Capitolo 5

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Daisy si era seduta in un angolo della stanza, si abbracciava le gambe e dondolava leggermente. Alec le lanciava delle occhiate di tanto in tanto, mentre gli altri non avevano idea di dove fosse.

«Ho cercato in alcuni libri, ma non ho trovato molte informazioni.» Magnus era rientrato nel salotto proprio in quell'istante. «C'è ancora?» domandò ad Alec.

Il ragazzo annuì e indicò Daisy.

«Dove vuoi che vada» borbottò, consapevole che solo l'arciere poteva sentirla.

«Magnus, cosa pensi sia successo?» chiese Isabelle.

«Non credo di poter dare una risposta certa, ma ho un'ipotesi.»

Diasy si alzò in piedi e si avvicinò al gruppo. «Un'ipotesi? Non dovresti essere il mago supremo, o che so io?»

«Sommo Stregone» la corresse Alec. Jace, Clary, Izzy e Magnus lo fissarono confusi. «Oh, ehm, stavo solo correggendo la mondana» spiegò.

«La mondana ha un nome! Mi chiamo Daisy. Daisy Smith!» si arrabbiò lei.

«Come vuoi» disse sbrigativo.

Izzy si portò una mano alla bocca per nascondere una risata. «Fratellone, sei davvero ridicolo!»

Alec le riservò un'occhiataccia e Magnus decise che era il caso di prendere parola. «Dunque, la mia teoria è che solo tu, Alec, puoi vedere la mondana perché...»

«DAISY!» esclamò la ragazza.

«Magnus, ti prego, fammi il favore di chiamarla Daisy, prima che strilli un'altra volta per essere definita mondana» sbuffò Alec.

Lo stregone sorrise divertito. «Ma certo, scusami Daisy. Dicevo, probabilmente sei l'unico in grado di vederla perché sei tu ad averle inciso la runa. Quando uno Shadowhunter crea un Dimenticato, quello risponde solo a lui. È probabile che questa connessione possa essere spiegata allo stesso modo.»

«Cos'è un Dimenticato?» domandò Daisy.

«Un mondano marchiato con le rune da Shadowhunters» spiegò Alec.

«Ah, ora sì che è tutto chiaro...» borbottò.

«Ma perché la ragazza non si è risvegliata, né è diventata una Dimenticata?» chiese Clary.

Magnus sollevò le spalle. «Non ne ho idea.»

«Mago dei miei stivali! Se andavo dalla donna dei tarocchi del lunapark avrei avuto più risposte!» brontolò Daisy.

«Ehi! Vacci piano! Stiamo cercando di aiutarti!» la rimproverò Alec.

«Ci mancherebbe! È per colpa vostra che sono così!»

«O così, o morta! Potevi evitare di attirare l'attenzione di un demone, tanto per cominciare!»

«Ah, be', perché infatti potevo sospettare che il mio capo fosse un demone!»

«Con quel vestito eri come una lanterna per le falene!»

«Me l'ha dato lui, quel vestito! E mi ha costretta a indossarlo! Io sono una tipa da jeans e maglietta!»

«Non si direbbe.»

«Mi stai dando della sciacquetta?!»

«Non avrei usato un termine così delicato.» Daisy spalancò la bocca e Alec si rese conto di aver esagerato. «Scusa, non lo penso davvero.»

La ragazza lo guardò con ira e con le lacrime agli occhi.

«Cominciamo bene» commentò Magnus, intuendo il litigio che era appena avvenuto. «Direi che, mentre cerco una soluzione, voi due dovreste fare amicizia. Non so per quanto tempo sarete così connessi l'uno all'altra.»

SHADOWHUNTERS - CONNECTIONWhere stories live. Discover now