Capitolo 22

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Il mattino seguente Theo le aveva fatto trovare la colazione, portandole un vassoio a letto con brioche e cappuccino. Era andato a prenderli alla loro solita caffetteria.

Lui era mattiniero - molto più di Daisy, comunque - e al suo rientro la ragazza dormiva ancora.

Red lo aveva seguito con la bava alla bocca e, salendo con un balzo sul letto, svegliò la sua padrona.

Mangiarono, risero ed erano felici. Tra un bacio e l'altro si prepararono per uscire di casa, comportandosi esattamente come quelle coppiette appena formate che sono tutto dolce e miele. "Diabetici", direbbe qualcuno.

Alle dieci, Theo parcheggiò l'auto sotto casa di Magnus e spense il motore.

«Fai attenzione, Daisy.»

«Sì» sorrise.

«Dico sul serio. Questi Shadowhunters saranno anche mezzi angeli, ma a quanto pare non mezzi Santi» disse con apprensione.

Daisy si allungò per dargli un bacio. «Starò attenta. Tu però prometti di non preoccuparti troppo, okay?» Theo storse la bocca. «Ti aggiornerò ogni volta che potrò.»

«Ci mancherebbe!»

Lei ridacchiò, si baciarono per salutarsi e Theo non ripartì finché non la vide entrare nel portone del palazzo dello stregone.

Quando Daisy bussò alla porta, quella magicamente si aprì e Magnus la salutò con una tazza di caffè in mano. Aveva solo un paio di pantaloni molto eleganti e una vestaglia slacciata che lasciava vedere il petto nudo e tonico.

«Sai, con le camicie sembri più mingherlino!» disse lei.

«Mingherlino?!» ripeté indignato, spalancando i suoi occhi da gatto.

Alec entrò nel soggiorno in quel momento, i capelli arruffati e i piedi scalzi. «Buongiorno» salutò.

«Ha detto che sono mingherlino!» esclamò Magnus.

Daisy ridacchiò. «Ho detto che lo sembri.»

Il Cacciatore li ignorò e prese la tazza dalle mani di Magnus per bere un po' di caffè.

Lo stregone allargò le braccia. «Fai pure come se fosse tuo!»

Alec alzò un pollice della mano mentre con l'altra si portò la tazza alla bocca. Dopo un primo sorso, la allontanò storcendo il naso. «È dolcissimo! Quanto zucchero ci hai messo?!»

Magnus si riappropriò del suo caffè e passò una seconda tazza ad Alec. «Questo è il tuo» disse.

Lo Shadowhunter assaggiò la bevanda e quando il sapore amaro stuzzicò il suo palato, sorrise di piacere. «Perfetto!» Guardò il caffè scuro dentro la tazza, ne inalò il profumo che risaliva dalla superficie, poi guardò Daisy. «Scusa per ieri. Non immaginavo di creare tanto trambusto» disse.

«Non preoccuparti, Alec. È tutto okay.»

Il Cacciatore continuò a fissarla. «Suppongo che quello fosse un attacco di panico, vero?»

Daisy stava per chiedergli come facesse a saperlo, ma poi ricordò. «Lo hai avuto anche tu?! Mi dispiace! Non credevo che...»

«No, non l'ho avuto. Quando sento quello che provi, non è con la stessa intensità con cui lo vivi tu. Però non è stato piacevole» le disse.

«Theo è un tantino geloso, per caso?» sogghignò Magnus.

«Sono riuscita a fargli cambiare idea.»

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