Cinque

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Credo che oggi è stata une delle giornate più peggiori in tutta la mia miserabile vita.

Ieri ho dormito per tutto il giorni e sta mattina mi sono svegliata con la testa pesante e dolorante. Mal di stomaco e ho vomitato pure l'anima.

Le gambe sembrano gelatina, non riesco a stare in piedi a lungo.
Per non parlare del mio viso, un po ho la pelle pallida di mio, un po anche per il malessere, sembro un cadavere che cammina.
I capelli disordinati gli ho legati in una coda super disordinata.
Per coprire gli occhi gonfi per il pianto non ho fatto niente.

Volevo spaventare un po' la gente.

-Maisy, nel mio ufficio. -la responsabile mi chiama con quella sue voce da donna elegante. Va nel suo ufficio camminando con una certa eleganza.

Busso alla porta e subito ricevo un 'Entra'. Apro la porta marrone e entro nel suo ufficio illuminato da una luce che entra dalla finestra. Lei seduta in una sedia girevole color oro dietro ad una scrivania rossa. Due poltrone nere davanti alla scrivania, in una delle quali mi siedo.

-Voleva parlarmi? - metto le mani in grembo, tengo la testa bassa, ma i miei occhi sono attaccati nei suoi.
-Si. -assottiglia gli occhi e mi scruta attentamente. -Hai festeggiato ieri sera? -appoggia gli avambracci sulla scrivania piena di scartoffie sistemate.
-No, perché me lo chiede? -non fare la finta tonta Maisy, anche tu lo sai che oggi eri nelle peggiori delle condizioni. -Maisy, oggi ti ho vista stanca e non hai una bella cera. -la sua voce assume un tono preoccupato.
-È che ieri sera... Beh... Non mi sentivo bene. -cerco di formulare una frase con un senso logico, ma tra il balbettare e una bugia non ho potuto dire nient'altro.
-Con me puoi parlare, sai?! -alzo la testa e la guardo negli occhi di color verde militare. Sospira gonfiando il petto, prende una biro che era sopra la scrivania e comincia a muoverla distrattamente nelle mani. -Ho avuto una figlia, bellissima. Aveva i capelli lunghi biondi come i tuoi, due occhioni che ogni volta che mi guardava mi faceva ridere. Sembrava il gatto di Shrek. Aveva una statura bassa e magra come la tua. Quando ti vedo di schiena mi viene in mente lei. -lascia un sospiro e alza gli occhi dalla scrivania rossa per guardare i miei occhi.
-È morta! -perdo un battito. La sua voce esce spezzata, sembra stanca.
Non chiedo come e successo non voglio farla sentire male.
-Era in macchina con il sui ragazzo, stavano tornando da una festa... Incidente stradale. Sono morti insieme... -ho sentito come se voleva piangere, ma è stato per una frazione di secondi.
-Quando ti dico che con me puoi parlare, non è solo per te, ma anche per me... -chiude il suo monologo guardandomi negli occhi.

Prendo un respiro profondo guardando le mie unghia. -Come lei già sa io ho un cuore spezzato, che sto cercando ti aggiustare. Sto raccogliendo tutti i pezzi sanguinanti, ma non riesco a trovare la colla giusta per attaccarli. -metto una ciocca dietro l'orecchio e passo la punta della lingua sulle labbra secche.

-Ieri pomeriggio mi sono venuti in mente cose del mio passato, cose che ogni giorno mi fanno stare male. A dire il vero queste cose non riesco a toglierle dalla testa, ma ieri sono stata preda delle emozioni. Mi sono lasciata andare, ho lasciato sfuggire le mie cattive emozioni. Questa cosa mi fa stare male, perché mi sembra che sto facendo felice quelli che mi hanno fatto soffrire. -mi fermo per calamari e per prendere un respiro.

-Tu li stai facendo felici... Anche se cerci di nascondere la sofferenza, tu stai impedendo a te stessa di essere felice, ed è questo il momento dove hanno aggiunto il termine del loro "piano". -mi guarda negli occhi comprensiva. -Cerca di parlare di più con la gente, legare, cerca l'amore, ma anche se soffrirai di nuovo, almeno puoi dire di aver provato. Questa è l'essenza della vita. -lascia la biro con la quale stava giocando e si appoggia sulla schienale della sedia. -Vai a prendere un tè, rilassati, e poi vai a casa. -mi sorride dolcemente.
-Grazie! -un piccolo sorriso si allarga sulle mie labbra. Esco dal suo ufficio in silenzio.

ESCAPEWhere stories live. Discover now