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"Possiamo passare?" domandò Taehyung, il minore annuì e gli prese la mano. Era la prima volta che si tenevano le mani, ci fu un attimo di silenzio in cui entrambi guardarono le loro dita intrecciate, Jungkook sorrise e spostò il suo sguardo sul suo ragazzo.

"Tu seguimi." oltrepassò la recinzione e così fece anche Taehyung. "Questa era una stazione."

"Lo vedo." disse osservando il panorama, il prato era di un verde acceso, pieno di fiorellini gialli, c'erano delle vecchie rotaie e al di sopra di esse un cielo azzurro e limpido coronava il tutto, si maledì per aver dimenticato la fotocamera a casa di Jungkook: quel posto era magnifico.

"Io mi siedo a terra." lo avvertì, si sedette e trascinò Taehyung a terra con lui, stava tenendo ancora la sua mano. Si mise accanto a lui e sorrise, poi prese il suo cellulare. Cancellò le notifiche inutili e aprì la fotocamera, voleva immortalare quel momento. Scattò un paio di foto e anche un selfie con Jungkook, poi lasciò stare il telefono e si distese a terra del tutto.

Taehyung gli lasciò un bacio sulla guancia, la accarezzò e posò le sue dita sulle labbra del minore. "Sei così bello." mormorò, alzando leggermente la testa per baciarlo. "Spero di continuare sempre in questo modo e di non dimenticare mai la sensazione di felicità che provo ora, se ti farò arrabbiare sentiti libero di farmi capire che cosa sto sbagliando, non voglio rovinare tutto."

Lui sorrise e annuì, poggiò il gomito sull'erba fresca e sollevo la mano così da arrotolare le sue dita nei capelli castani del ragazzo. "Tu credi che durerà per sempre?"

"Se non lo credessi che senso avrebbe stare con te? Starei solo perdendo tempo." disse, in effetti aveva più che ragione. "Ci sto credendo davvero a questo noi, Jungkook. Stiamo insieme da meno di ventiquattro ore, penso anche che.. nessuno di noi abbia ben chiaro in mente come articolare tutto, sarà sicuramente difficile ma sono pronto a fare dei sacrifici, spero sia lo stesso per te."

"Io cambierei per te, non in peggio ma per migliorarmi, credo che l'amore vero e sincero migliori le persone."

"Indubbiamente, ma mi piaci così come sei, sappilo." ridacchiò, poi si fiondò su di lui per baciarlo. In quel momento, cosa c'era di sbagliato nel loro amore? Erano due adolescenti normali che si scambiavano parole dolci, che non facevano del male a nessuno e che provavano felicità nello stare insieme.

Jungkook, quel tardo pomeriggio, in quella vecchia stazione da solo con Taehyung, capì il significato dell'espressione sentirsi a proprio agio e lo sperimentò sulla sua pelle. Sperava solo di riuscire a sentirsi così anche in mezzo a tante persone, in cuor suo sapeva che ci sarebbe riuscito, doveva solo farci l'abitudine.

latibule - taekookWhere stories live. Discover now