Audizioni

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"Miiiilaaa, allora vuoi andarci o no a questa audizione?"

Cazzo! E' oggi! Dio, che mal di testa, quasi me ne dimenticavo.

Scalcio le coperte del letto e faccio una scatto per alzarmi, avevo già il cuore in gola. L'ansia si stava divorando lo stomaco, sembrava quasi parlasse. Mi stiracchio, mi spoglio in stanza e dritta nella doccia. Noto di sfuggita le mie occhiaie pazzesche. Che figura che faccio oggi con questa faccia, mamma mia. Grande Camila, parti benissimo. Sbuffo e mi asciugo i capelli in fretta.

"Mila, allora? Oh, Jesus ancora in mutande!"

"Mamma, lo so, non mettermi ansia ti prego!"

"Ho capito mando tuo padre a prendere la macchina dal garage, così recuperiamo tempo."

Mi fiondo davanti all'armadio, lasciandomi alle spalle il bagno che sembrava un campo di guerra. Cosa cazzo metto. Mmmmh, no... no... Oddio no! Ok, facciamo che metto il solito. I giudici tanto non valuteranno i miei vestiti.

Jeans, camicetta bianca smanicata, un filo di trucco e capelli raccolti. Perfetto, sembro un cesso.

"Eccola la stellina di papà! Piccola, stai benissimo! Pronta?"

Sorrido alzando gli occhi al cielo, come sempre mio padre riesce sempre a leggermi la mente e dire le cose giuste al momento giusto.

"Pronta, pa. Andiamo."

Metto le cuffie, sforzandomi di non ascoltare la canzone che avrei cantato a breve sul palco, per non agitarmi ulteriormente. La macchina frena improvvisamente.

Merda. E' un mare di gente.

Una una distesa di ragazzi e ragazze sostava fuori dagli studio di The Voice, in attesa di fare le loro audizioni. Tutti scherzavano, urlavano esagitati, e qualche nervosetto cantava da solo con le cuffie nelle orecchie.

Passano ore, e il sole inizia a farmi sentire male. Voglio entrare, voglio andarmene, non lo so più.

"Aspiranti concorrenti di The Voice, attenzione! una limousine è arrivata! Saranno i nostri giudici?"

Gli altoparlanti vengono quasi coperti dalle urla della folla, che non vede l'ora di salutare i giudici pronti ad uscire dal macchinone. Quasi in modo naturale la folla si apre, creando una sorta di red carpet per le star. Io mi ritrovo a poche file di distanza. Basta, cazzo. Ora vedo chi sono, ho fatto una gran cazzata a non informarmi prima!

Forse il destino ha voluto, ma la folla sembra crescere a vista d'occhio, avanti a me, scorgo a tratti delle figure camminare salutando, non capisco chi siano. Vabbè, la solita sfortuna assicurata.

I concorrenti si placano, vedendo sparire le star. Il corridoio di gente si richiude. Il sole ritorna a farsi sentire.

Ma finalmente ecco lo staff, mi invita ad entrare in questo enorme portone. L'arredamento è gradevole, pulito, sono stanze deliziose, quasi calmanti. Mi porgono un numero adesivo, da attaccarmi alla maglietta e aspetto ancora qualche minuto. Mi mandano al trucco e sistemano i capelli. Questa sono io... Penso mentre leggo il numero d'inchiostro a cinque cifre. Mi perdo fra vortici di pensieri, ma i miei ragionamenti di filosofia spicciola sul senso della vita vengono interrotti dallo staff.

Mi fanno cenno di avvicinarmi, mi porgono un microfono. Mi indicano il palco.

Ok, non voglio farlo. No no no no.

Mia papà mi porge una lieve spinta, facendomi comparire sul palco e improvvisamente...

Applausi

Luci

Confusione

Cosa... Dove vado? Ok, a centro palco, Cam, come vedi in tv.

I suoni si placano.


Sento una paio di voci maschili vociferare tra loro qualcosa, vicino al microfono. Va bene, due giudici sono maschi. 

Parte la base. Perfect di Ed Sheeran. La voce mi esce da sola, non controllo le note. Non capisco nemmeno se sto stonando o no. Sono in palla totale, ho le emozioni che si prendono a cazzotti a vicenda, ma nonostante questo fortunatamente riesco a sputare la voce.

I WANT YOU || CAMRENOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz