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Apro gli occhi nello stesso istante in cui la cella viene aperta e la faccia di Dan mi si para davanti. "Buongiorno, signore. Tutte fuori, forza." dice con un sospiro. Le gemelle gli lanciano un'occhiata per poi affrettarsi ad uscire nei loro vestiti striminziti.

"Una cosa del genere non deve ripetersi mai più, intesi." le ferma mentre io mi alzo dal mio posto. "Mai più." gli punto il dito contro mettendo enfasi nel gesto. "Tu – si volta nella mi direzione – sta zitta. Faremo i conti più tardi." "Esatto, più tardi perché devo davvero scappare a lavoro tra..." afferro il suo polso lanciando uno sguardo al suo orologio e strabuzzo gli occhi quando mi accorgo di che ore si sono fatte. "Oh, merda!" esclamo. "Okay, lascia loro il mio numero. È stato un piacere incontrarvi ragazze. Agente super figo. Arrivederci!" urlo correndo via dalla centrale.

"Ciao Frank, sempre in forma!" saluto il comandante.

Corro per le strade di Chicago il più in fretta possibile, raggiungo casa in una manciata di minuti e mi affretto ad infilarmi sotto la doccia. Con tutti i vestiti addosso.

Impiego sei minuti esatti sotto la doccia, quattro nel vestirmi e tre nel truccarmi e indossare i tacchi. Becco un taxi, fregando il posto ad una vecchietta e arrivo a lavoro con soli due minuti di ritardo. Un giorno mio padre mi farà una statua e quel giorno riderò in faccia a quell'arpia di Tracy Miller con tanto di balletto della vittoria.

Mi sbrigo a raggiungere la porta del mio ufficio e sono sul punto di entrare quando la voce di mio padre mi accarezza dolcemente l'udito.

"Sei in ritardo."

Il solito pignolo. Beh, forse questo sarebbe meglio non dirlo ad alta voce.

"Di soli due minuti. Volevo prenderti il caffè." mento. "E dov'è adesso?" indaga incrociando le braccia al petto. "La tipa era davvero lenta, l'ho spronata a sbrigarsi perché non volevo fare ritardo e abbiamo finito per litigare. Le ho versato il caffè addosso e urlato che non sarei mai più entrata in quel posto." concludo la mia bugia con tanto di applausi mentali. Sono un genio. "Che posto era?" "Starbucks." no. Merda. Vaffanculo. "Bene, finalmente non andrai più a prendere quelle schifezze ripiene di zucchero. Ti farà bene un po' di calma. Adesso va a lavoro." mi guarda truce. "Agli ordini, boss." lo saluto e mi chiudo la porta alle spalle pronta ad una nuova giornata di lavoro.

*

AIDAN

Esco dal parcheggio in compagnia di Blake che si guarda silenziosamente attorno. "Ti spiace se ci fermiamo in un posto prima che ti porti a casa?" domando notando in lontananza la Sanders Company. "No, figurati." accenna un sorriso.

Alle sei e dieci fermo l'auto di fronte al palazzo e fisso l'entrata. Harrison Sanders si porta una mano tra i capelli grigi alzando gli occhi al cielo quando viene raggiunto da Chloè. Apro lo sportello e li raggiungo.

"Agente." gli occhi scuri dell'uomo cadono sulla nostra auto. "Salve, signor Sanders." "Aidan." deglutisce Chloè. Sorrido. Fa bene a temermi almeno un po'. "Le dispiace se accompagniamo noi sua figlia a casa?" "Ma è successo qualcosa?" Harrison fissa sua figlia con sguardo truce. "No, signore. Siamo amici ed ero di passaggio." sorrido. "Beh, immagino che andrà bene. Almeno avrò la sicurezza che mia figlia è arrivata sana e salva a casa." sospira. Ci saluta in fretta e si dirige verso la sua BMW ultimo modello.

"Ti uccido se scopre qualcosa." mormora Chloè. "Poi in cella ci finirai per tutta la vita." le ricordo avviandomi verso la mia macchina. "Almeno non dovrò più lavorare." scrolla le spalle prima di salire sui sedili posteriori.

"Agente super figo, è sempre un piacere vederti." "Non importunare il mio collega e ha un nome." "Che è-" "Che non è agente super figo." la interrompo. Noto Blake scuotere il capo con un sorriso sul volto e sorrido anche io di sottecchi. Non darò mai la soddisfazione a Chloè di vedermi sorridere.

"Quindi, agente super figo, qual è il tuo nome? Non lo ricordo e sono tremendamente desolata." si sporge oltre lo spazio tra il sedile del guidatore e quello del passeggero. "Blake. Blake Sullivan." risponde lui. "Che nome attraente. Sento già caldo." sventola la mano davanti al suo viso e questo è l'ultimo gesto che mi serve per scoppiare in una fragorosa risata.

"Lo spaventerai." fisso la strada. "Sono sicura che un poliziotto del genere non si spaventerà di una ragazza bellissima, sexy e attraente come me." dallo specchietto la vedo poggiare la schiena sul sedile. "No, infatti." risponde Blake. "Ma sono certa che uno come te apparterrà a una delle tre categorie, non c'è altra spiegazione." "Che categorie?" domanda Blake confuso lanciando prima uno sguardo a me e poi a lei. "Sei sposato o fidanzato, sey gay oppure... sei asessuato." spiega in tutta tranquillità mentre ci fermiamo ad un semaforo. Che urto. "Mi dispiace deluderti, ma non appartengo a nessuna di queste categorie." borbotta il ragazzo al mio fianco osservandola dallo specchietto davanti a sé. "Deludermi? Oh, mio Dio. Non ero così maledettamente fortunata dalle medie, da quando Jamie Conrad mi baciò davanti a quella troietta di Jessica!" esclama euforica la rossa.

"Uno: devi piantarla di assumere così tanto zucchero. Due: piantarla di spaventare Blake. Tre: siamo appena arrivati quindi porta il tuo culo fuori dalla mia auto e guai a te se ti becco di nuovo in centrale." la fisso. "Tu e Jenna dovreste scopare di più, Dan. E comunque spera solo che Greg o quella sventola non si presentino a casa mia, solo in quel caso non mi vedrai dietro le sbarre." "Lo riferirò a tuo padre." la minaccio sapendo di averla in pugno. "Traditore schifoso." borbotta scendendo dall'auto.

"È stato un piacere rivederti agente super figo Blake – sbatte le ciglia più volte, poi si rivolge a me – Ciao, Aidan traditore Peck." stringe gli occhi.

"Ti ho mandato un messaggio con il numero delle gemelle, ma sappi che non mi piacciono!" esclamo facendomi sentire. "Allora diventeranno di sicuro le mie migliore amiche!" urla di rimando. "Che c'è, Jeff? È della polizia, ti faccio arrestare se mi guardi ancora." la sento parlottare.

"Che tipo." sospira Blake. "È impegnativa, ma ti assicuro che è una brava ragazza." lo guardo con un sorriso prima di partire.

me: Benvenuti nel magico mondo di Chloè :)))

Tied Hearts.Where stories live. Discover now