Ti disintegro Polly

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KATE

Sono passate due settimane dal nostro incontro nel camerino e le cose tra noi vanno bene. Siamo migliorati molto nel nostro rapporto. Lui sembra essere rassegnato e io mi sforzo a reprimere quello che sento. Riusciamo anche a stare nella stessa stanza per più di un'ora senza litigare, come in questo momento.

Siamo seduti al System con tutti i ragazzi: Jenn, Nhatan, Sophie, James Cash e la sua amichetta che nonostante stia con lui, continua a lanciare sguardi e occhiate verso Chris.
In effetti sembra sia una delle ragazze che sta sempre appiccicata al suo braccio o alle sue labbra.

Io non mi esibisco questa sera, ma mi accorgo degli sguardi che mi lanciano alcuni clienti abituali. E se ne accorgono anche gli altri.
Non è come pensi. Solo Chris e Jenn sono al corrente.
Zac come al solito se ne sta dietro al bancone ma i suoi occhi saettano verso Jenn. Lei d'altro canto, sembra non accorgersene, perché è intenta a fissare il suo telefono con un sorrisino malizioso sulla bocca.
Mi darai spiegazione prima o poi mia cara amica. Sono giorni che avanti questa storia.
Intravedo Jeannett vicino al palco e decido di alzarmi. Le arrivo da dietro e la stringo in un abbraccio.
Quanto mi manca la mia famiglia.
"Tesoro, ti trovo bene."
"In effetti, non mi lamento."
"Chi è?"
"Chi?"
"L'uomo che ti sta rendendo felice."
"Jeannett, perchè deve per forza essere un uomo? Magari è perché mi sto semplicemente ambientando."
"Ok ok. Non insisto. Se lo dici tu tesoro, va bene così. Per me l'importante è che tu stia bene. Ora scusami ma vado a controllare i camerini."
"Grazie. A dopo."

Ritorno al nostro tavolo e per mia sfortuna ci sono solo Cash e la sanguisuga. Gli altri sono al bancone. Non fraintendetemi, io adoro Cash. In questi giorni ho imparato a conoscerlo e mi piace da impazzire. Non intendo fisicamente. Ovviamente è bello da far paura. Capelli biondi, occhi color nocciola e due labbra rosso fuoco. Tutto contornato da un fisico asciutto e muscoloso pieno di tatuaggi. Ma non è il mio tipo anche se abbiamo molto in comune, tra cui il corso di fotografia che frequentiamo insieme a Nathan.
Mi schiarisco la voce e lo guardo negli occhi evitando le occhiate dell'arpia al suo fianco:

"Allora Cash, che mi dici del professor Neville? Riuscirà a farci fotografare qualcosa di utile la prossima volta?"

Cash mi guarda e scoppia in una fragorosa risata.
" Beh, calcolando che l'ultima volta ci ha fatto fotografare qualsiasi cosa ritenessimo interessante io spero più che altro che alla prossima lezione ci faccia esporre i nostri lavori."
" Sei così orgoglioso del tuo lavoro? Io spero che sorvoli e ci faccia andare avanti."
"Ma veramente dobbiamo passare la serata a parlare di compiti?! Cosa siete bambini dell'asilo?" Tuona la ragazza che ho di fronte. "E poi Cash mi avevi promesso una serata interessante con Chris in onore dei vecchi tempi e non un'uscita con questo gruppo di sfigati." ammicca verso Chris che nel frattempo si è avvicinato al tavolo.
Un'uscita interessante in onore dei vecchi tempi con Chris?!?? La disintegro.
"Scusa Polly."
"Holly, mi chiamo Holly."
"Ok. Scusa Holly se non stiamo qui a parlare e commentare cinquanta sfumature di grigio. Perché immagino sia quello il tuo unico argomento a disposizione. Ma vedi gli uomini ogni tanto, preferiscono anche parlare. Possibilmente con qualcuno che abbia un pochino di cervello e non solo quattro piume attaccate al culo." Ecco, l'avevo detto.
"Come osi dirmi queste cose? Ma chi sei?! La pagherai." dice avvicinandosi sempre di più.
Una mano mi prende per il braccio, la sua mano, e mi allontana da quell'oca. Non mi ero nemmeno accorta di essermi alzata e avvicinata al suo splendido viso. Perché si, è un'oca stronza ma comunque bellissima.
Come poteva lui preferirmi??
"Calma principessa , richiudi la tigre che in te nella gabbia. Cash ci vediamo domani. Saluta il resto del gruppo da parte nostra". Mi prende la mano e mi trascina via.
"Dove mi stai portando?"

