Capitolo bonus♡

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Yoonmin

                             Yoonmin

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(Il giorno dopo l'epilogo)

Se positivo, due lineette. Posso farcela.

Pensò Jimin, rigirandosi tra le dita il lungo oggetto bianco con il labbro stretto dai denti. Aprì il suo cassetto vicino al lavandino, per infilarci l'oggetto e lasciarlo lì nei successivi minuti di attesa.

Si guardò allo specchio con aria stanca e prese un respiro profondo, prima di aprire la porta del bagno e raggiungere il salotto del loro appartamento.

«Amore, vuoi qualcosa da mangiare?» gridò Yoongi dalla cucina, risvegliando così la felicità dell'Omega.

«N-no grazie» balbettò Jimin, sopraffatto da ciò che nascondeva. Non lo considerava un segreto grave, tuttavia conosceva il maggiore talmente bene da sapere quanto odiasse le bugie.

«Va bene, potresti chiudere la finestra in salotto? Penso che a breve inizierà a piovere» chiese Yoongi, dopo aver bevuto un intero bicchiere d'acqua fresca. Osservò il cielo e gioì internamente alla vista delle nuvole grigie, immaginandosi già il resto della giornata passata in casa con il suo amato.

«Sì» Jimin camminò lentamente verso la vetrata, salvò subito le piantine sul davanzale e successivamente richiuse la finestra.

«Oggi fa freschino» lo raggiunse velocemente Yoongi, approfittando della posizione per abbracciarlo e baciargli più volte il marchio sul collo.
«Ei, stai bene?» lo costrinse a voltarsi per guardarlo negli occhi, nonostante quest'ultimo cercasse di evitare ogni confronto diretto.

«Sì, perché?» finse Jimin, alzando di poco le spalle.

«Non lo so, ti sento strano e preoccupato» l'Alpha lo accarezzò sul viso e gli sfiorò il marchio, provando ad ottenere almeno uno sguardo da parte sua.

«Sto benissimo, non so perché lo pensi-» Jimin iniziò a indietreggiare, finché non colpì un comodino del salotto, rompendo così la lampada che vi era appoggiata sopra.
Sussultò per lo spavento, successivamente le sue mani iniziarono a tremare e un senso di panico lo colse in pieno.

«Che disastro» sussurrò, gettandosi sulle proprie ginocchia per raccogliere tutti i pezzettini di vetro a mani nude.

«Jimin ti fai male, lo raccolgo io» provò a fermarlo Yoongi, ma l'Omega non si spostò dalla sua posizione neanche di un millimetro.

«N-no, guarda cosa ho combinato» alcune lacrime scesero dalle sue guance, provocando una reazione immediata nell'Alpha che gli afferrò i polsi, per impedirgli di farsi ancora più male.

«Calmati, non è successo niente» lo costrinse ad alzarsi da terra, per poi girarlo verso di sé.

«Vieni qui» lo strinse al suo petto, dove il minore si sfogò e consumò un pianto colpevole e straziante.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now