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Mark era intento a tornare a casa dopo una giornata intera di lezione.
Quel giorno gli era stato assegnato il compito di occuparsi del coniglietto della scuola che tenevano nella loro classe.
Arrivato a destinazione portò l'animale a casa sua lasciandosi andare a un sospiro rassegnato: «Sai che sei tanto fortunato? Vorrei essere fortunato come te...»
Il coniglietto lo guardò inclinando leggermente la testa di lato.
Per il resto della giornata, Mark, lasciò libero il coniglio nella sua stanza e si distese sul letto rilassandosi o almeno provandoci.
Dopo diversi minuti si addormentò scivolando in un lieve sonno.
Il coniglio incuriosito saltò sul letto avvicinadosi a lui per poi posare il muso contro le labbra del ragazzo.
In quel momento una luce argentea avvolse il suo corpo.
Quella luce turbò il sonno del ragazzo che aprì gli occhi trovandosi davanti ad un ragazzino che indossava un kimono bianco.
«Ciao. A cosa devo la tua visita?» gli chiese curioso.
«Ecco, mi hai scoperto...» disse lui arrossendo imbarazzato.
Il ragazzo sorrise passandogli un braccio attorno ai fianchi facendolo distendere sopra di sé dicendo: «Allora dimmi coniglietto, come mai hai preso questo aspetto?»
«Non posso parlarti se resto sotto l'altro aspetto» ammise lui sorridendogli per poi nascondere il volto contro il suo collo.
Mark ridacchiò alle sue parole accarezzandogli la schiena: «Su. Adesso riposati hai giocato tutto il tempo»
Non ci mise molto ad addormentarsi tra le calde braccia del ragazzo.
Poco dopo anche Mark si addormentò tenendolo stretto tra le sue braccia.
Dovevano solo trovare un modo per poter stare insieme e sopratutto dovevano trovare un altro coniglietto da mettere nella gabbietta, ma ci avrebbero pensato al loro risveglio.
