una serpe auror

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Erano seduti in quella stanza da due ore, aspettando l'arrivo del ministro della magia, che probabilmente non si sarebbe presentato, troppo occupato a fare altre cose più importanti anziché perdere tempo al ministero. E la situazione stava diventando pesantemente ironica. Ian, il nuovo arrivato per controllare le cose, guardava la ragazza riccia, seduta tra Harry e il rampollo dei Malfoy. Costui guardava Ian ed Hermione. E costei guardava il suo migliore amico, pallido più del solito. Una catena che era ben lungi dal volersi spezzare.

Hermione fu la prima a distogliere lo sguardo, accorgendosi in quel momento degli occhi fissi sulla propria persona. E dello sguardo incendiato alla sua destra di un biondo non a caso.

-Tutto bene, Ian?-domandò Hermione, rompendo il silenzio, cercando di essere il più educata possibile.

L'auror si risvegliò dallo stato di trans, per poi arrossire pesantemente, colto nel sacco.
-S...si grazie per l'interessamento...-disse, distogliendo lo sguardo. Ed Hermione non poté che sorridere, guadagnandosi un'occhiataccia acida, che ovviamente fece finta di non notare.
-Prego.-

-Mi stavo chiedendo...-incominciò l'auror, ricomponendosi.-Stai sent...cioè state sentendo Ron? Non lo vedo da tanto.-

Hermione ancora una volta, fece finta di non capire quel piccolo errore, continuando a sorridere gentile.-Personalmente non lo vedo da un po di tempo, poi non so Harry...-
-Ah e perché? Eravate molto legati no?-
-Ti sbagli.-lo contraddì a voce bassa.-Non lo eravamo.-

-A me sembrava di si.-continuò lui, facendo spallucce.-Quindi sei libera?-

Hermione si costrinse a mordersi la lingua, per non sputargli in faccia quanto gli desse fastidio quell'impertinenza. Harry Potter, bianco come un cencio, si girò nella sua direzione per ascoltare curioso la risposta che avrebbe dato la riccia. Sapeva solo che più guardava il biondastro fissarla in un certo modo, e più sentiva le viscere contorcersi.

Quello stesso biondo intento a guardare le proprie unghie, interessato, con sulle labbra un ghigno trattenuto.

-No, non sono impegnata.-rispose Hermione, mentre con la coda dell'occhio guardava lo scuotere della testa del grifondoro.
Dopotutto aveva detto il vero. Non era impegnata no?

-Strano che una ragazza come te sia single.-
-Già...-mormorò Hermione sfogliando una rivista. Gli occhi che fissavano un punto preciso nella carta.

-Potter, questo cazzo di ministro non sa che è da maleducati non arrivare in tempo?-
-Malfoy, per favore, oggi non sono in vena di ascoltarti.-
-Io non sono mai in vena ma sono costretto a rivolgerti la parola, sfregiato.-

-Non è possibile...-sussurrò Harry, chiudendo le palpebre, con un tono così basso che si sentì da solo.-Come te la cavi con le pozioni, Malfoy?-domandò il moro con sguardo indagatore, suscitando un lieve imbarazzo da parte dell'amica. Sapeva cosa stava cercando di fare.

-Ti serve un filtro d'amore Potter? Non riesci a rimorchiare?-lo schernì. Hermione gli gettò un'occhiata di sufficienza.

Harry assottigliò lo sguardo.
-Quindi lo sai preparare?-domandò ancora, scandendo parola per parola.

-Sì.-si vantò.-Ne ho una scorta, quando ne vuoi una, non chiamarmi. Non ti do nulla.-

-Me ne dai una fiala?-chiese l'auror quasi supplichevole.-No.-rispose il serpeverde, dritto e conciso.-Che ci fai con una di quelle?-

-E tu che ci fai?-scattò Harry, approfondendo la questione. Hermione si premette le mani sulle tempie, allibita per quella conversazione.
-Harry, la finisci?-

-Le donne mi vengono appresso senza il bisogno di usare il filtro, a differenza tua Potter.- ci tenne a specificare, scocciato.

E se una sola donna non cadesse ai tuoi piedi, lo useresti? Domandò mentalmente il grifondoro, ammutendosi non appena intercettò lo sguardo fulminante dell'amica.

L'altro volto della maschera. Dramione.Where stories live. Discover now