15.

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15.

Le sue mani stringono i miei fianchi mentre il suo corpo si muove velocemente sul mio. Le nostre bocche si divorano, ansimi riempiono la stanza. Fremo sotto al suo tocco e al suo sguardo magnetico. Occhi color miele si incatenano ai miei verdi e mi basta il suo sguardo per perdere la ragione e sprofondare in un'altra dimensione composta solo da Blake. "Chloè." mormora sulla mia bocca. "Chloè..."

Uno strattone mi riporta alla realtà. Urlo notando il viso di Blake a poca distanza da me e lo spingo via. "Allontanati, allontanati subito!" mi muovo all'indietro toccando la spalliera del divano. "Ma che ti è preso?! Mi chiamavi e mi sono preoccupato! Pensavo stessi facendo un incubo!!" esclama. "Incubo?! Stavo facendo un sogno a luci rosse su di te e credimi è meglio che tu mi stia lontano perché sei a rischio violenza, Blake Sullivan!"
Il moro mi osserva sbigottito poi comincia a ridere come un pazzo cogliendomi del tutto alla sprovvista. Io gli dico che faccio sogni erotici con lui come protagonista e... ride? Poi sono io quella fuori testa. "E cosa facevamo in questo sogno di preciso?" si sistema meglio sul divano incrociando le braccia al petto. "Beh – il mio sguardo vaga su tutta la stanza mentre arriccio le labbra – di sicuro eri mooolto più bravo di Greg e mi dispiace ma non ti dirò altro. Se ti può consolare non era nessun gioco di ruolo, tu non avevi nessun frustino e io non ero legata come un salame al letto." lo guardo. "Vuoi dirmi che dopo tutte i nomignoli stavamo facendo del banale sesso?" sembra sempre più divertito. "Io lo chiamerei tutto tranne che banale. Era molto intenso e wow, caspita che caldo tremendo." mi schiarisco la gola sventolando una mano davanti al mio viso. "La temperatura segna -4 gradi, Chloè." sbuffa una risata. "Io sono accaldata per ovvi motivi e visto che ci tengo a preservare il tuo bel visetto... adesso me ne andrò nel tuo bagno a fare una doccia. Procurami dei vestiti e prepara anche la colazione magari." mi alzo di scatto. "C'è altro?" domanda sarcastico. "Sì. Anche delle ciabatte." sorrido.

Raggiungo la porta del bagno ma prima di entrare un sorriso furbo si impossessa del mio volto. "Sentiti libero di raggiungermi – mi volto nella sua direzione – Beyoncé e Rihanna sarebbero felici di conoscerti." gli concedo un occhiolino prima di sbuffare una risata. "Beyoncé e... Rihanna?" "Le mie tette. Due nomi straordinari per due tette straordinarie." scrollo le spalle per poi entrare in bagno e chiudermi la porta dietro.

Mi disfo dei vestiti fastidiosi con cui ho dormito e apro il getto d'acqua regolandolo. Quando ha raggiunto la giusta temperatura lascio che mi bagni i capelli e il corpo. La caloria produce abbastanza vapore da coprire il vetro della doccia, sospiro soddisfatta e disegno una piccola B che subito si rovina a causa delle goccioline che cadono in discesa. Prendo lo shampoo e comincio ad insaponare i capelli, ad un tratto, però, la porta del bagno viene aperta e la figura di Blake fa capolino. Ho portato a te, Riri e Queen B dei vestiti. Vedi di non sprecarmi tutta l'acqua calda o sarò davvero costretto a fare la doccia con te." "Spudorato e bellissimo. Sono già tua." rilascio un sospiro ammaliato facendolo ridere. "Lo so. Muoviti." esce dal bagno poco dopo chiudendosi la porta alle spalle.
So che sta cominciando ad apprezzare la mia compagnia, glielo leggo negli occhi e mi piace. Blake è diverso da qualsiasi altro ragazzo io abbia frequentato. Con le sue rispostacce riesce a stare al mio passo, ribatte, non si lascia intimorire e questo gli fa guadagnare la mia fiducia al cento percento. Se prima avevo qualche dubbio dopo le ultime due volte sono svaniti. Mai Greg era riuscito a darmi risposte da essere davvero considerate tali, lui mi assecondava, mi urlava contro, mi ignorava o se ne andava. Non si è mai soffermato davvero su chi fossi davvero io e forse è anche per questo che non mi sono innamorata di lui. Abbiamo passato anche dei bei momenti, non potrei mai negarli, ed erano forse quelli a farmi continuare la nostra pseudo relazione. I fiori, le cene, i baci rubati... beh, adesso è acqua passata. Si è rivelato per quello che è davvero. Ha ascoltato mio padre e ha ignorato tutto quello che io avrei dovuto dirgli preferendo un'altra e non riuscendo nemmeno a rompere con me come una persona decente.

Chiudo il getto d'acqua e afferro una salvietta che avvolgo attorno ai capelli bagnati, poi mi approprio dell'accappatoio di Blake e infilo le infradito che mi ha procurato. In fretta mi asciugo e indosso la tuta del ragazzo, lascio i capelli avvolti nella salvietta ed esco dal bagno.

"Ciao Dan." fermo i miei passi, ritornando in cucina. "Eh sì, sei proprio tu." annuisco. "Blake mi ha detto della tua visita ieri sera." "Sì, ma non credo ti abbia detto della notte di fuoco che abbiamo avuto e di quante volte abbiamo consumato sul suo letto, il suo divano e il bancone su cui sei poggiato." incrocio le braccia al petto divertita. Aidan scatta in piedi alzandosi schifato. "Blake!" esclama. "Non commenterò." sospira voltandosi pronto a sciacquare le tazze vuote. "Cazzo, ci casco sempre!" sbuffa Dan facendomi ridere. "Comunque il mio Blakie era solo soletto e io, da buona samaritana, ho deciso di fargli un po' di compagnia." sorrido decidendo di consumare la mia colazione. "Sì, dopo aver costretto le gemelle ad accompagnarti." precisa Blake. "Dettagli." borbotto annusando i pancakes sul mio piatto e prendendo un sorso di caffè.
"Tu guardala, fa proprio come fosse a casa sua." scuote il capo Aidan osservandomi. Io, dal mio canto, lo ignoro rispondendo a qualche messaggio di Sofia e Selena.

Quando finisco la mia colazione filo dritta in bagno pronta ad asciugarmi i capelli e a pensare ad un possibile discorso da fare ad Harrison. Sarà un lunedì calmo quello di domani.

Tied Hearts.Where stories live. Discover now