"Facciamo una passeggiata."

"A quest'ora Chris? In questo momento? Io adesso ho solo bisogno di bere. E di continuare ad urlare alla tua amica."

"Si, adesso. Voglio portarti un posto. Fidati di me."

Lo guardo titubante ma mi lascio guidare da lui.

Il viaggio in macchina è silenzioso. Ma quando alla radio passano una delle mie canzoni preferite non resisto e inizio a cantare a squarciagola:

I'm lifting you up
I'm letting you down
I'm dancing til dawn
I'm fooling around
I'm not giving up
I'm making your love
This city's made us crazy and we must get out

Sono così concentrata che non mi accorgo nemmeno che la macchina si è fermata e che Chris mi sta osservando.
"Bei gusti."
"Scusami. Non sono riuscita a trattenermi."
"Perché ti scusi? Mi piace questa parte di Kate."
Mi schiarisco la voce e scendo dalla macchina.

Wooow

La vista che mi si presenta davanti è qualcosa di spettacolare.
Siamo immersi nel verde, al centro c'è un piccolo lago con sopra un ponte di legno che lo attraversa per intero. La luna si riflette nell'acqua. La luce fioca dei lampioni illumina impercettibilmente le due estremità del ponte. Resto sbalordita e ammutolita. Chris chiude lo sportello, mi prende per mano e mi trascina via.

"Vieni. Saliamo sul ponte."

"Cos'è questo posto?"

"Non lo so. L'ho scoperto per caso nelle prime settimane che mi sono trasferito qua. Una sera, dopo aver avuto una serata un pò movimentata, ho girato per la città fino ad arrivare a questo lago. E da quel giorno ci vengo ogni volta che cerco un pò di pace e tranquillità."

"Grazie."

"Per cosa?"

"Per aver condiviso questo con me."

"Mio padre mi ha insegnato che il valore di una persone si vede da come tratta qualcuno da cui non può avere nulla in cambio"

Quanto vorrei darti qualcosa in cambio mio dolce Chris.

"Saggio uomo tuo padre. " rispondo leggermente imbarazzata.

"Ti piacerebbe lo so." mi dice facendomi l'occhiolino

"Quindi non ci sei mai venuto di giorno?"

"Veramente no. Ma potremmo farlo qualche volta."

"Si, mi piacerebbe. Allora, come passerai la festa del ringraziamento Chris?"

"Ancora non lo so di preciso. Torniamo a casa ma mi pare di aver sentito mia sorella che parlava al telefono con mia madre di un piccolo viaggio. Qualcosa su una festa a cui i miei devono partecipare, ma non so di più e neanche mi interessa."

"Chris Stuart che non si interessa alle feste? il famigerato e più amato sexy studente del campus che snobba una serata piena di donne e alcol?"

"Mi hai appena definito sexy?"

"Forse potrei averlo fatto." dico guardandogli le labbra.

Ma cosa diavolo sto facendo???

Si schiarisce la voce e abbassa lo sguardo.

"Come promesso non discuterò di questa cosa sexy con te".

Si lascia andare ad un respiro pesante e continua a parlare guardandomi negli occhi. "Comunque mi interessano le feste, lo sai. Solo che avrei preferito passare questi giorni a casa con i miei. Con mio padre. Sai, sta seguendo un caso molto importante e io cerco di aiutarlo. "

"Come fai ad aiutarlo ?"

"Bhe, in effetti non faccio nulla di particolare. Ma tempo fa mi ha passato il suo caso. Ovviamente con nomi fittizi, per la privacy sai, e lo sto sudiando insieme a lui. Mi aiuta a capire molte cose."

"E cosa hai capito fino ad ora?"

"Che mi piace. E che voglio essere un grande avvocato."

"Sarai un grande avvocato Chris Stuart. Guarda come hai perorato la tua causa..."

"Bella questa. Tu invece? Hai trovata la tua strada?"

"Non proprio. Per il momento voglio finire i miei studi. E poi vedremo."

"Mi sembra giusto. E tu? Cosa farai per la festa?"

"Vado dai miei nonni. Mio fratello mi darà tutte le direttive a breve."
E non vedo l'ora. Non vedo l'ora di abbracciare i miei, la mia famiglia e di sentirmi di nuovo amata.

Il mio sole sei tuWhere stories live. Discover now