La leggenda del Golfo degli Angeli

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Era una giornata come altre in Paradiso

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Era una giornata come altre in Paradiso.

Gli Angeli, come ogni giorno, osservavano gli abitanti della Terra studiandoli attentamente cercando di comprenderne i pensieri e il modo di vivere.

Quella mattina un giovane Angelo dai capelli scarlatti e gli occhi color miele osservava quello che succedeva nel mondo degli umani e un po' annoiato sospirò.

Il padre notandolo s'avvicinò domandandogli: «Erik, cosa succede?»

«Padre, vorrei trovare un pezzo di Paradiso sulla terra dove potremmo passare il tempo» ammise il ragazzo dai capelli scarlatti guardandolo un po' preoccupato certo che avrebbe rifiutato quella sua richiesta.

«Allora scendi sulla terra e cerca questo pezzo di paradiso» disse l'uomo per poi aggiungere: «Se lo troverai sarà vostro»

Erik sorrise felice per quella richiesta e dopo essersi preparato scese sulla terra. Per quel suo viaggio si nascose tra gli umani celando le sue ali e la sua vera natura.

Si spostò di regione in regione osservando tutto quello che lo circondava sentendosi sempre più triste perchè gli uomini erano malvagi e si uccidevano a vicenda per motivi futili, ma soprattutto per mostrare a terzi chi era il più forte.

I giorni, le settimane, i mesi e gli anni passarono lentamente.

L'angelo sentiva il bisogno impellente di abbandonare quella ricerca che ormai sembrava inutile.

Era sempre più triste, perchè se avesse fallito non avrebbe trovato un angolo di paradiso dove avrebbe potuto incontrare una persona per lui molto speciale, che da sempre amava e che non aveva il coraggio di contattare senza avere un luogo per loro.

Volando in alto nel cielo lontano dallo sguardo umano s'accorse di una piccola isola in mezzo al mare e scese a esplorarla.

La prima volta che ci era passato non l'aveva notata, ma adesso che tutte le sue speranze si stavano spegnendo quella piccola isola gli aveva dato un barlume di quel sentimento che si era affievolito in lui.

Camminò per tutta la regione, conobbe tantissime persone che sfuggite alla guerra nei loro regni di nascita si erano rifugiate lì per vivere in pace e armonia.

Dopo tre anni riuscì a trovare quello che stava cercando, e rimase senza fiato guardando quel paesaggio.

Lo spazio di paradiso che aveva trovato era un golfo a sud dell'isola che si apriva su un mare bellissimo dall'acqua cristallina che risplendeva accarezzata dalla luce del sole.

Rimase per quella che sembrò un eternità a osservare l'orizzonte e solo al tramonto prese il volo tornando dal Padre.

Arrivato in Paradiso s'affrettò a raggiungerlo ed esordì: «Padre, ho trovato un angolo di paradiso in terra»

«Mostrami questo luogo, figliolo» rispose semplicemente lui donandogli un sorriso radioso, notando la felicità che illuminava lo sguardo del piccolo Angelo che aveva davanti.

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