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È complicato bussare alla sua porta e fingere che vada tutto bene. Certo, la mia sceneggiata dura solo pochi secondi visto che Blake sembra accorgersi che qualcosa non va. Non mi tolgo nemmeno il cappotto di dosso, entro in cucina e aspetto che lui dica la qualsiasi cosa. Non sono sicura di riuscire a spiccicare parola per prima. "Sei fin troppo tesa e non ti sei ancora tolta cappotto e scarpe il che mi porta alla conclusione che non vuoi trattenerti molto e ti è successo qualcosa. Vuoi parlarne?" mi guarda. Volevi che facessi la prima mossa, Chloè e lui l'ha appena fatta. Muoviti e parla! "Riguarda... riguarda me e te." Deglutisco. Non riesco nemmeno a pronunciare 'noi'. "Adesso sono confuso." Incrocia le braccia al petto. Il cuore batte a mille, ho i palmi delle mani sudate e la gola secca. Fa malissimo dovergli dire una cosa del genere, mi lacera ma devo farlo. "Blake, noi non... non possiamo più stare insieme. È meglio troncare." Deglutisco. I suoi occhi si sgranano e la bocca si spalanca. Farei di tutto pur di rimangiarmi ogni parola e abbracciarlo. "Che cosa?" boccheggia sconvolto. "Non può continuare." Ripeto e fa sempre più male. Vorrei picchiarmi da sola, cazzo. Sono una stupida. Lo sto ferendo. "E perché mai, Chloè?" si avvicina, io non mi muovo. È giusto che sappia la verità. "Se... se io dovessi innamorarmi di te e poi tu mi lasciassi io soffrirei come non mai perché tu sei diverso e non posso permettermi di-" "Tu mi stai lasciando perché pensi che sarò io a farlo e non vuoi soffrire perciò anticipi? Ma davvero?" sbuffa una risata. "Non può succedere." Deglutisco. "Preferisci troncare adesso perché hai paura di rischiare. Questo è ridicolo." "Non lo è." Sì, invece, ha perfettamente ragione. "Lo è perché lo hai detto tu stessa che sono diverso! L'idea di intraprendere qualcosa di serio con me ti terrorizza e posso anche comprenderlo visti i precedenti ma venirmi a dire adesso che potrei essere io ferirti quando sei tu che lo stai facendo è assurdo." "Ferirti è l'ultima cosa che voglio, te lo giuro ma io... io non posso." Balbetto facendo due passi indietro. Riesco ad arrivare all'uscio della porta, poi la sua voce mi ferma. "Non volevo arrivare a questo ma viste le circostanze... se te ne vai è finita davvero, Chloè. Ho sofferto parecchio nella mia vita, adesso ho bisogno di una persona che non abbia paura di me, ho bisogno di qualcuno che si fidi e se tu non sei in grado di affrontarmi allora non ci sono altri motivi per riprovarci, scambiarci altri baci o finire a letto insieme." "Non è di te che non mi fido, se pensi questo sappi che io non ci penserei due volte ad affidarti la mia vita. Il punto è che io non voglio più soffrire." "Innamorarsi di qualcuno non significa avere la paura costante di essere traditi, Chloè. Innamorarsi è tante cose e spero che tu, un giorno, riesca a provarle tutte." Abbassa lo sguardo e si volta, lo vedo dirigersi in camera sua e chiudersi la porta alle spalle.
Adesso sei contenta? Niente più ansie d'innamoramento! Ignoro la mia stupida coscienza che si prende il gioco di me e lascio casa di Blake con un profondo solco al cuore.

*

Una settimana e mezza dopo...

Fa malissimo ogni giorno che passa. Pensavo che i pensieri e il dolore al petto si sarebbero affievoliti una volta passata almeno una settimana, invece sono peggiorati. Ho gli occhi gonfi e rossi dal pianto, il colorito pallidi mi fa apparire come una sorta di fantasma e le labbra secche. Sono il guscio vuoto di una persona. Sono lo scarto della ragazza che ero un tempo. Ho persino preso delle ferie dal lavoro: due settimane. Due settimane che avrei potuto sfruttare per delle vacanze o dei veri problemi di salute quali febbre o ebola, ma ovviamente no, ho deciso di sfruttarli tutti per trovare un modo di reggermi in piedi o la motivazione di uscire da sotto le coperte. Chissà come starà lui. Starà male? Avrà preso anche lui delle ferie? Mi pensa? Gli fa male il petto?
Tiro su col naso e mi asciugo l'ennesima lacrima. Sono patetica. Il campanello suona, trascinandomi sui piedi controllo allo spioncino di chi si tratti e trovo Aidan. In uniforme. Fantastico! Io adoravo Blake in uniforme. Sembrava una sorta di Dio greco in incognito con i suoi muscoli evidenti e le gambe toniche. Il viso serio e affilato contornato da quella barbetta sensazionale che amavo e i suoi bei occhi nocciola accerchiati da una lieve sfumatura dorata. Il campanello suona di nuovo così mi affretto ad aprire.

