La sera che tutto cambiò. La notte che distrusse

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Era una sera bellissima, Ikari e Karusu si stavano godendo la luna piena

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Era una sera bellissima, Ikari e Karusu si stavano godendo la luna piena.

Il cielo era davvero splendido e le stelle risplendevano come piccoli diamanti attorno alla luna. Karusu sorrise osservando i capelli argentei dell'Angelo al suo fianco.

La voce del Demone arrivò fievole alle sue orecchie: «Questa sera è davvero bellissima» Ikari sorrise divertito e disse: «Hai ragione. È una notte magnifica e in tua compagnia lo è ancora di più»

Un lieve sorriso apparve sul volto di Karusu che si avvicinò leggermente a lui sfiorandogli il volto: «Posso baciarti Ikari?» un leggero alone rosato comparve sul volto dell'Angelo che disse in un filo di voce: «Non fare l'idiota, potrebbero vederci!»

«E tu lascia che si godano lo spettacolo...» le labbra di Karusu si posarono leggere come petali di ciliegio su quelle di Ikari che ricambiò poco dopo il suo bacio.

All'improvviso una luce dorata illuminò l'oscurità della notte e una voce proruppe come un tuono spezzando il silenzio: «Allontanati da mio fratello Demone!»

Ikari si voltò a guardarlo e sbottò: «Nostro padre non ha niente in contrario e tu non puoi impedirmi di vedere la persona che amo e che mi ricambia pienamente»

Il nuovo arrivato, Seiza, fratello maggiore di Ikari scagliò contro il fratello una sfera di energia. Karusu agì d'istinto e si portò davanti a Ikari facendogli da scudo.

Uno squarcio si aprì sul petto e il sangue iniziò a scorrere veloce fuori dal suo corpo, Ikari lo sorresse e lo accompagnò fino a terra cercando in tutti i modi di fermare quel sangue che non cessava la sua corsa.

«Karusu, non lasciarmi!» il demone gli accarezzò il volto per poi tossire altro sangue e cadere nel buio dell'incoscienza per non riaprire mai più gli occhi. In quello stesso momento l'urlo di dolore dell'Angelo squarciò l'aria come il più forte dei tuoni e la rabbia bruciò nelle sue vene, quando si voltò verso Seiza il suo sguardo era di fuoco e le ali sulla sua schiena si tinsero di nero.

L'Angelo provò a parlargli: «Ikari era per il tuo bene. Io ti voglio bene, non farei mai niente che possa ferirti»

«Con Karusu hai ucciso il mio cuore! Giuro sul corpo del mio ragazzo che morirai!» quelle parole colpirono Seiza che non aveva immaginato quanto profondo potesse essere quel legame, ma a quel punto tutto gli fu chiaro. Se suo padre aveva accettato il suo rapporto con quel demone aveva visto oltre e adesso lui aveva ucciso quello che teneva in piedi suo fratello.

Da quella notte catastrofica erano passate tre settimane.

Karusu era morto.

Ikari aveva seppellito il corpo del suo ragazzo e da quel giorno non era più salito in paradiso.

Le sue ali non erano mai più tornate di quel colore argenteo, il dolore era troppo forte e la rabbia lo eguagliava senza dargli tregua. La sua sanità mentale si stava perdendo nella pazzia più assoluta.

Quando quella sera Seiza si presentò vide il fratello che tendeva un braccio verso un corvo dagli occhi scarlatti che voleva in cielo, l'uccello scese posandosi sulla sua mano: «Ciao Karusu, stai bene?» il corvo gracchiò per un attimo quasi cantando.

Quando, però, l'uccello vide Seiza prese il volo quasi gridando con forza e Ikari si voltò, il suo sguardo divenne folle e si scagliò contro il fratello, non gli importava di ferirsi, non gli importava di morire voleva solo raggiungere il suo amato Demone.

Seiza cercò di bloccarlo senza fargli del male, ma alla fine per un suo errore suo fratello era impazzito. Con calma lo accolse tra le sue braccia e lo strinse contro il suo petto: «Vuoi raggiungere Karusu?» Ikari si irrigidì per un attimo, ma poi rispose: «Voglio il mio ragazzo...»

Seiza sorrise e gli disse senza nascondere la sua tristezza: «Mi dispiace fratellino» la sua mano avvolta in una luce dorata perforò il petto di Ikari distruggendogli definitivamente quel cuore ormai ricolmo di odio e rabbia che batteva nel suo cuore.

Il piccolo corvo si posò sul petto dell'Angelo con un ultimo gesto anche se debole disse: «Arrivo Karusu aspettami» il corvo volò via e si posò sul ramo di un albero.

Seiza seppellì il fratello vicino al demone e ricreo con i suoi poteri una tomba identica a quella del Demone.

L'amore era pazzia e la rabbia della perdita ti rendeva folle e disposto a tutto per la vendetta o quanto meno per raggiungere colui che il cuore brama.

Poco dopo una luce avvolse la tomba del fratello e su di essa apparve un altro corvo che si congiunse a quello sull'albero e Seiza sorrise, finalmente dopo il suo errore i due stavano insieme anche se si erano reincarnati in due corvi dagli occhi scarlatti.

Anche quella notte la luna era piena e il cielo era limpido e stellato.

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