Ventinove

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Maisy

Guardo attentamente la valigia cercando ti capire se ho messo tutto bel suo interno.
Esco dalla mia stanza in ricerca di qualcosa che forse ho dimenticato in giro per casa.

Ho raccolto tutti i miei libri dalla biblioteca, in cucina non ho preso nulla di ciò che ho comprato.
Quindi ho lasciato tutto qui, piatti e le altre cose da cucina così come anche gli attrezzi delle pulizie.
Ci siamo messe d'accordo con la proprietaria che mi avrebbe dato i soldi indietro se avessi lasciato le cose lì.

In bagno ho preso tutto quello che era mio e mi metto a fissare la piccola tenda bianca con i piccoli girasoli.
Mi sono sempre piaciute queste tende, erano così semplici e belle.

Ho raccolto tutti i miei vestiti da tutti gli angoli della casa, così come le piccole cornici sparse per i mobili di casa.

Inizio a pulire casa di nuovo per non lasciarla sporca e piena di polvere, anche se con il passare del tempo la polvere si creerà di nuovo. Fin che non arriverà un altra persona a prenderla in affitto.

Lavo le lenzuola, così come le tende, e le coperte.
I piccoli tappetini del bagno.

Vado in cucina dove inizio a sistemare il tavolo, i mobili.
Alcune cose che ho comprato al supermercato per non buttarle gliele darò alla Mariza.
Lei ha detto che non si offende, anzi le fa piacere la mia gentilezza.

Tiro fuori le cose dalla lavatrice e le metto fuori per asciugarsi e poi metterle ai loro posti.
Mi piace pulire per bene la casa, e sentire quel profumo di pulito.

Un giramento di testa mi viene all'improvviso e mi tengo salda sul bordo del lavandino bianco del bagno.
Metto una mano alle tempie e chiudo gli occhi per un istante.
Stringo i denti quando sento la testa pulsare, e la presa sul bordo del lavandino diventa più ferrea per tenere il corpo in equilibrio.

Apro gli occhi e vedo nero, fin che la vista non si migliora poco a poco.
Passare notti in bianco mi ha sempre fatto male, sopratutto quand'è accompagnata da lacrime calde e disperate.
Guardo il mio riflesso allo specchio per la prima volta oggi, e il motivo per cui non volevo farlo mi si para davanti.
Due occhi gonfi come una rana, il colore marrone spento e molto più scuro.
Le occhiaie scure accompagnate da un viso pallido e labbra secche e disidratate.

Credo di essere tornata indietro nel tempo...
In quei tempi dove non capivo il motivo della mia esistenza, perché vivevo in mezzo alla sofferenza e alla disperazione...
Però si sa quando ci passi sopra a qualcosa che ti ha fatto male per tempo, arriva una altra botta più forte che ti fa cadere e sbattere forte la testa fino a farti svenire...

Vedo i miei occhi dal riflesso dello specchio che diventano lucidi e iniziano ad arrossirsi e il labbro trema insieme al mento.
Vedo una lacrima scendere dall'occhio sinistro e subito dopo seguita dall'altra dall'occhio destro.
Le vedo scendere lungo la guancia fino al mento per poi cadere e bagnare il dorso della mia mano.
Altre lacrime che si seguono scendono in fila e cadono sulle mia mani.

Perché sto piangendo?!
Qual'è il motivo di queste lacrime che scendono?!
Una spiegazione di questa mia tristezza e disperazione?!

Ho la risposta...
La colpa è solo mia, sapevo che non dovevo legare con nessuno.
Sapevo che non dovevo creare amicizie che sicuramente avrei lasciato alle spalle per andarmene via.

La colpa è solo mia di aver legato con Jason, ti aver creato con lui un amicizia troppo bella e sincera.
La colpa è mia di essermi lasciata prendere dalle emozioni ed essermi affezionata ad un ragazzo così tenero e dolce, con i suoi occhi azzurri e l'apparecchio ai denti.
Alla fine non abbiamo fatto quel giro in moto, che così tanto voleva.

ESCAPEWhere stories live. Discover now