Io un Demone? Non è possibile

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Io un demone, non è possibile!

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Io un demone, non è possibile!

È questo quello che ho detto allo strano ragazzo dai capelli scarlatti, che si presentò davanti a me alcuni giorni fa.

A pensarci bene adesso le sue parole non mi sembrano poi tanto assurde, infatti si spiegherebbero in questo modo tutte le cose strane che riesco a fare.

Questo non toglie il fatto che mi sono ritrovato a vivere in un film degli orrori o per meglio dire negli inferi più profondi, scoprendo cosa e chi sono veramente.

Tutto cambiò quando la mia rabbia contro quello che era il mio ragazzo, mi stava tradendo con un altro ragazzo e non ho retto a quel dolore. Mi ricordo bene che delle fiamme ci hanno circondato e per poco lui e l'altro non sono morti.

Quando, però, quello strano ragazzo mi ha abbracciato le fiamme si sono spente e in quello stesso momento sono scese sul mio volto.

Il mio ex ragazzo vedendolo è scappato, ma io no...

Non sono scappato, anzi, mi sono accoccolato contro il suo corpo e mi sono addormentato.

La mia rabbia è esplosa nello stesso momento in cui il mio cuore è andato in frantumi. Il dolore delle volte libera quello che più cerchi di tenere nascosto.

Voi vi chiederete adesso chi sono per questo motivo, mi sento in dovere di darvi delle spiegazioni e raccontarvi la mia storia.

Io mi chiamo Berith.

Avevo appena ventun'anni, era il giorno del mio compleanno, e stavo andando a scuola.

Appena voltai l'angolo quando un enorme luce rossa come le fiamme dell'inferno mi ha bloccò la strada accecandomi per un attimo.

Uno strano ragazzo con i capelli scarlatti e corna si inginocchiò davanti a me dicendomi: «Mio principe, Berith. Sono secoli che la cerco e finalmente vi ho trovato. Tornate a casa» appena mi ripresi gli risposi senza pensarci troppo: «Non solo io quello che cerchi» il demone alzò lo sguardo osservandomi triste e tese una mano verso di me.

Per un attimo solo indietreggiai, ma non resistetti e posai la mia mano sulla sua. Il suo sguardo deluso mi aveva scaldato il cuore. Era come se lo conoscessi da secoli senza nemmeno averlo mai visto, così tenendolo per mano gli dissi gentilmente: «Potresti alzarti, per favore. Mi metti a disaggio restando in ginocchio» il demone esaudì subito la mia richiesta chiedendomi preoccupato, forse per aver fallito nuovamente la sua ricerca: «Credi a quello che ti ho detto?»

«Non so a cosa credere. Dammi il tempo di riflettere. Ho bisogno di far chiarezza dentro d me, forse le cose strane che riesco a fare sono dovute anche a questo» lo osservo annuire e nello stesso momento in cui chiuse gli occhi prendendo un aspetto umano, mi sorprese, non immaginavo potesse essere così bello.

Appena riaprì gli occhi mi avvolse in un caldo abbraccio chiedendomi sommessamente: «Posso guardare se hai una voglia sul collo?»

Non gli ho nemmeno risposto ho scostato i miei capelli argentei mostrandogli una strana voglia che aveva sul lato destro del collo.

Sentì le sue labbra posarsi su di essa in un casto bacio che mi fece scorrere sulla schiena un brivido freddo ed ebbi come una sensazione di nostalgia, tanto che le mie mani si strinsero attorno alla maglia che indossava.

Quando ci separammo lui decise di restare ad aspettarmi dopo la scuola e così fece, ma quando io uscì da essa non vidi nessuno così notando il mio ragazzo con un altro decisi di seguirlo visto la strana sensazione dentro al mio cuore.

Li ho visti entrare in un locale e prendersi qualcosa da bere fino a qui niente di strano, ma quando sono usciti da li e si sono baciati ho sentito il mio cuore spezzarsi e una rabbia enorme impossessarsi di me.

Gli sono andato incontro urlandogli la mia rabbia in faccia e più lo facevo più le fiamme si creavano attorno a noi.

Stavo per ucciderli entrambi quando un caldo abbraccio mi avvolse sorprendendomi facendo dissolvere quelle fiamme che crescevano a dismisura.

Il mio ragazzo vedendolo è scapato e io mi sono lasciato andare contro il suo petto piangendo per un po' per poi addormentarmi.

Quando mi sono risvegliato ero in un enorme stanza disteso tra candide coperte e un demone dai capelli scarlatti dormiva al mio fianco.

Ho guardato il mio riflesso sullo specchio e sono rimasto sorpreso. Sono veramente un demone e adesso posso vendicarmi.

Con l'aiuto del mio demone personale ho reso la vita del mio ex e del suo ragazzo un tale inferno che alla fine si sono suicidati.

Che dire, dovrei sentirmi in colpa? Forse...

Mi sento veramente in colpa dopo quello che mi ha fatto? No, per niente.

Vendetta è stata fatta e per i traditori c'è un girone nell'inferno e li si che mi diverto a giocare con la sua anima.

È diventato il mio cagnolino, il mio giocattolino perverso e ogni giorno mi invento un gioco o una tortura nuova da infliggergli.

Questa è la vita di Berith, demone e figlio delle fiamme dell'inferno.  

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