1. Hydrogen

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Secondo la chimica l'amore non è nient'altro che una formula di tre sostanze: ossitocina, dopamina e serotonina. E' rassicurante pensare che un sentimento non sia altro che un'aggregazione di atomi, un qualcosa che posso studiare sui libri ed in laboratorio.
Ho scelto di laurearmi in chimica perché è la scienza del cambiamento, delle trasformazioni, che studia composizioni e dissoluzioni di tutto ciò che ci circonda.
Quando puoi comprendere una cosa del genere ti senti padrone della tua vita, di quello che puoi vedere, di quello che puoi toccare.


***


Dopo tre anni passati a studiare la materia di cui sono innamorata tra i banchi dell'Università di Bologna mio padre è riuscito finalmente a realizzare il suo sogno di portarmi in Formula Uno per conseguire la mia specializzazione. Quando di cognome fai Cordero di Montezemolo non esiste che tu non voglia avere a che fare con le macchine da corsa. Anche se non è più il suo lavoro, rimarrà per sempre la più grande passione di mio padre. La mia un po' meno.
Non fraintendetemi, per me la Scuderia Ferrari rimarrà sempre un posto magico e sono onorata di lavorare con loro. Ma il mondo mondano che circonda la Formula Uno... è quello che mi ha sempre allontanata da mio padre, che ha fatto scappare altrove mia mamma... sono davvero pronta da affrontarlo? Il fatto che sarò quasi sempre nascosta nei box a controllare le miscele della vettura mi rincuora, ma quando tutti sanno chi sei, di chi sei figlia e da dove provieni è difficile non essere notata.
Ritornando all'amore: ossitocina, dopamina e serotonina. Era stato così per quasi tutta la mia vita, poi ero arrivata a Barcellona per i test pre-stagionali e ai miei amati composti chimici si era prepotentemente sostituito il nome di Charles Leclerc. Tutti gli enzimi nelle mie sinapsi fritti, spenti, addio. Corre pure per un'altra scuderia! Sono finita nei guai, ne sono certa - penso mentre lui continua a rivolgermi il sorriso più gentile che abbia mai visto. E' tutta colpa della chimica.



***



"Non so come fai a capirci qualcosa, io vedo solo tante sigle!"
Ridacchio al commento di Sebastian, seduto accanto a me a studiare le planimetrie dopo i primi giri di prova qui a Montmelò. Ogni tanto sbircia i miei file.
Sebastian Vettel, la prima guida della nostra squadra, è la miglior compagnia che abbia incontrato da quando ho messo piede a Maranello il mese scorso.
"Sono elementi chimici Seb, non sigle"
"Nella nostra macchina c'è tutta quella roba?"
"Che te ne importa? Tanto devi guidarla, tu"
Io e il tedesco scoppiamo a ridere, anche Kimi non se la cava male in quanto a simpatia, anche se non tutti lo direbbero.
Siamo un team ben assortito e i nostri piloti sono amichevoli, mi hanno subito messa a mio agio e non mi trattano come la solita figlia di papà. Ne sono infinitamente grata.
"Stasera c'è un apericena d'inizio stagione, soltanto piloti, perché non ci fai un salto? Ti presentiamo gli altri" propone Sebastian.
Io non sono molto convinta. L'unico altro pilota che conosco è Leclerc, perché mi ha sorriso tutto il tempo questa mattina ed io sono rimasta a fissarlo imbambolata come una scema. Seb mi ha preso in giro bonario e mi ha spiegato chi era.
Nella sua descrizione le parole "rookie", "talento", "futuro campione" e "ragazzo d'oro" erano comparse molteplici volte, proprio a dare man forte al colpo di fulmine che mi aveva colto stamane.
Per il resto, oltre ai loro nomi, ignoravo tutto ciò che riguardasse la griglia di Formula 1 del 2018.
"Vuoi traumatizzarla subito con le battute pessime di Ricciardo e i vestiti di Hamilton?" Kimi sembrava condividere il mio stesso scetticismo.
"Non fare il guastafeste! Daniel e Lew faranno i bravi, sono simpatici vedrai, e poi ci saremo sempre noi con te... dai fallo per zio Seb!"
Sebastian sembrava avere la stessa età delle sue figlie con quel buffo labbro all'infuori. In fondo una piccola festa non aveva mai ucciso nessuno, no?
Mio padre quando aveva visto la mia titubanza nel conseguire la specialistica in mezzo alle macchine da corsa mi aveva chiesto di pensare ai lati positivi: viaggiare e divertirmi.
Diciamo che potevo dargli una piccola possibilità.
"Se mi prometti che c'è del cibo allora sono dei vostri"
"Italiana fino al midollo"
"Puoi dirlo forte!"

Chemistry | Charles LeclercWhere stories live. Discover now