Capitolo 25 - Extra

515 23 0
                                    

Non riesco a smettere di guardarti. Sono seduto sulla poltrona di questa stanza, che la mamma adora chiamare cameretta. Si, la mamma. Quanto è bella la mamma. La vedo entrare nella stanza e gli occhi le si illuminano mentre tende le braccia per stringerti a se. Tu mugugni qualcosa che non riesco a capire e lei sorride di rimando, come se ti avesse compreso alla perfezione. Lei ti culla dolcemente mentre ti canticchia qualcosa a bassa voce ed io chiudo gli occhi per un secondo, tornando con la mente al giorno delle nostre nozze. Blondie. Ti rivedo vestita di bianco, con i piedi nudi sulla sabbia, i capelli sciolti, il pancione dolce sotto la stoffa. Non ho voluto aspettare, non potevo aspettare. Mimavi un 'ti amo' con le labbra mentre il buon prete ripeteva le classiche frasi di circostanza, frasi pronunciate chissà da quante altre coppie prima di noi, ma mai come noi. Ricordo le lacrime di mia madre, la pacca sulla spalla che mi ha dato mio padre e il suo sorriso bonario come a dirmi 'hai fatto la cosa giusta.' E sai Blondie, tu non lo sai, ma sei effettivamente l'unica cosa giusta che ho fatto, la cosa buona che mi rende buono, non sempre, ma quasi.

-'A cosa stai pensando?' Mi chiede, dopo aver rimesso il piccolo nel suo lettino. Sento il suo respiro calmo, tranquillo, come una ninna nanna che mi fa sentire rilassato, stranamente in pace. Si avvicina nella mia direzione e mi si siede sulle gambe avvolgendomi le braccia intorno al collo. Sa di buono, di casa.
-'Hai un profumo dolcissimo.' Mi vien da dirle. Sento il suo sorriso sul collo, mi stringe dolcemente e allo stesso tempo decisa. Sono suo.
-'Ti somiglia così tanto.' Dice poi, distraendomi. Sento gli occhi pungere.
-'Tra qualche anno, magari non sarai così contenta di questo.' Dico, cercando di nascondere l'emozione che sento crescere. Per un attimo, ritorno in quella sala parto, dove lei stringeva le mie dita così forte che temevo potessero piegarsi per lo sforzo. Ricordo il tuo pianto, il suo pianto quando ti hanno messo sul suo petto e lei ti ha guardato come se fossi la cosa più bella del mondo. E lo sei. Ogni giorno il nostro mondo si amplifica guardandolo con i tuoi occhi. Mio Dio, ma quando sono diventato sdolcinato, smielato, pieno di zucchero e stranamente speranzoso. Facendo un passo indietro, mai mi sarei immaginato così. Padre, marito, amante, amico, uomo. Lei mi rende così tante cose, mi rende fiero e voglioso di renderla fiera a mia volta, di renderli fieri. Facendo un passo indietro, rivedo  Grace, Marta, Sara, Julie, le rivedo per quello che erano, le rivedo nel mio letto e non lo sapevano, che cercavo te, in ognuna di loro. Facendo un passo indietro, rivedo Bree.. Signori e signore della giura, perdonate il mio fiato corto mentre pronuncio il suo nome, ma non mi è facile parlare di certi sentimenti, perchè se nelle altre cercavo Blondie, in Bree, cercavo me stesso.

E perdonatemi se non riesco a cancellare quello che c'è stato, quello che volevo che ci fosse, se l'altra notte, sono stato alla sua vecchia finestra e il cuore un po' si è spezzato, non rivedendo la mia bambina sdraiata sul suo letto con la sua felpa informe. Le avevo detto di crescere e lei lo aveva fatto davvero, prendendo la sua roba e andando a vivere da james, lasciando le nostre foto, in una stanza che presto non avrà più il nostro odore.

-'Ei, ci sei ancora?' Mi dice Blondie, risvegliandomi dal mio torpore. Le sorrido dolcemente, mentre le carezzo il viso con le dita. Socchiude gli occhi, mentre sospira piano.
-'Per te ci sono sempre.' Le rispondo piano. Lei alza la mia mano e bacia la mia fede, scatenando brividi lungo la mia schiena. Con le dita scendo sulla sua camicetta sbottonota e poi le mani parlan meglio di me. Blondie, stavolta sei mia, per tutta la vita.

E facendo un passo avanti, perdonatemi gli sbagli che farò, le guerre che non riuscirò a vincere, le sconfitte che non riuscirò ad accettare ma che mi insegneranno che nella vita, nessuno è infallibile, nemmeno io, nonostante le mie assurde previsioni. Facendo un passo avanti, io ne faccio due, perchè qui, quello importante sono io.

Rehab. Non ti amerò mai come meriti.Where stories live. Discover now