The Voice on Carpet (parte 2)

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Mi sveglio di soprassalto, senza nemmeno il suono della sveglia, la notte è stata agitata, pensavo alle mille cose che avrei dovuto fare oggi; lavorare un giorno intero per la mia canzone Into It, prepararmi mentalmente ad un tornado di emozioni che mi avrebbe travolto la sera, quando avrei sfilato per la prima volta su un red carpet, con in più la responsabilità di essere la scelta di Lauren, quindi non avrei dovuto sfigurare in nessun modo la star, fare interviste stressanti e invadenti e cantare per la prima volta un mio inedito, preparato in soli due giorni.

Mi ficcai sotto la doccia, per ricaricarmi velocemente e mi misi un dolce vita bianco e un paio di jeans, asciugai i capelli in fretta e uscii dalla mia stanza con in mano il mio telefono e una bottiglietta d'acqua. Passai davanti al ristorante e guardai dentro, salutando velocemente con la mano i miei amici seduti al solito tavolo. Andai dritta all'ascensore. Mi ero messa i fogli con su il testo di Into It nella tasca dietro i pantaloni e ogni tanto mi toccavo la tasca, per essere sicura di non averli persi.

Bussai alla porta della sala registrazione ed entrai. Ally era già lì dentro, con il suo solito sorriso calmo.

"Ciao Ally..."

"Tesoro buongiorno, pronta per la tua lezione?"

"No, per niente. La coach vuole che cambi la mia canzone per stasera, così, all'ultimo minuto, e ora abbiamo solo una misera mattina per preparare tutto. E scommetto anche che perderemo un sacco di tempo ad aspettare il suo ritardo!", non ero arrabbiata con Lauren, ero solo tesa e la cosa mi stava infastidendo.

La bassina ride facendosi una coda, "Lauren è sempre la stessa..."

Mi sedetti sulla sedia comoda di Ally, e dopo i primi minuti di attesa per Lauren, iniziai senza nemmeno accorgermene, a rileggere e correggere il testo della mia canzone.

"Ally, cosa ne pensi del testo? Sincera.", la ragazza deve averlo già letto alle mie spalle perchè mi risponde subito, "Vuoi un giudizio da amica o da professionista?"

"La seconda..."

Lei sorride e mi prende il mento in modo dolce e materno, "E' un testo pieno di potenziale. Hai pensato a che tipo di sound vorresti?"

"Qualcosa minimal. Niente suoni addossati, ma nemmeno un semplice arpeggio di chitarra. Quando mi immagino su un palco, mi vedo sempre cantare come se fossi in un mondo tutto mio, capisci? Come se anche il sound delle mie canzoni debbano essere particolari, come se chi ascolta entrasse nella mia testa."

Ally ascolta con attenzione, "E che suoni ha il tuo mondo?"

Ci penso su e canto un paio di versi della canzone, cantandone anche la musica di sottofondo, "Capisci? Qualcosa del genere!"

Ally sorride e annuisce interessata, "Bene, so lavorarci su. Mi piace!"

Si mette a smanettare su suoni, e dopo qualche minuto fa partire cinque secondi della base, guardandomi in cerca del mio parere, così iniziamo per un'ora intera a provare sound e a modificarlo, entrambe dicevamo la nostra, ogni tanto provavo a cantarci su. Erano le 11 e Lauren non si era fatta ancora viva, ora si che l'avrei uccisa per questo ritardo. Dopo tre ore di lavoro, la base la trovavo stupenda, ma quando ci andavo a cantare su diventava tutto un casino totale, e stavo per avere una crisi di nervi, e iniziai a ingoiare le lacrime. Adesso l'ansia di fare una figura tremenda epocale quella sera in diretta tv, mi travolse.

"Dove diavolo è finita Lauren?! Perchè deve fare ritardo giusto oggi!", iniziavo a piangere con la testa che mi scoppiava dall'ansia, la mia voce uscì alta e rotta dal pianto, se qualcuno fosse passato fuori dalla porta mi avrebbe di certo sentito.

I WANT YOU || CAMRENWo Geschichten leben. Entdecke jetzt