|Capitolo 32|

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Sorpresaa, buona lettura

                                  Jimin

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Jimin

La mattina seguente...

«Jimin vuoi fare una piccola pausa?» Jin entra in camera e si avvicina a me, appoggia le mani sulle mie spalle e me le massaggia debolmente.

«Non vorrei che stesse male...» chiudo gli occhi per la sensazione di sollievo che mi dona, quando sposta le dita sul punto più doloroso e lo massaggia circolarmente.

«Tranquillo, puoi fare una pausa di cinque minuti. Rimango io con lui, vai a mangiare qualcosa»

«Ti ringrazio, torno subito» lo ringrazio con un cenno del capo e mi alzo per raggiungere la porta.

Nel tragitto verso la cucina mi sgranchisco le braccia e la schiena, come meglio riesco, e lancio qualche occhiata veloce alle camere degli altri.

«Ciao Namjoon» lo saluto, una volta entrato in cucina, e mi avvicino al frigorifero per scegliere cosa mangiare.

«Buongiorno, come sta Yoongi?» sorride Namjoon, spostando la sua attenzione dal portatile a me. Sembra ancora affaticato dal combattimento di ieri, ma nonostante ciò si concentra sul lavoro intensamente.

«Sembra stabile, ma non si sveglia» mi verso un po' di succo in un bicchiere ed inizio a cercare qualche biscotto tra i vari scaffali.

«È forte, ci riuscirà» mi rassicura, prima di bere un sorso di caffè dalla tazza blu che tiene in mano. Le sue parole mi rimbombano in mente, dando vita ad una serie di dubbi e incertezze alquanto fastidiose.

«Non vorrei dover affrontare la sua morte...di nuovo» sussurro con sguardo basso, lasciando perdere il pacco di biscotti appena trovato.

«Non ci pensare, va bene? Lui è in quella camera, si sveglierà e sarà pronto per abbracciarti e passare ogni secondo del suo tempo con te» mi indica scherzosamente, portandomi a sorridere e annuire per il suo discorso.

Successivamente torna a smanettare sul computer, mentre io assaggio i biscotti concentrato sui miei pensieri.

«Sei contento?» azzardo a chiedere, attirando il suo sguardo abbastanza stranito.
«Voglio dire, sei contento per come sono andate le cose?» spiego immediatamente, prima di pulirmi le mani dalle briciole.

«Avrei preferito evitare un combattimento, ma dopo ciò che è successo nelle ultime settimane, mi sento finalmente libero di respirare» si passa una mano tra i capelli e sospira contento, forse quasi rilassato.

«Ora dobbiamo solo aspettare» conclude semplicemente. Annuisco alle sue parole e afferro il bicchiere di succo per berne un altro sorso.

«Hai ragione-» provo a dire, ma i passi veloci di Seokjin e la sua entrata scomposta in cucina mi interrompono.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now