Playboy

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Dinah ha commentato il tuo post

<<Lauren is goin to pose for Playboy. Coincidences? CAMREN IS REAL>>

(Lauren deve posare per Playboy. Coincidenze? CAMREN E' REALE)


Rido al commento di Dinah che ha l'unico scopo di fomentare le Camren shippers, però come sempre la mia amica ci aveva visto giusto; avevo scritto quella descrizione sotto la mia foto proprio perchè sapevo dei programmi di Lauren e volevo sfotterla.

Arrivano presto le 15 e io mi sento sempre più nervosa. Agitata in modo particolare, una sorta di eccitazione da fan e gelosia da ragazza, vivere la mia situazione amorosa non poteva essere più stressante di così. Scendo nel parcheggio in pieno orario, forse per l'ansia arrivo anche in piccolo anticipo, Lauren è fuori dalla macchina appoggiata, intenta a divorarsi un toast più grande delle sue mani. In quel momento mi rendo conto di non averla ancora mai vista mangiare. In sala ristorazione la vedevo più che altro bere, ridere con i giudici o uscire a fumare. I suoi jeans neri strappati aderenti e il giubbotto di pelle le danno un aria da bulla del liceo e il modo in cui sta mangiando mi fa pensare che non ha davvero mangiato da mesi. Non si è ancora accorta della mia presenza, strano, è sempre super attenta.

"Fame nervosa, Jauregui?"

Lei scatta verso di me, spaventandosi appena e ride coprendosi la bocca, impegnata in un gran boccone, con la mano destra.

"Ogni volta che devo posare mi vien su una fame strana. Eppure prima dei book fotografici si raccomandano le modelle di restare digiune tra le 8 e le 12 ore..."

"Ma come sempre tu sei ribelle e ti ingozzi con un toast di 10 kg"

Ridiamo insieme, "La solita esagerata, Cabello."

Finisce il panino, e mi dà una pacca sul culo, "Forza, in macchina."

Il tragitto è stato lunghino, una buona mezz'ora senza traffico, per strade di Miami che non conosco affatto. Credevo di sapere tutto di Miami, e invece. La macchina era intasata dal fumo delle sigarette di Lauren che continuava a finirne una ed accendersene un'altra a distanza di nemmeno cinque minuti.

"Jergi, sei nervosa?"

"Je- chi?", lei ride per il nomignolo buffo che le avevo appena affibbiato.

"Rispondimi..", rido, mi sto sinceramente divertendo vedendo Lauren, la mitica donna senza paura, senza freni e senza regole, che stava palesemente andando in panico prima di uno shoot per Playboy.

"No! No che non sono nervosa.", si gratta subito un sopracciglio, stava visibilmente sudando, nonostante avessimo i finestrini spalancati ed entra un vento assurdo.

Sorriso fingendo di crederle, e senza preavviso fa una frenata più brusca del solito. "Mhh, siamo arrivate. Su, scendi."

Ok, ora il suo nervosismo era visibile, ma per quanta tenerezza mi facesse, scelsi di non punzecchiarla. Eravamo davanti ad un Hotel di Miami molto particolare, quasi fuori mano. Non era elegante e nuovo, bensì di uno stile antico ma molto pulito ed ordinato. Arrivate nella hall una ragazza ci indica la strada per l'incontro di Lauren con la redazione di Playboy. Iniziato a salire le scale, Lauren avanti a me, mentre si torturava le mani sfregandosi di continuo le dita tra loro.

La blocco nella tromba delle scale prendendole una mano e tirandola indietro, verso di me. 

"Amore... Sei bellissima. Sei una diva nata, le foto faranno un successo clamoroso."

Finalmente Lauren dà cenno di volersi liberare di un peso, il suo sguardo è crucciato, visibilmente preoccupato e nervoso, e il filo di sudore è ancora presente su tutto il suo viso, "E' che non solo la solita modella... Io non sono una taglia 36.", dice con tono duro verso se stessa.

I WANT YOU || CAMRENWhere stories live. Discover now