|Capitolo 39|

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                                  Jimin

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                                  Jimin

Il giorno dopo...

«Amore non piangere, non è colpa tua» Yoongi mi accarezza lentamente la testa, facendo aderire la mia schiena al suo petto. Ormai è la decima volta che piango in questi due giorni per l'accaduto, ma lui non si è allontanato neanche un secondo da me e ha continuato imperterrito ad abbracciarmi.

«S-Seojun d-doveva colpire m-me» singhiozzo con forza, nascondendo il viso contro il cuscino morbido che profuma di Yoongi.

«Cucciolo ti prego basta, mi si spezza il cuore» sussurra Yoongi, lasciando tanti piccoli baci sul mio profilo.

«Dovevo morire io al suo posto» la sua stretta aumenta, finché non mi costringe a voltarmi verso di lui.

«Non dirlo neanche per scherzo, nessuno doveva farsi male» affondo il viso nel suo petto e afferro la sua maglietta tra le dita, nel punto del petto in cui ci sono i pezzi di puzzle.

«Perché non vai a parlare con loro?» continua, passando delicatamente la mano tra le ciocche dei miei capelli.

«N-non me la sento»

«Jimin, Jungkook si è svegliato. Si sta abituando a questa novità, noi dobbiamo stargli accanto»

«Come posso guardarli senza sentirmi morire? Se avesse colpito me, lui ora starebbe benissimo» sussurro con le lacrime già pronte per uscire di nuovo e un grosso nodo in gola.

«Guardami» mi solleva il viso da sotto il mento con due dita, per poi appoggiare le mani sulle mie guance.

«Non provare mai più a dire cose del genere, chiaro? L'unico a cui augurerei qualcosa di tremendamente doloroso è Seojun. Tu non hai colpe e neanche Jungkook. Perciò adesso vai di lá, in camera loro, e parli con Jungkook» ascolto attentamente ogni parola, prima di abbassare gli occhi e afferrare le mani del mio ragazzo.

«Vieni con me?» chiedo con sguardo da cucciolo, portandolo a ridacchiare leggermente.

«Va bene» risponde, prima di alzarsi dal letto e aiutarmi a fare lo stesso.
Mi sistemo velocemente i vestiti stroppiciati e Yoongi mi fronteggia, per afferrarmi il volto con le mani e baciarmi lentamente sulle labbra.

Afferro la sua mano e insieme usciamo dalla nostra camera. Ci ritroviamo di fronte a quella di Taehyung, mi faccio coraggio e batto qualche colpo alla porta.

«Ciao ragazzi» apro un po', senza entrare del tutto per assicurarmi che la situazione sia sicura.

«Ciao Hyungs!» esclama Jungkook, saltellando leggermente sul materasso, senza allontanarsi dalle braccia di Taehyung che lo circondano da dietro.

«Ciao Kook, stai bene?» domando con sguardo basso, sentendo la presa di Yoongi farsi più forte.

«Mai stato meglio» i suoi occhi sembrano luccicanti e ha un sorriso raggiante sul volto.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now