espressioni facciali

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-Legilimens.-

Hermione sentì il tipico fastidio alla tempia dato dall'intrusione esterna e cercò di focalizzare i pensieri sul ricordo di pochi minuti fa.

Draco sbuffò silenziosamente e interruppe improvvisamente il contatto.
-Granger, non posso entrare nella tua mente se mi pari di fronte un muro.-

Hermione sprofondò maggiormente nella vasca in modo da tenere anche le spalle coperte da occhi indiscreti.
-Ti ho chiesto di guardare un solo ricordo e non tutta la mia mente.- si difese.

-Non sai come funziona la lettura della memoria. Devi mettermi a disposizione tutti i ricordi in modo che possa decidere quello giusto.-
-Allora no.- scosse la testa la riccia, facendo cadere alcune goccioline d'acqua sul pavimento.-Questa è violazione della privacy.-

-Bene.-disse Draco a mo di sfida, alzandosi e camminando verso la porta.-Se cambierai idea non mi cercare, sono impegnato.-

-Eh va bene.-si arrese lei.-Ma puoi uscire dal bagno? Sai devo vestirmi...-

Il biondo la guardò con sguardo neutro.
-Questa è l'ultima volta che mi dai degli ordini mezzosangue.-disse serio.-Di certo non perché stavi per ucciderti, il mio modo di comportarmi con te migliorerà.-

-Non ti ho mai chiesto di cambiare.-disse appoggiando la testa sul retro vasca.-E poi non mi sono buttata da lì per Ron. Ci mancherebbe altro...-mormorò tra se sè, soffiando distratta su alcune bollicine.-Sei ancora bagnato, ti prenderai un malanno.-

-Ti preoccupi per la mia salute?-disse il serpeverde falsamente scioccato, facendo due passi verso la vasca.

Le guance di lei si imporporarono, diventando di un dolcissimo rosa porcellino.
-Ma certo che no!-disse posando gli occhi sul proprio piede che usciva dall'acqua.-Da malato sei più sopportabile anche se ne fai un dramma, tipico di voi uomini.-

Draco ghignò.
Bastava un nulla per farle assumere il colore di un pomodoro maturo. E non sapeva quanto questa cosa gli piacesse da impazzire.

-Puoi uscire Malfoy?-chiese stizzita, sentendosi davvero a disagio stavolta.
Sapeva che non la stava guardando, ma le metteva ansia la sua presenza.
Più che ansia era una sensazione che partiva dallo stomaco e si espandeva fino alla gola.

Si, era sicuramente ansia.

-Esco Granger, ma non perché me l'hai detto tu...-
-Sì sì e ora vai.-borbottò.-E chiudi la porta...-

-Oh senti Granger, ho visto tutto ciò che c'è da guardare di una donna, quindi non fare la preziosa.-
-Non mi interessano le tue avventure amorose furetto. Di certo non ti vengo a raccontare le mie di avventure solo perché voglio che ti vesta.-

-L'avventura con il pupazzetto a forma di grifone? Aspetto con ansietà  il giorno in cui mi raccontarei le sue  presta...-
-Malfoy!-urlò Hermione indignata.-Sei...sei...-

-Bello, favoloso e irresistibile? Questo lo sapevo già.-

-Un pervertito!-

-Come se non ti piacesse Granger...-mormorò tra se sè camminando verso la porta.
Hermione digrignò i denti con lo sguardo seguiva la faccia soddisfatta di quel bastardo sparire dietro la porta.
-Come se non ti piacesse Granger...-lo scimmiottò alzandosi dalla vasca e prendendo un asciugamano.-È proprio sicuro di sè eh, quel figlio di Satana.-

Sì strizzò i capelli e si guardò allo specchio, mentre con la coda dell'occhio intercettava l'anello rosso preso dalla villa in Norvegia.
Se ne era praticamente dimenticata, ma doveva cercare di nasconderlo dalla vista di Malfoy. Perché se lo sarebbe preso con o senza la propria volontà.

L'altro volto della maschera. Dramione.Where stories live. Discover now