Tutti a tavola

3.9K 148 6
                                    


"Stai scherzando!? E ME LO DICI COSì TRANQUILLA!? AAAAAAAAAAHHHHH", inizio a saltare come una bambina sul sedile e urlare.

Avrei rivisto dopo un sacco di mesi la mia amata famiglia, non ci posso credere. Mancavano ancora cinque minuti da casa, che improvvisamente non stavo più nella pelle. Continuo a distrarre Lauren dalla guida, stringendola così forte che avremmo potuto davvero fare incidente.

"Sei una stronza, non ci posso credere che non me lo hai detto!"

Lei ride senza dirmi nulla e accosta davanti a casa mia. Io esco catapultandomi davanti alla porta, tirandomi dietro Lauren, come una bambina che va al lunapark. Suono il campanello e nemmeno dopo pochi secondi mia madre apre la porta e urliamo insieme saltellando e abbracciandoci, da brave donne cubane.

Sento Lauren guardarci e sorridere, alle mie spalle.

"Alejandro!! Vieni qui, ci sta la tua nena!!"

Sento un rumore forte, come di qualcuno che cade da una sedia e vedo uscire dalla cucina mio padre correndo. Quando lo vedo alzo gli occhi al cielo e inizio letteralmente a piangere, gli corro incontro in un abbraccio a koala,

"PAPIII", lui piange insieme a me, sembriamo due pazzi che non si vedono da mezza vita, eppure sono solo passati pochi mesi, ed ironia della sorte ci siamo salutati allo stesso modo l'ultima volta che ci siamo visti. Intanto mia madre fa accomodare Lauren che saluta stringendola forte, e si comporta come si comportava con i miei ex. Mia mamma capisce subito quando mi piace qualcuno e quando mi ci metto insieme, lei sa tutto di me senza che io glielo dica.

Tra le lacrime di emozione, ancora addosso a mio padre, prendo il suo viso con entrambe le mani e inizio a baciarlo a stampo più volte, come facciamo sempre. Forse con lui avevo un rapporto troppo stretto, ma lui era letteralmente il mio eroe. Quando da piccolissima venivo bullizzata a scuola, lui è sempre stato al mio fianco, non mi ha mai fatto sentire brutta, diversa o di meno degli altri. Da sempre, è il mio eroe, e non cambierà mai. Perciò tra noi dimostrarci amore in questo modo, era più che normale.

Mia madre ci guarda mettendosi una mano sulla fronte, "Ahi, Karlita, hai 19 anni, non 7! Quando la finirai di fare così con tuo padre?"

Lauren rise subito alla frase di mia madre, per niente in imbarazzo, io mi girai a guardarle e risi anche io, con le lacrime che rigavano le mie guance.

"Sinu, Karla sarà sempre la mia bambina."

Mamma si rimette di nuovo una mano sulla fronte, "Dios, non so se essere più disperata per lei o per lui.", Lauren ridendo mette una mano sulla spalla di mia madre.

Sento il mio tornado preferito correre per le scale, spunta mia sorella come un proiettile. Corre dritta tra le braccia di Lauren, senza spicciare mezza parola.

"Ma guarda tu questa scimmia! Hei, è la seconda volta che saluti prima Lauren e non me."

Ma mia sorella forse troppo impegnata a baciare sulla guancia Lauren, trattenendola a sè come se avesse la colla. Lauren ride, lievemente in imbarazzo, lasciandoci sbaciucchiare da mia sorella.

"Hei Sofi, basta adesso, non si fa così con chi non conosci.", prendo mia sorella in braccio e la rimprovero con dolcezza.

"Ma no, Camz, tua sorella è dolcissima"

"Beh... Io devo tornare in cucina, voi sedetevi pure in salotto", dice mia mamma.

"Vengo ad aiutarti, mami", dico

Lauren fa per venire con noi, ma mia madre la blocca, "Nooo no no, sei ospite, tu ti siedi.", dice sparendo poi in cucina, lasciando me e lei nel corridoio, mentre papà e Sofi sono sul divano.

I WANT YOU || CAMRENTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang