|Capitolo 30|

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Attenzione! In questo capitolo sono presenti scene di violenza, perciò se non vi piace il genere, vi prego di saltarlo. Inoltre l'ho  scritto in terza persona al passato per descriverlo al meglio.
Quando vedere questi trattini "~~~" vuol dire che c'è un cambio di scena, ma il tempo degli avvenimenti è sempre lo stesso.
Buona lettura

La sera seguente

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La sera seguente...

«Devi inserirlo così, non è difficile!» gridò Jiwon verso uno dei cacciatori più giovani, intento a caricare una balestra.

«Così?» chiese con sguardo innocuo, mentre osservava stranito l'oggetto tra le mani.

«Perché sei così stupido?! Devi solo caricarlo-» sbraitò l'uomo con forza, avvicinandosi al ragazzo per strappargli dalle mani la balestra.

«Capo abbiamo un problema!» venne interrotto da un altro ragazzo, che entrò velocemente nella stanza e attirò l'attenzione di tutti su di sé.

«Perché non mi lasciate un momento di pace?! Tu resta qui e continua a provare!» Jiwon indicò il ragazzo con l'indice, prima di seguire l'altro cacciatore e uscire dalla struttura.

«Che succede?» domandò una volta fuori, guardandosi intorno con sospetto.

«Una famiglia» affermò il cacciatore,  confondendo il capo ancora di più.

«Cosa?» chiese più a se stesso che ai cacciatori attorno, prima di vedere la figura di una donna elegante camminare verso di lui, stringendo al ventre la propria borsetta.

«Scusate per l'interruzione, stiamo cercando un posto per parcheggiare. Possiamo fermarci vicino all'Audi con i vetri rotti?» il volto di Jiwon tramutò in una maschera di rabbia al sentire nominare la propria auto.

«Come l'Audi con i vetri rotti?!» gridò, avvicinandosi alla signora a passo svelto.

«È parcheggiata proprio qua davanti, però se per voi è un problema, ci sposteremo» gli spiegò la signora, per camminare poi verso i veicoli, seguita dal cacciatore furente.

«Chi ha distrutto la mia Audi?!» gridò lui, correndo verso la macchina con i vetri rotti e le portiere ammaccate. Iniziò a muoversi velocemente intorno ad essa, toccandola disperatamente come se la stesse accarezzando.

~~~

«Che cretino» sbuffò Taehyung davanti a quella scena, nascosto tra gli alberi dietro alla struttura insieme a Hoseok.

«Ora tocca a loro» sussurrò l'altro, spostando l'attenzione sui cacciatori davanti all'entrata principale. I due ragazzi si guardarono, poi Taehyung lanciò un sasso verso il lato opposto al loro per ingannarli.

«Ei, hai sentito?» si voltò una delle guardie, per poi avanzare di qualche passo verso il buio del bosco.

«Proveniva da lì?» indicò l'altro, stringendosi l'arma al petto.

𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭𝐞𝐝 - 𝐎𝐦𝐞𝐠𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞Where stories live. Discover now