Capitolo 22

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-Sei sicuro di volermi qui?' Mi chiede Blondie disfando l'ultima valigia. La guardo a lungo prima di rispondere. Avevo passato settimane intere a pensarci, a chiedermi se fosse la cosa giusta, per poi agire d'istinto, presentandomi a casa sua e chiedendole di venire a vivere con me, e non di riprendere da dove ci eravamo lasciati l'ultima volta, ma di ricominciare. Tranquille signore mie, sono lucido, così lucido da sorridere, mentre mi alzo e le cingo la vita con le mani.
-'Ti voglio tutta per me. Ti voglio mia, ti voglio nella mia vita. Ti voglio qui a casa mia e ti voglio anche nuda nella mia vasca da bagno..'  le dico stringendola a me e baciandole il collo vicino l'orecchio..
Lei ride ed io mi sento a casa, finalmente in pace con me stesso.
-'Ti aspetto nella vasca allora..' Mi dice, mordicchiandomi il mento. Sfila tra le mie braccia, per poi chiudersi la porta alle spalle. Mi fa sentire vivo.
-'Sto così bene qui con te.' Mi sussura Blondie dopo il sesso nella vasca. La stringo a me dolcemente, annusando i suoi capelli. Ha l'odore di casa.
-'Ti amo piccola.' Mi vien da dirle. Sento il suo sorriso.
-'Una donna potrebbe pure abituarsi a tutto questo.' mi dice, baciando le mie dita.
-'Tu puoi farlo.' Le dico, baciandole il collo.
-'Bree sa che hai scelto me?' Mi dice dopo un silenzio. Mi irrigidisco. Bree non l'avevo più sentita da quando mi aveva lasciato. Non l'avevo cercata, lei non mi aveva cercato. Che senso aveva rivederla?
-'Tu sai che ho scelto te. Non ti basta?' Chiedo rigirando la situazione. Lei mi guarda, poi sospira alzandosi dalla vasca. La guardo.
-'Non voglio che ci siano ombre nel nostro rapporto e so che anche tu, andresti avanti più sereno, se fossi sincero fino in fondo.' Mi dice, coprendosi con l'accappatoio. Non sopportavo quando aveva ragione.
-'Non ti sopporto.' dico alzando gli occhi al cielo. Lei scoppia a ridere.
-'Alzi gli occhi al cielo con me? Conosco qualcuno, che si irrita molto dinanzi a questo gesto.' Mi dice facendomi la linguaccia. Mi alzo di scatto dalla vasca, incurante dall'acqua che gocciola ovunque.
-'Ti faccio vedere io come posso irritarmi.' Dico mettendo fine alle parole.

In serata, guardo Blondie dormire. Rifletto su come mi dovrei sentire, su come mi sento. Avevamo già vissuto insieme, ma stavolta era diverso. Stavolta mi sono impegnato, stavolta voglio lei. L'ho sempre voluta. Per tutto il tempo in cui siamo stati divisi, c'è sempre stato un filo ad unirci. Io non posso vivere senza di lei. O meglio posso, ma è una vita a metà, fatta di mezzo cuore, di mezzo orgasmo. Voglio lei come non ho mai voluto nessuna e so che questo non cambierà mai. Ma Bree? Non la posso cancellare, non posso negare il futuro che avevo intravisto con lei. Così prendo la giacca e scendo di casa. Avevo saputo che spesso il venerdì si riuniva con James e altri amici, al Monlight, un locale da poco apritosi nel mio quartiere, così decido di farci un salto.
Il locale è affollato ma non mi ci vuole molto per notarla. E' seduta sulle gambe di James, ad un lungo tavolo insieme ad altra gente. Lui le sussurra qualcosa all'orecchio, lei ride, stringendogli le braccia intorno al collo. Sembra felice. Felice senza di me. Credo che il mio sguardo le bruci sulla pelle, perchè quando alza gli occhi mi vede. Si irrigidisce, per poi dire qualcosa a James che la guarda contrariato ma non le dice nulla. Io mi siedo al bancone ed ordino qualcosa da bere. Qualcosa di forte. Mi raggiunge poco dopo. Si siede accanto a me, sullo sgabello vuoto, ordinando semplicemente una tonica. Non la vedevo da settimane e la mia assenza sembra averle giovato. E' dura da digerire.
-'Ciao.' Dice dopo un pò. Io butto giù quello che ho nel bicchiere.
-'Non mi dici niente?' Mi chiede con aria dolce. La guardo.
-'Blondie si è trasferita da me.' Mi vien da dire. Per un attimo mi pento di averlo buttato fuori così rapidamente, perchè il suo sguardo diventa vuoto. Si sforza di sorridere. Me ne accorgo.
-'Sono felice per te.' Mi dice, puntando gli occhi sul bicchiere che ho davanti. Vorrei dirle qualcosa, ma cosa cazzo le dico?
-'Tu sei felice?' Domanda da un milione di euro. Lei alza le spalle.
-'Ci provo.' Dice semplicemente tornando a guardarmi.
-'Stai meglio senza di me. James è un bravo ragazzo.' Mi vien da dire dopo un pò, ordinando un altro brandy. Lei scoppia a ridere.
-'Non fare la vittima adesso, non mi hai lasciato altra scelta. Io avrei lottato per te, io non ti avrei mai lasciato andare, ma tu non avevi le palle di dirmi che non mi volevi, di dirmi che hai sempre voluto lei e allora ho dovuto prendere io la decisione! E adesso vieni qui a dirmi che hai scelto lei? Cosa devo dirti? A me non ci hai mai tenuto. Devo stare bene per forza, tu non meriti che io stia male per te!' Dice di colpo determinata. Alza la voce, presa da un attacco di ira e il resto del locale si gira a guardarci. James corre nella nostra direzione, mettendosi davanti a Bree per farle da scudo. Nascondo un sorriso. Bree sapeva cavarsela da sola. Faccio un passo indietro.
-'Ci vediamo piccola.' Dico appena, posando i soldi sul bancone e andando via con la mia giacca sopra il braccio.

Sono quasi le quattro del mattino, quando mi stendo accanto a Blondie. Indossa una canottiera leggera bianca, oltre alle mutandine di pizzo che mi mandano in estasi. Dorme di lato, il pancione pronto a esplodere. Sorrido dolcemente, mentre con una mano lo accarezzo.
-'Ah piccolo mio, forse tu sei l'unica cosa buona che ho fatto al mondo.' Sussurro, consapevole del buio che mi chiama a sè.

Rehab. Non ti amerò mai come meriti.Where stories live. Discover now