"Sei terrificante." Aidan si chiude la porta alle spalle e si sporge attirandomi tra le sue braccia. "Lo so." Un'altra lacrima scappa dal mio occhio. E poi un'altra ancora fino a quando mi ritrovo il viso inondato di lacrime. Sono un disastro. "Rinunciare a lui perché non vuoi soffrire. A me sembra che tu stia peggio di uno straccio solo non avendolo accanto." Sospira accarezzando con energia la mia schiena tanto da generare un lieve calore. "Lo so." Ripeto. "Chloè, vuoi davvero rinunciare a lui perché hai paura di innamorarti e soffrire?" mi trascina sul divano. "Sì." "Bene, partiamo dal fatto che l'amore non può essere sempre rose e fiori ma nemmeno dolore continuo e delusioni. Tu non ti sei mai innamorata e hai preso tante batoste, questo lo capisco ma è successo anche a Blake eppure lui non è piombato in casa tua a dirti che voleva lasciarti perché aveva paura." "Lo so." "No, invece, tu non sai un bel niente. La paura è una cosa che proviamo tutti in vita nostra, sotto diversi aspetti e tu l'hai sperimentata nell'ambito delle relazioni. Tutto nella norma. Peccato che tu non possa passare il resto della vita così. Blake ti ha fatto del male?" mi guarda. "No." "Ti ha dato modo di dubitare della tua fiducia?" "No." Mormoro. "Ti ha maltrattata – anche se lo avrei già saputo – o fatta sentire come uno zerbino?" "No, certo che no." Scuoto il capo. "Bene, allora non vedo perché da un momento all'altro dovrebbe farti soffrire o lasciarti. Le persone si lasciano per motivi seri, Chloè e... devo essere onesto, siete entrambi miei amici e la mancata fiducia è un motivo serio, quindi sono contento che tu abbia chiuso. Se non c'è fiducia-" "Dan, io ho fiducia in lui! Gli affiderei la mia vita anche adesso!" alzo il tono di voce. "Non ho specificato a che tipo di fiducia mi riferissi. Tu hai fiducia in lui ma non hai fiducia in voi." "Non riesco. Mi manca da morire, ho il cuore ridotto a brandelli, il fiato corto e mi manca la forza di alzarmi dal letto la mattina eppure l'idea di sapere un giorno che potrebbe abbandonarmi mi strazia più di ogni altra cosa quindi meglio adesso che non sono innamo-" "Tu ti sei innamorata di lui la prima volta che gli hai messo gli occhi addosso, Chloè. O forse quando è venuto a cercarti per il tuo compleanno. O quando ti ha portata dalla sua famiglia. O quando ti ha vista con Lauren, sua nipote. Con me, tesoro mio, non puoi mentire. Te lo leggo negli occhi." Le sue parole mi arrivano forti come uno schiaffo in pieno viso. "Se Blake fosse solo un pezzo di carne, un manzo o un semplice poliziotto sexy... a quest'ora lo avresti già lasciato andare." Lui è il mio poliziotto sexy. Mio e basta. Non sopporterei l'idea di vederlo con nessun'altra che non sia io, sarebbe opprimente e devastante eppure... sono davvero innamorata di Blake? Mi osservo le mani, rosse e ruvide al tatto visto che l'unica cosa che ho fatto in questi giorni è stato dedicarmi al restauro di una vecchia lampada che adoro. Fisso Aidan e pianto gli occhi nei suoi. "Spiegami cosa provavi per Emma." Il moro deglutisce, i suoi occhi diventato lucidi ma un sorriso gli abbellisce il volto stanco. "Mettiti comoda." 

Tied Hearts.Where stories live. Discover now