24. Chromium

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Estate. Finalmente, estate.
Ho pregato mio padre di ignorarmi per le prossime due settimane, qualsiasi questione Ferrari potrà attendere per questo stesso lasso di tempo.
Il nostro aereo è atterrato in Messico due giorni fa ed io, per la prima volta dopo mesi, mi sento in pace con me stessa e col mondo.
Location tropicale, resort a 5 stelle, tante attività da provare, nessun paparazzo nel raggio di chilometri e il mio bellissimo, fantastico fidanzato.
...che ora è impegnato in un'olimpionica partita di calcio-tennis con Pierre.
Io e Caterina, stese sui nostri lettini, li guardiamo sorridendo con gli occhi coperti dalle lenti da sole.
"Che bambini" commenta lei, divertita.
"Non cambieranno mai"
Io e Charles abbiamo pensato che sarebbe stato divertente avere un po' di compagnia i primi giorni, per poi prenderci il resto del tempo solo per noi.
Quando la loro partita improvvisata finisce il mio bel monegasco mi raggiunge sul lettino, lasciandomi un bacio sulla spalla coperta da una delle sue camicie, aperta sul bikini a fiori che indosso.
"Charles! Sei bagnato e pieno di sabbia!" fingo di lamentarmi.
Caterina ha già raggiunto Pierre in acqua.
"Sei tu che sei troppo asciutta, cherie" —accompagna queste parole con un sorrisetto malizioso.
Dopo un attimo mi ritrovo tra le sue braccia come una principessa (o come un sacco di patate, lascio a voi la scelta) e tra urla e risate vengo scaraventata in mare senza troppe cerimonie.
Ho sempre pensato che in qualche modo l'acqua (o come preferisco io, monossido di diidrogeno) sia il mio elemento.
All'apparenza è una molecola semplice ma è alla base della chimica e della vita.
Il nostro corpo è formato maggiormente da acqua così come il nostro pianeta.
Ha tantissime proprietà: è dipolare, è anfotera, è un solvente...
Non manca niente, all'acqua.
Tutto ciò di cui ha bisogno in due semplici elementi: H2O. E se io sono l'idrogeno, allora certamente Charles sarà il mio ossigeno.
Charles che è appena riemerso insieme a me, con la pelle candida cosparsa di goccioline e il sorriso più bello che io abbia mai visto.
Lo bacio in questa distesa d'acqua tropicale, senza preoccuparmi che qualcuno possa vederci. Questa sì che è estate.


***


Resta comunque impossibile che Charles, Pierre ed Esteban riescano a stare lontani dai motori per troppo tempo.
Il primo tentativo di riconciliazione è con un'escursione per la foresta a bordo dei quads.
Io e le ragazze montiamo in sella dietro ai nostri fidanzati ma nonostante la mia stretta sui fianchi di Charles sia ferrea mi sento tutt'altro che al sicuro su questo coso.
"Charles! Oddio! Rallenta!"
Lui ride e fa finta di non avermi sentito.
Guarda poi io a chi vado a chiedere di rallentare.
L'esperienza è comunque irripetibile, immersi come siamo nel verde incontaminato.
Caterina ed Elena sembrano nella mia stessa situazione, tra imprecazioni e schiaffi sulla schiena dei propri ragazzi.
Ci prendiamo la nostra rivincita quando costringiamo gli altri tre a portarci al circuito di kart di Cancun, capitale del divertimento messicano.
"Ragazze io non penso siate molto ferrate per andarci da sole..." mormora Esteban, preoccupato.
"Scusa?! Mi sento particolarmente offesa da questa tua insinuazione" ribatto, piccata.
"Se vuoi te lo costruisco adesso un go-kart" mi dà man forte Caterina.
Il francese alza le mani in segno di resa sotto lo sguardo divertito dei suoi due amici.
La più negata sembra Elena, che però non si perde d'animo.
Prendo posto nel kart e Charles si accovaccia accanto a me, tenendomi il casco.
"Allora il freno è a sinistra e l'acceleratore...-"
Il mio ragazzo s'interrompe quando nota la mia occhiata eloquente.
"Lo so meglio di te com'è fatto questo coso!"
"Non si è mai troppo sicuri, petite"
Alla fine io, Cate ed Ele iniziamo questa sorta di gran premio ristretto mentre i ragazzi ci guardano affacciati alla rete che divide la pit-lane dalla pista.
Anche se la visiera del casco non mi permette di vederli bene in viso, so che ci fissano con gli sguardi più perplessi del mondo. Dopo un po' però iniziano anche a fare il tifo!
In palio ci sono dei cocktails extra alla serata in discoteca di questa notte.
Non per vantarmi, ma era chiaro che a vincere sarebbe stata la sottoscritta.
Scendo dal kart rigorosamente rosso tutta gongolante e Charles mi viene incontro, aiutandomi a togliere il casco.
"Nuova pilota della Ferrari, mi dicono"
Scoppio a ridere, annuendo.
"Se la line up per l'anno prossimo non fosse già completa sarei una seconda guida pazzesca!" esclamo, soddisfatta.
Charles mi rivolge uno sguardo che non riesco a decifrare ma non me ne preoccupo, impegnata come sono a prendere in giro le mie amiche per la sconfitta.
Io e il mio ragazzo ci sediamo sul piccolo podio destinato ai bimbi vincitori delle gare di karting.
Sopra di noi c'è un 1 dorato tutto pieno di brillantini.
Poggio la testa sulla spalla di Charles, con il sorriso sulle labbra.
Mi mancava tanta spensieratezza.
"Marty! Sempre sul podio stai eh!" urla Pierre, facendomi la linguaccia.
"Deformazione professionale!" grido io di rimando, facendo ridere tutti.


Chemistry | Charles LeclercOnde as histórias ganham vida. Descobre agora