|Capitolo 31|

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                                Seokjin

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                                Seokjin

«Seokjin apri la porta, siamo qui fuori!» interrompo le mie azioni alle parole di Namjoon al cellulare, per correre verso l'entrata del negozio.

Arrivo davanti alla porta di vetro e vedo i ragazzi, più i genitori di Jungkook, bagnati dalle prime gocce di pioggia.

«Entrate, svelti!» ordino, dopo aver aperto in fretta la porta. Appena sono tutti dentro, la chiudo a chiave e mi assicuro di spegnere ogni luce.

«Non è possibile» sussurra sconvolto Jimin, probabilmente riconosce l'odore di Yoongi nell'aria. Non faccio in tempo ad avvertirlo, che lui corre verso le scale ed entra nell'appartamento ad una velocità sovrumana, seguito a ruota da noi altri.

I genitori di Jungkook vengono accolti dalla madre di Minso, la quale li trasporta verso la camera dove riposa il figlio. Purtroppo decidono di chiudersi lì dentro, senza permetterci di entrare.
Nel frattempo noi raggiungiamo in fretta la camera da letto di Yoongi, ma Jimin si congela sullo stipite della porta.

«Yoongi» sussurra con voce spezzata dal pianto, prima di portarsi le mani tremanti al petto per contenere la gioia e la sofferenza di vederlo in questo stato.

Mi volto verso gli altri ragazzi, tutti hanno la stessa espressione commossa sul volto e Namjoon sposta le mani sul viso per coprirsi le lacrime.
Poco dopo Jimin si avvicina a passi lenti verso il corpo di Yoongi, il quale respira regolarmente nonostante il battito sia ancora debole.

«Cosa ti hanno fatto?» chiede in un sussurro, accarezzando con amore i capelli scuri dell'Alpha intrisi di sangue secco.
Sposta le dita delicatamente verso la sua mano, prima di afferrarla e stringersela al petto.

Mi avvicino alla porta e, come gli altri, decido di lasciare un po' di privacy a Jimin per metabolizzare la notizia.
Camminiamo fino al salotto, dove la madre di Minso prepara velocemente alcune erbe.

«Mamma come stanno?» domanda Minso, torturandosi il labbro spaccato.

«Ho dato ad entrambi una medicina a base di erbe naturali per eliminare il veleno dal loro corpo, ma sarà un processo lento di guarigione. Dipende tutto da loro» spiega lei, dopo aver riposto alcune fiale contenenti un liquido scuro sul tavolo.

Il nostro discorso viene interrotto dai genitori di Jungkook che arrivano di corsa dalla camera dove si trovava il figlio, con il suo corpo esile tra le braccia.

«Piccolo» sussurra Taehyung, avvicinandosi a lui, grato di poter vedere finalmente l'Omega. 
Mi avvicino anche io con il cuore in gola, piangendo alcune lacrime silenziose per la paura di perderlo.

«Noi portiamo Jungkook a casa» afferma il padre, stringendo meglio il corpo del ragazzo tra le braccia. Il volto di Taehyung tramuta immediatamente in un'espressione confusa e spaventata all'idea di allontanarsi di nuovo dal ragazzo.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now