curiosità accecante

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Dopo due lunghe ore arrivarono finalmente nei pressi di quella villa.
Il suo migliore amico un'ora prima aveva appoggiato la testa sulle sue gambe ed ora le formicolavano.
-Harry siamo quasi arrivati.-gli disse nell'orecchio scuotendolo leggermente.
Costui si svegliò e si stropicciò energicamente gli occhi stanchi.
-Va bene.-le rispose mettendosi seduto.

La carrozza si fermò e i tre scesero da essa.
La ragazza si guardò intorno sbalordita.
Quella villa era enorme, troppo grande per tre sole persone, per di più era incorniciata da cumuli di neve che davano l'impressione di qualcosa di fiabesco.
-Granger chiudi la bocca che sta per colare giù la bava.-
Ecco.
Quello stupido aveva rovinato tutto.

-Per tua informazione Malfoy non sto sbavando.-aggiunse.-E poi questa villa non mi ha per niente impressionato.-ci tenne a specificare avviandosi verso il portone.
-Sì certo.-
Stava quasi per entrare all'interno del giardino quando un muro trasparente le si parò davanti, facendola sbattere di  faccia.
-Ma che...-
-Forse hai dimenticato che solo un Malfoy può garantire l'accesso?-domandò il biondo scocciato e fiero roteando gli occhi al cielo.
-Potevi dirmelo prima no idiota.-grugnì lei massaggiandosi il nasino dolorante.
-Volevo che te ne accorgessi da sola mezzosangue.-mormorò facendo spallucce.
Avanzò fino al cancello e oltrepassandolo la protezione si annullò per due minuti giusto il tempo di far entrare anche i due grifondoro.

La ragazza lanciandogli un'occhiataccia entrò nella villa e posò il baule, ai piedi di un divano visibilmente costoso.
Forse vittoriano?
Guardò in giro e si accorse che tutto era perfettamente pulito e ordinato.
Sinceramente si era aspettata un ambiente grondante di polvere e muffa con odore di aria viziata. Invece era l'opposto.
-Malfoy per caso qui ci vive qualcuno?-domandò indagatrice al biondino.
Lui arcuò le sopracciglia.
-Chi vuoi che ci viva.-le rispose sgarbato sedendosi sul divano.-È abbandonata da almeno cinque anni.-
-Cosa?-
La ragazza era al dir poco scioccata.
Chi cavolo ci puliva lì dentro da cinque anni?
Beh, per rispondere ai suoi dubbi decise di chiedere.
-Sì può sapere perché non è piena di muffa e polvere ma all'incontrario è pulita come uno specchio?-
-Forse perché c'erano degli elfi domestici che pulivano?-le disse ovvio.-Sai gli elfi sono fedeli ai padroni, anche quando essi muoiono.-
-Mi stai dicendo che degli elfi domestici sono rimasti qui da soli per cinque lunghi anni?-domandò strabuzzando gli occhi all'estremo.
-Ci sei arrivata finalmente. Non ci speravo più.-
-Chissà se sono ancora vivi.-la stuzzicò ghignante.
Lei spalancò la bocca inorrodita al solo pensiero.
-Malfoy sei un insensibile!-urlò sbattendo il baule sul pavimento, mentre il serpeverde sghignazzava facendo incavolare maggiormente la grifondoro.
-Noi non verremo assolutamente serviti da degli elfi domestici.-sibilò mentre le sue guance le si coloravano di rosso e si gonfiava come un tacchino.
-È inutile che ti scaldi mezzosangue. La megera non li ha voluti qui dentro.-bofonchiò sbuffando seccato.
-Malfoy sarebbe meglio che ci facessi vedere le stanze.-
Harry Potter interruppe il nascere dell'ennesima discussione.

Il serpeverde fece spallucce.
-Trovatevele da soli le stanze.-bofonchiò.-Io non sono una cazzo di mappa.-
-Malfoy non fare l'idiota e facci vedere le stanze o giuro che ti schianto.-lo avvertì lei con aria minacciosa.
-Ma che paura. Sto tremando come una fogliolina.-
-Sto per tirare fuori la bacchetta.-lo avvisò mettendo la mano nella tasca.
Il serpeverde sbuffò accigliato.
-Vi accompagno.-acconsentì lui.-Ma solo perché siete capaci di distruggermi casa.-
Sì alzò di malavoglia da quel divano e li guidò su per le scale verso il secondo piano.
Dopo aver oltrepassato corridoi e corridoi dove la grifondoro si chiese se quella villa non fosse in realtà un labirinto, arrivarono nell'ala ovest.
Essa era occupata da quattro stanze, ognuna diversa dall'altra.
-Bene. Siamo arrivati. Ora se avete finito di rompermi già i coglioni andrei a farmi i fatti miei.-
-Aspetta.-lo fermò lei facendogli alzare gli occhi al cielo.-La tua stanza qual'è così ci possiamo regolare.-
Il serpeverde la guardò accigliato.
-La mia stanza è quella in fondo in modo da restare il più lontano possibile da voi due.-spiegò indicando l'ultima stanza del corridoio.
-Ma penso che sceglierete un'unica stanza visto che siete una...coppia.-grugnì schifato.-In quella al centro c'è un letto matrimoniale, ma vedete di non darvi troppo da fare che non siete in luna di miele.-
Quell'occhiata significativa valeva più di mille parole.

L'altro volto della maschera. Dramione.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang