18. Argon

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La notizia viene fuori su tutti i giornali dopo il Gran Premio del Canada, dove grazie alla pensata di Max fin troppi occhi hanno deciso di puntare la propria attenzione su di me e non dal punto di vista sportivo.
Il mondo ha cominciato ad indagare su Martina Cordero di Montezemolo e ha ritenuto opportuno rendere di dominio pubblico la storia della fuga di mia madre dalla mia vita.
E' tutto un coro di "Oh povera Martina... Chissà quanto ha sofferto questa ragazza... Che duro crescere sapendo che tua mamma non ti vuole..."
Se c'è una cosa che ho sempre odiato in vita mia è la finta pietà, la compassione di circostanza. So di non averne bisogno, perché io sono più forte di così.
Da oggi si cambia atteggiamento, non solo con Charles ma con l'intero paddock, mettendo su quella maschera di difesa che avrei dovuto adoperare sin dal primo momento.
Ho permesso alla Formula Uno di scavarmi troppo dentro e adesso ne pago le conseguenze, ma sarà la prima e l'ultima volta.
Dopo aver rassicurato i miei amici con qualche risposta secca via telefono mi preparo a tirar fuori le unghie per questo Gran Premio di Francia.


***


Raggiungo il paddock con i miei due ferraristi, gli unici piloti su cui mi sento in vena di concentrarmi al momento.
Seb è alla guida, Kimi accanto a lui ed io siedo sui sedili posteriori mentre varchiamo la soglia del parcheggio del circuito di Le Castellet.
"Sei pronta?" mi chiede Sebastian, scrutandomi dallo specchietto retrovisore. Io ricambio il suo sguardo con decisione, annuendo.
Tutti e tre ci caliamo gli occhiali da sole sugli occhi e camminiamo a testa alta per il paddock. Seb e Kimi mi braccano letteralmente, sfidando qualsiasi giornalista o fotografo ad avvicinarsi. Non m'importa quanti occhi siano puntati su di me, ostentando questa finta sicurezza riesco a sentirmi invincibile per un attimo.
La verità è che sono terribilmente spaventata.
Anche la paura ha la sua radice chimica: recentemente è stato studiato che essa nasce da alterazioni dei livelli di BDNF nei neuroni. Si tratta del fattore neutrofico cerebrale, nient'altro che un insieme di speciali amminoacidi.
Vorrei che la mia amata chimica mi rincuorasse come fa di solito, oppure vorrei la stretta rassicurante di Charles sulle mie mani... ma mi sono ripromessa di essere forte e così farò.
Il cielo sul Paul Ricard, un circuito destinato ai test che non piace quasi a nessuno se non ai piloti di casa, è triste.
"Martina! Martina!"
Non sono mai stata più felice di sentire Caterina pronunciare il mio nome. Sventola la mano per aria, vicina all'hospitality della Toro Rosso, per attirare la mia attenzione.
Faccio cenno a Kimi e Seb che possono proseguire verso i box, rassicurandoli.
Io mi rifugio nell'abbraccio della mia migliore amica, l'unica cosa di cui ho realmente bisogno.
"Prendiamo un caffè, sono pronta a spaccare culi a giornalisti e piloti tranquilla"
Rido della sua battuta e la seguo nel famoso bar del circuito che sforna prodotti tipici locali ad intermittenza.
Impanico un po' quando vedo che in fila c'è tutta la crew di Sky Sport ma Davide e Federica, educatissimi, si limitano a rivolgermi un saluto sorridente.
Davanti al mio cappuccino e a Caterina mi sento vagamente rilassata per la prima volta da quando sono atterrata in Francia.
"Dai, spara"
"Con cosa vuoi iniziare? La situazione di merda con Charles? O il fatto che tutti pensano che sia un'orfana senza speranze?"
Si può dire che ho avuto giorni migliori.
Mi metto a raccontare di cosa è successo di ritorno dal Canada, perché suppongo che nessuno in questo momento possa migliorare la situazione mediatica su mia mamma.
Cate rimane ad ascoltarmi giocherellando con il cucchiaino con cui ha agitato il suo ginseng.
"Marty, non vorrei davvero giustificare Charles perché sta sbagliando a tentennare così tanto... ma non pensi che su Max abbia ragione?" azzarda ad ipotizzare.
"Che intendi?"
"Non è che ti stai impegnando tanto ad ignorarlo... ora non dico che t'interessi, ma non è che gli dai corda solo per stuzzicare Charles?"
Mi appoggio allo schienale con le braccia conserte, mordicchiandomi l'interno della guancia.
Caterina sorride mesta, perché sa di aver fatto bingo.
Mi sento una doppiogiochista di merda.
"Faccio schifo come persona, vero?"
"Potrai dire di aver tirato scemo Max Verstappen almeno"
Il cappuccino mi va di traverso mentre Caterina se la ride di gusto. Questa ragazza è proprio incredibile.


Chemistry | Charles LeclercWhere stories live. Discover now