latibule - taekook

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Jungkook prese il suo borsone e uscì di casa camminando tranquillo, era più che in orario quindi non aveva senso andare di fretta e affannarsi. Stava andando a trovare Taehyung. Era passata circa una settimana dal loro ultimo incontro e da allora si erano sentiti a telefono tutto il giorno, avevano messaggiato costantemente e lui si sentiva sempre più innamorato del maggiore. Gli aveva comprato una maglietta di una band che Taehyung aveva definito una delle sue preferite, sperava gli sarebbe piaciuta. Prese il treno e mise su le cuffie, poi fece partire un po' di musica.

Non appena arrivò al paese, il vecchio paese nel quale lui aveva vissuto per molti anni, chiamò il suo ragazzo. Non rispondeva, continuava a guardarsi intorno ma di Taehyung nessuna traccia. Si sedette su una panchina e gli scrisse, cominciava a sentirsi triste, dov'era finito?

Sentì qualcuno correre velocemente, guardò l'entrata della stazione e vide Taehyung affannato ed esausto. Non appena lui lo riconobbe sorrise, diminuì la velocità dei passi e si avvicinò a lui, poi lo abbracciò. "Scusa piccolo, sono uscito di casa tardi perché ho sostato troppo nella doccia."

"Non fa niente." rispose sinceramente, alla fine non aveva aspettato molto. Si allontanò e lo guardò negli occhi. Lo baciò, ricordandosi subito che sapore avessero le sue labbra, assaporò quel momento finché il maggiore non si allontanò.

"Sono troppo felice di averti qui, mi sei mancato tantissimo." gli prese la mano. "Andiamo a casa?"

Jungkook annuì, i due camminavano mano nella mano per le strade del paese e parlavano del più e del meno, l'unica cosa che importava ad entrambi era l'essere di nuovo insieme. Il minore sbiancò e si zittì a un certo punto, e l'altro non capiva perché. Il tempo di sorpassare la donna che stava andando nella loro direzione e glielo avrebbe chiesto.

"Ma chi si vede!" disse la donna, sembrava felice. Baciò su entrambe le guance Jungkook e lo guardò sorridendo. "Che ci fai qui?" chiese poi, il suo sguardo scivolò sulle loro mani congiunte, lei squadrò Taehyung da capo a piedi e ritornò a parlare al minore. "Sei venuto qui e non mi hai neanche chiamata? Non volevi salutare tua mamma?"

"Scusa." rispose lui ridacchiando, sperava che Taehyung avesse compreso la situazione.

"Piacere, Taehyung." disse porgendole la mano, lei la strinse e sorrise, presentandosi.

"Sei venuto qui per stare con Taehyung?" chiese. Le mamme hanno una marcia in più e questo Jungkook lo sapeva, era anche vero che in maniera implicita glielo avevano urlato, ma ora lei sapeva sicuramente che c'era qualcosa tra i due. "Sono in ritardo, stavo andando a lavoro. Quando te ne vai?"

"Lunedì pomeriggio." spiegò, lei sorrise.

"Venite a trovarmi entrambi a casa quando volete, ora devo andare." li salutò e continuò a camminare, in direzione del suo ufficio. Jungkook aveva voglia di schiaffeggiarsi.

"Se solo avessi voluto tenerlo segreto dimmi come avrei dovuto fare. Vieni da me e c'è mio padre, vengo da te e c'è mia madre, io non ho parole." disse, trovava quella situazione tanto divertente quanto ironica. "Casa tua è lontana?"

"Siamo arrivati, non aspettarti molto. E comunque tua madre sembra una donna simpatica." rispose. Eppure quella villetta sembrava gradevole, non era grandissima ma l'esterno era bello, il piccolo giardino curato, sembrava accogliente. Taehyung gli mostrò le stanze, gli fece sistemare la borsa e lo invitò a darsi una rinfrescata, prima di fare qualunque cosa Jungkook tirò fuori il regalo che gli aveva portato.

"Non è niente di che." disse passandoglielo, Taehyung sorrise ma non disse niente, lo scartò e basta.

"Jungkook!" alzò la voce emozionato, guardò la maglietta e la lanciò sul letto, poi abbracciò il minore. "È bellissima, ma hai idea di quanto costi?"

"Certo che si, l'ho comprata io. E non è importante, resterò tre giorni e mezzo da te quindi volevo ricambiare il favore."

"Non dirlo neanche per scherzo." proferì, prendendo delicatamente il viso del più piccolo tra le sue mani e facendo sfiorare le loro labbra. Il bacio diventò subito approfondito, si staccarono per riprendere fiato e ne approfittarono per sistemarsi sul letto, dove avevano intenzione di passare tutta la mattinata e anche di più.

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a/n ; grazie di leggere questa storia e grazie per averla fatta salire in classifica, significa moltissimo per me <3