15. Phosphorus

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Il fosforo è sempre stato uno dei miei elementi preferiti. E' un non metallo ma è molto malleabile, si trova allo stato solido in natura ma appena sopra i 40° si scioglie. Ha un bellissimo colore bianco, addirittura trasparente se è puro, e a contatto con l'ossigeno inizia a brillare. Può essere utilizzato in molti ambiti differenti e a contribuire ampiamente alla sua scoperta furono dei chimici bolognesi. Insomma, se fossi un elemento sarei decisamente il fosforo.

***

Da qui nasce la mia passione per il bianco, soprattutto per quanto riguarda i vestiti. L'ho sempre reputato un colore che mi sta parecchio bene, eppure questa sera guardo critica il mio riflesso allo specchio innumerevoli volte. Con il mio abito di tulle bianco addosso riesco sempre a trovarmi qualche difetto.
Sono certa che la colpa sia della lussuosità della serata, durante la quale sicuramente non mi sentirò a mio agio.
"Marty! Sei pronta?" mi chiama Charles da fuori la porta.
Mi è sembrato sciocco prendere un hotel visto che casa mia non è tanto lontana dal circuito ma la squadra ha insistito.
"Dammi un attimo, arrivo tra qualche minuto"
Mi rendo conto che devo ancora sistemarmi i capelli, infilare la collana e spruzzarmi un po' di profumo. Che nervi.
"Va bene allora ti aspetto nella hall"
Ma perché rendersi presentabile dev'essere così difficile? Ve lo giuro io sono una persona molto femminile, m'impegno tanto, perché devo continuare a vedermi come una patata gigante con questo vestito addosso?
Sconsolata finisco di prepararmi e mi faccio coraggio per scendere giù, sperando di non stonare troppo accanto alla bellezza senza precedenti di Charles.
Mi manca l'ultima rampa di scale per raggiungere la hall e il mio cavaliere se ne sta girato di spalle a guardare un po' chi entra e chi esce dall'hotel. E' proprio un ragazzo curioso.
Indossa un completo color cobalto che gli fascia il corpo perfettamente e una camicia azzurra, sembra un modello. Quasi cado dai tacchi, persa come sono ad ammirarlo.
Sto uscendo con il ragazzo più bello e speciale che esista sulla terra.
Faccio un colpetto di tosse per attirare la sua attenzione.
Charles mi guarda a bocca aperta mentre lo raggiungo all'ingresso ed io tengo la testa abbassata, in imbarazzo.
"Martina sei... bellissima" dice a bassa voce, senza parole. Sono felice di fargli quest'effetto.
"Stai benissimo anche tu"
"Forza signorina, ho fatto preparare i cavalli" mi prende in giro, facendomi strada verso il parcheggio dell'hotel. Nessun paparazzo in vista, essere scesi con quasi un'ora di ritardo ha dato i suoi frutti.
Ad attenderci qui fuori c'è la Ferrari Portofino di Charles laccata del classico rosso. Però, si tratta bene il ragazzo... e ora capisco a quali cavalli si riferiva!
"Provi a fare colpo portandomi su una Ferrari?"
Lui mi apre la portiera in modo galante.
"Con una ragazza che le Ferrari le fa vincere? Nah"
Pare che si diverta molto a sfrecciare per le strade di Monaco con il piede sull'acceleratore ed io lo lascio fare con il sorriso sulle labbra, perché la combo Charles e velocità cominciano a piacermi sempre di più.



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Entriamo al Casinò di Montecarlo da una porta secondaria grazie ad alcune conoscenze del mio accompagnatore, evitando così tutti i paparazzi che non sono ammessi al gala.
Non sono mai entrata nelle sale scintillanti del casinò, che risplendono d'oro e diamanti lasciandomi realmente abbagliata.
"Allora, sei pronta?"
Afferro la mano che Charles mi porge: si entra in scena!
C'è meno gente di quanta mi aspettassi ma i presenti sono comunque personalità di spicco della Formula Uno.
Lewis chiacchiera con Sebastian tenendo stretta tra le mani una coppa di champagne, mentre Kimi e Valtteri sono seduti al tavolo con le rispettive mogli.
Nessuno sembra averci notato per il momento fin quando la voce di Daniel attira l'attenzione su di noi.
"Non credo ai miei occhi: Martina e Charles qui insieme?"
Grazie mille Dan per la solita discrezione.
Jemma subito si fionda a salutarmi, seguita poi dal suo fidanzato e dagli altri piloti. Solo Max ci guarda come se fossimo un miraggio senza aprire bocca.
Ci sono anche Fernando Alonso con la sua compagna Linda, che non avevo ancora avuto il piacere di conoscere, poi Romain e Marion Grosjean e Sergio Perez con sua moglie.
Caterina e Pierre invece sono a Cannes con Esteban ed Elena ed io continuo a chiedermi perché non siamo andati insieme a loro invece di infilarci in questa serata piena di gente importante.
Lewis - in solitaria poiché Nicole è impegnata in alcuni servizi fotografici - e Daniel assorbono subito Charles in una conversazione mentre Kimi e Seb mi prendono da parte.
"Non devi dirci nulla?" domanda il tedesco con lo sguardo di chi la sa lunga.
Arrossisco.
"Diciamo che stiamo uscendo insieme" rispondo, rimanendo vaga.
Sebastian mi trascina in un abbraccio tutto contento, sembra che Charles ormai sia il suo figliol prodigo.
Kimi è impassibile come al solito, limitandosi ad un: "Se fa qualche cazzata diccelo, ci pensiamo noi domenica".
Decido poi di salutare Maurizio, impegnato in una discussione molto coinvolgente con Christian Horner e Toto Wolff e le rispettive consorti.
E' meglio se vado da lui da sola, perché se dovesse notarmi con Charles non saprei proprio come spiegare la cosa. In ogni caso il mio team principal sembra molto contento di vedermi.
"Martina, che bello averti qua! Signori, vi presento il nostro piccolo mago della chimica".
Maurizio si pavoneggia del lavoro che sto facendo sulla macchina, facendomi arrossire, e mi sorprendo di vedere Toto e Chris tutti intenti ad ascoltarmi.
Geri non sembra troppo interessata al mondo dei motori mentre Suzie praticamente mi fa offerte di lavoro.
"Non corteggiare troppo la nostra Martina, Suzie!" esclama Sebastian, appena arrivato alle nostre spalle con Kimi e Minttu.
Mi spiego il loro arrivo clandestino solo quando Ice Man mi sussurra all'orecchio: "Ti liberiamo noi, vai dal tuo croissant".
Ah, adoro la mia squadra.
La serata passa nel migliore dei modi, oltre ogni mia aspettativa.
Viene servito cibo buonissimo insieme a tanto champagne e Charles riesce perfino a rubarmi un ballo mentre io gli sorrido estasiata.
"Se avessi saputo che ti avrebbe reso così felice non mi sarei fatto tanti problemi" mi sussurra a mo di scuse mentre volteggiamo per la sala a ritmo di musica.
Automaticamente mi faccio più vicina a lui.
Vorrei dirgli che lo amo, forse l'ha perfino capito, ma per ora ci facciamo bastare questo silenzio. Niente deve rovinare questo momento.


Chemistry | Charles LeclercWhere stories live. Discover now