|Capitolo 4|

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                                Taehyung

Rimango immobile dietro ad uno dei tanti pini che fronteggia la casa di quella incantevole creatura della notte.
Abita in una piccola casetta marrone, modesta ed elegante. I suoi genitori sono da poco tornati dal lavoro e il padre ha lanciato uno sguardo inquisitore verso la mia direzione.
Per fortuna, con anni di esperienza, sono riuscito a camuffare il mio odore e a nascondermi nel buio.

Appoggio il fianco destro sul tronco umido del albero e resto ad osservare la finestra di quel dolce Omega.
È la prima volta che vedo un Omega così affascinante, la sua bellezza è rara.
Non posso far altro che ringraziare il cielo per avermi portato in quel negozio di fiori di prima mattina, dal momento che di solito ci vado alla sera tardi verso l'orario di chiusura.

Ho sempre preferito vivere di notte, rimanere nell'ombra ed osservare la vita vera degli altri. Posso percepire le loro emozioni, ogni tanto mi fermo a guardare qualche coppia e ascolto anche ciò che si raccontano. So benissimo che si tratta di invasione della privacy, ma non ho mai avuto una relazione, di conseguenza non ho mai provato il sentimento di vero amore. Per questo motivo cerco di immedesimarmi nelle loro relazioni, ma tutto ciò è inutile e doloroso per me.

Mi risveglio dai miei pensieri, quando vedo una figura esile uscire dalla porta con un sacco della spazzatura in mano e noto con piacere che si tratta proprio del ragazzo di quella mattina.
Dio, è stupendo.
Indossa un maglione di lana bianco e dei pantaloni della tuta grigi, il tutto accompagnato con delle vans nere.
Faccio qualche passo avanti, annusando l'aria e mi inebrio del suo flebile profumo di cioccolato. Provo a fare qualche altro passo, ma mi blocco, quando lui si volta di scatto verso di me.

Indietreggio di qualche passo per nascondermi di nuovo dietro all'albero, ma lui illumina i suoi occhi di un azzurro acceso e avanza nella mia direzione.
Ormai sono talmente rapito dalla sua figura e trasportato dalla voglia di conoscerlo, che mi ritrovo a camminare avanti per uscire allo scoperto.

Lo vedo bloccarsi di scatto a qualche metro da me, inspirando profondamente l'aria. Chiude gli occhi come beato, quando una folata di vento ci colpisce in pieno e lui riesce a  percepire di più il mio odore.
Incatena i suoi occhi ai miei e resto sconcertato dalla bellezza del suo viso. È davvero piccolo, le sue guance sono un po' paffute e i suoi occhi sono luminosi come quelli di un cucciolo.

«Ciao, sono Taehyung» mi inchino davanti a lui, senza mai distogliere lo sguardo dalla sua figura. Sono incantato da tale perfezione.

Lui fa qualche altro passo verso di me, per potermi scrutare al meglio. Accenno un sorriso e piego leggermente la testa, sentendo il suo cuore battere forte nella gabbia toracica, nonostante non lo dia a vedere.

Sto ancora aspettando che mi risponda, quando una voce ci interrompe.

«Jungkook! È ora di cena!» si volta un attimo verso la porta di casa, dove in quel momento si trova una donna con un guanto da cucina in mano.

Per fortuna sono nascosto all'ombra dell'albero, così da non essere illuminato dalla luce del lampione.

«Spero di rivederti presto» mi inchino di nuovo e indietreggio, per poi sparire nel buio, ancor prima che lui possa girarsi di nuovo verso di me.

Lo vedo cercarmi con lo sguardo più volte, prima di sbuffare debolmente e tornare in casa sua. È la prima volta che qualcuno mi guarda in quel modo, senza paura o disgusto. Generalmente i licantropi disprezzano i vampiri e si crede sopratutto che vampiri e licantropi non possano andare d'accordo, quando in realtà è tutto il contrario.
Nel mio branco ci sono sia licantropi sia vampiri, eppure abbiamo un legame unico, indistruttibile. Ognuno di noi darebbe la vita per l'altro, senza pensarci due volte.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now