Le sue amiOchette

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Kate

I giorni passano lenti. Chris viene ogni tanto a trovare la sorella
ma con me neanche uno sguardo. Io all'inizio cerco di scambiare qualche
parola con lui ma ogni volta che ci provo i suoi occhi diventano di
ghiaccio e io mi ritrovo ad abbassare lo sguardo per paura di crollare.
Quando ho lasciato la mia famiglia e il posto in cui sono nata e
cresciuta dopo tutto quello che ho passato, ho promesso a me
stessa che mai piu avrei lasciato entrare l'amore nella mia vita.
Mi sarei dedicata ad avere rapporti occasionali, senza amore.
Perchè l'amore fa male, l'amore ti svuota e ti rende deboli. E io non
voglio più sentirmi cosi.
Ma qualcosa con Chris è andato oltre. Lui è capace di farmi sentire una
persona diversa, accende la mia anima, mi fa stare tranquilla e ora mi manca.
Certo, non posso lamentarmi, e non posso fare molto dopo averlo
allontanato in quel modo, ma resta il fatto che ogni volta che lo vedo sento qualcosa muoversi dentro di me. Proprio come questa mattina.
Alla fine delle lezioni sono rimasta qualche ora in più in biblioteca e come al solto non c'è mai nessuno a quell'ora.
Ma delle voci tra gli scaffali attirano la mia attenzione.
Lui è lì, ma non è da solo.
Le sue mani bloccano la ragazza dai capelli ramati allo scaffale e le sue labbra sono vicine al suo orecchio. Voglio andarmene ma resto bloccata a gustarmi la scena fino a quando i nostri sguardi si incrociano.
E nel momento stesso in cui mi vede scappo.
Non mi segue fuori come la prima volta quando l'ho visto alla festa.
Non mi chiama e non passa da me quella sera.
Non fa nulla.
E allora capisco che devo dimenticarlo.
Vuole solo divertirsi, e io posso divertirmi con tutti ma non con lui.
"Allora? Stasera usciamo? I ragazzi vogliono andare da Italian's Chicken."
"No. Ti prego Jenn, non portarmi in quel posto.>>
"Lo so amica. Ma come faccio a dire che non possiamo andare in quel
posto perché quel posto è il tuo senza tradire il tuo segreto?"
"Hai ragione." Sbuffo alzando gli occhi al cieo.
"Forse potresti chiamare Nathan, ho visto come ti guarda."
"Non fare la cretina. Vengo, senza chiamare nessuno."
"Ok. Tanto ci sarà lo stesso."

Dopo alcune ore ci ritroviamo tutti al locale per gustare un delizioso
panino. Ovviamante l'unica cosa che non ho calcolato è la presenza di Chris e le sue amiOchette. Sforzandomi tutta la sera di non guardarlo, mi concentro su Nathan e sui suoi occhi. La complicità tra noi c'è, e sta andando tutto bene. Fino a quando si avvicina per darmi un bacio leggero sulla guancia. Ha un buon odore, ma non riesco a godermelo perché due grosse mani mi allontanano da lui.
"Ma che razza di problemi hai amico?"
"Si Chris, che problemi hai?" la rabbia mi ribolle nelle vene. Come ha potuto? Come si permette di fare una cosa del genere?
"Nathan portami fuori per favore."
"Non farlo Kate."
"Fare cosa? Tu sei pazzo. Tornatene dalle tue amichette e lasciami stare.
Stai fuori dalla mia vita, che tanto sei stato bravo a farlo fino ad ora."
"Sento un pizzico di gelosia nelle tue parole, o sbaglio?"
"Gelosia per cosa? Scordatelo proprio."
"Io invece penso si tratti proprio di questo. E che l'altro giorno in biblioteca, volevi esserci tu tra gli scaffali." mi dice avvicinandosi sempre di più.
Il suo sguardo mi accende uno strano calore nel ventre.
"Sta lontano Chris." sussurro debolmente.
Le mie parole non risultano molto convincenti. E non faccio in tempo a
continuare la frase perchè le sue labbra sono subito sulle mie. La sua lingua danza con la mia, le sue mani mi tengono stretta alla base del collo e il mio cuore batte come un tamburo. Questo supera di gran lunga il primo bacio dato quasi per sbaglio. Questo trasmette possesso.
Se non fosse stato per alcuni fischi, che mi riportano alla realtà, avrei
tranquillamente continuato.
Chris l'ha fatto. Ha acceso quell'interruttore che tanto ho cercato di tenere spento.
E NON POSSO PERMETTERLO.
Fortunatamente riesco ad allontanarmi da lui proprio nel momento in cui una super bionda con delle super tette gli si spalma addosso.
Non riesco a crederci. Nessuna riesce a resistergli, e a nessuna sembra
importare che le sue labbra si siamo appena posate lulle mie. A loro
interessa solo averlo. Non importa come. Approfitto della piacevole
distrazione per allontanarmi. Lui rimane li, fermo al suo posto. Io sguscio fuori dal mio locale passando per la cucina.

Il mio sole sei tuWhere stories live. Discover now