abbandonare la missione e andarsene, ma l'odio verso quella lì, la convinse a restare.
-Salve...-borbottò, mostrando una falsa sicurezza in se stessa.

L'uomo si limitò a squadrarla, evidentemente infastidito per quella visita non programmata e sopratutto, non gradita.
-Molto audace recarvi nella mia dimora, signorina.-disse, con un timbro di voce acuto ed enigmatico.-Eppure la vostra casata non è famosa per il coraggio, o sbaglio?-

-Non sono qui per parlare di me.-attaccò, tagliando corto.-E penso sappiate il motivo della mia visita, visto l'intrusione nella mia mente da quando ho messo piede quì dentro.-
-La vostra anima, è quasi sporca quanto la mia.-gnignò sadico, socchiudendo gli occhi.-E non so se esserne ammirato o spaventato...-rise di quest'ultimo aggettivo, detto quasi per schernirla.

Lei rimase impassibile, con le braccia incrociate al petto, quasi per proteggersi, e gli occhi in allerta.

-Cosa ti spinge a mettere zizzania tra due giovani, felicemente innamorati?-

-Innamorati...-sognignò lei, scuotendo il capo come se la sapesse lunga, con un espressione di disprezzo stampata in viso.-Lo sto solo salvando dell'errore più grande della sua vita. In futuro mi ringrazierá...ne sono certa.-

-Questa tua sicurezza, è disarmante.-disse l'uomo, sarcastico. La stava prendendo in giro, e lei, con un nodo alla gola se ne rese conto.

-Allora, accetti?-domandò, stringendo le labbra, per non lasciar scappare nessuna parola di troppo.
-Inizierei a parlare della ricompensa.-

La ragazza ghignò, trionfa.

***

Sì strofinò per l'ennesima volta gli occhi, con la mano libera, credendo di trovarsi ancora nel mondo dei sogni.
Ma dopo un po, si dovette ricredere per forza.
Il cuore accellerò i battiti, facendole mancare il fiato.
Non l'aveva sognato...era accaduto davvero! O santo Godric com'era successo? Urlò nella propria mente, mentre con gli occhi spalancati guardava un punto a caso della stanza.
Lei, Hermione Granger, l'aveva fatto con Draco Malfoy.
Incredibile ma vero.
Impossibile ma possibile.
E le era piaciuto da morire, inutile negarlo.

Si azzardò ad alzare lo sguardo sul viso di lui, e si rassenerò non appena lo vide ancora dormiente.
Aveva gli occhi chiusi, e il viso sereno, un espressione che poche volte gli aveva visto. Sembrava quasi un angioletto...certo. Ma l'apparenza inganna. Faceva concorrenza al demonio quella serpe.

Era tentata di toccargli il viso, ma allo stesso tempo, aveva paura di svegliarlo e quindi incorrere a momenti imbarazzanti.
Anche se già si trovava in un momento imbarazzante.
Lei era completamente nuda, esposta ad occhi altrui ma almeno era coperta dal lenzuolo. Leggermente consolante.
E probabilmente anche lui era nudo come un verme...ma che aveva da essere scioccata? Si disse roteando gli occhi.
Quella notte l'aveva visto come la madre l'aveva fatto, quindi...no inutile, continuava a imbarazzarsi come se non avesse mai visto un...quel coso che hanno gli uomini.

E non era pronta per affrontarlo, o parlare di quello che era successo la notte passata. Non era pentita, sia chiaro. Si era comportato in modo molto dolce e comprensivo. Ma doveva andarsene. Immediatamente.
Mosse una gamba, accorgendosi in quel momento di averle attorcigliate entrambe a quelle di lui. E non poteva mancare il suo braccio sotto il proprio collo. Quindi la fuga era quasi impossibile, ma perché non tentare?

L'altro volto della maschera. Dramione.Where stories live. Discover now