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«Hai le mani gelate! Toglimele di dosso!» sbottò infastidito Baal, per niente intimorito Jeliel gli domandò: «Mi spieghi come faccio a scaldarle, allora?» quelle parole fecero ridere Baal che gli disse a sua volta: «Sei un Angelo di ghiaccio. Non dovresti aver freddo»
«Sarò anche un Angelo, ma solo i miei poteri sono legati al ghiaccio, mi piace stare caldo e tu sei dannatamente caldo, ma se non mi vuoi me ne vado» fece per andarsene, ma Baal lo prese per il polso: «Resta qua. Non volevo offenderti» lo attirò contro il suo petto facendolo sedere tra le sue gambe abbracciandolo dolcemente.
Jeliel appoggiò la testa contro la spalla del demone sorridendo sereno: «Grazie di esistere Baal» il demone gli accarezzò il volto e gli confessò: «Sai cosa vorrei veramente?» l'Angelo lo guardò negli occhi e leggermente imbarazzato disse: «Vorrei restare con te per l'eternità e soprattutto che tutti accettassero il nostro legame» Jeliel gli sorrise, ma i suoi occhi erano velati di lacrime non versate: «Anch'io lo vorrei...» Baal lo strinse un po' di più a sé e lo baciò con dolcezza.
Le lacrime che scesero sul volto dell'Angelo colpirono coloro che dal paradiso e dall'inferno li osservavano.
Delle fiamme avvolsero Jeliel sorprendendo Baal per un attimo e quando sul collo dell'Angelo apparve una collana con un ciondolo color fuoco, poco dopo una catena di ghiaccio avvolse anche il demone, attorno al suo collo apparve un ciondolo color ghiaccio.
Jeliel guardò prima il ciondolo al suo collo e poi quello attorno al collo del demone che ancora lo abbracciava e disse con voce tremante: «Ci hanno accettato? Hanno accettato il nostro amore?» Baal gli sorrise: «Sì l'hanno fatto» baciò nuovamente il suo angelo veramente felice.
In fin dei conti adesso erano stati accettati, avevano aspettato tanto a lungo da aver quasi perduto le speranze, ma alla fine il loro amore aveva vinto.
