I'am a Monster

140 4 0
                                    

Belial era un giovane con capelli scarlatti e occhi dello stesso colore, era un normalissimo ragazzo o almeno così era sempre stato fino a quando non compì diciotto anni e scoprì di esser stato adottato

Hoppla! Dieses Bild entspricht nicht unseren inhaltlichen Richtlinien. Um mit dem Veröffentlichen fortfahren zu können, entferne es bitte oder lade ein anderes Bild hoch.

Belial era un giovane con capelli scarlatti e occhi dello stesso colore, era un normalissimo ragazzo o almeno così era sempre stato fino a quando non compì diciotto anni e scoprì di esser stato adottato.

Dentro di lui avvenne un cambiamento così grande che anche il suo corpo si trasformò.

Sulla sua schiena comparvero delle ali corvine, ma non furono l'unico cambiamento sulla fronte gli comparvero delle corna caprine assieme ad una lunga coda alla base della schiena.

In quel momento Mikael lo guardò sconvolto, lui era un angelo, ma quello che aveva davanti era un diavolo e no, non potevano essere fratelli e mai lo sarebbero stati anche se erano cresciuti come tali.

Non sapeva, però, quello che si celava dentro l'anima di Belial.

Il demone dai capelli scarlatti, vedendosi riflesso nello specchio poco distante, pensò: Fino ad ora ho cercato di adattarmi a tutti loro. Non sono mai stato capace a fingere, ma dentro di me esisteva questo mostro, cercava solo una scusa per venire alla luce.

Non ho mai avuto amici e adesso che guardo Mikael capisco di non aver nemmeno un fratello. Adesso che mi vede per quello che sono ne ha paura glielo leggo riflesso negli occhi, ma non gli farei mai del male.

Con questo pensiero Belial voltò le spalle al fratello e aprendo una delle grandi finestre della loro casa, lasciò l'edificio.

Mikael lo osservò immobile, ma un pensiero si fece strada in lui come un fulmine a ciel sereno: Lui è cresciuto al mio fianco come fratello, non abbiamo legami di sangue, finalmente ho la possibilità di mostrargli i miei sentimenti. Io ho sempre amato Belial.

Sulla sua schiena comparvero delle candide ali e subito volò dietro al fratello. Quando lo raggiunse lo prese per il polso.

Lo costrinse a guardarlo negli occhi e lo abbracciò: «Resta con me Belial. Non lasciarmi adesso che possiamo stare insieme e non come fratelli...» quelle parole sorpreso il demone che guardò Mikael sorpreso per un attimo.

«Sei innamorato di me? Come puoi io sono un mostro» gli domandò prima che potesse fermarsi.

Mikael sorrise guardandolo: «Tu non sei un mostro ed io non ti ho mai voluto bene come un fratello. Dal primo momento in cui sei entrato a far parte della famiglia io ti ho amato» si interruppe per un attimo solo: «Sei sempre stato la mia più grande tentazione e l'unico che riuscisse a farmi battere forte il cuore come se volesse esplodermi nel petto»

Quelle parole convinsero Belial che non gli importava quello che il mondo potesse pensare.

Quello che da sempre lo preoccupava era il giudizio di Mikael, il suo angelo dai capelli dorati, e se lui lo accettava non doveva temere più niente.

Certo sarebbe stato difficile far accettare ai genitori quello che provavano l'uno per l'altro, ma tra loro non c'erano legami di sangue e non erano nemmeno registrati come fratelli su documenti o cose del genere. Se poi i genitori di Mikael non avessero accettato la loro relazione potevano andarsene da casa e stare per conto loro.

«Torniamo indietro e parliamone con i miei genitori» Mikael lo osservò speranzoso per un attimo mentre cercava il suo sostegno. Belial sospirò e poco dopo disse: «Va bene...»

Insieme tornarono indietro e quando i genitori del ragazzo li videro tenersi per mano e notarono soprattutto quella catena d'oro che li legava non poterono che restare in silenzio davanti ad un volere superiore al loro, ma dissero prima che i due potessero parlare: «Accettiamo il vostro legame»

I due non si chiesero il motivo di tale consenso.

Le leggende dicevano che non potevano esistere legami tra angeli e demoni, eppure, a loro era concesso questo privilegio per questo seguirono lo sguardo dei due e notarono subito la catena che legava i loro corpi.

Mikael che era quello più espansivo e che si lasciava guidare dal cuore abbracciò Belial e senza aspettare oltre lo baciò, il demone lo avvolse con le sue ali corvine e ricambiò quel suo semplice gesto mettendoci dentro tutto quello che provava per lui.

Una luce argentea li avvolse e un simbolo apparve sul collo di entrambi.

Su quello di Belial apparve il simbolo degli angeli appartenenti alle schiere celesti.

Su quello di Mikael apparve il simbolo dei demoni appartenenti alle schiere infernali.

Nessuno dei due poteva esser toccato dalle due fazioni.

Lucifero in persona proteggeva Mikael, mentre Dio proteggeva Belial.

Raccolta storie FantasyWo Geschichten leben. Entdecke jetzt