Epilogo

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Dorofey

Con la macchina in mano cerco di rasare i capelli castani di Danjiel.
Non è la prima volta che taglio i suoi capelli però comunque mi serve concentrazione, ma le urla di Maisy provenienti dall'altra parte del bagno, vicino alla vasca non mi aiutano.
-Papà. -mi ammonisce Danjiel quando inizio a toccare un po' le punte del suo ciuffo.
-Okay... Okay non tocco il ciuffo. -alzo le mani in segno di resa e catturo dallo specchio i suoi occhi verdi, come i miei.

-Dimitri stai dentro quella vasca. -io e Danjiel ci diamo un occhiata veloce allo specchio e ridiamo contemporaneamente.
-Dio dammi pazienza. Nikolaj anche tu, non saltare che cadi. -ancora la voce alta di Maisy che urla forte ci spacca i tampani.
Rido e finisco i capelli di mio figlio, il più grande.
-Diamo una mano alla mamma va. -si alza dalla sedia girevole di plastica e pulisce la maglietta piena di capelli corti.

Maisy con i lunghi capelli legati in una coda alta, un vestito bianco di lino addosso con le spalline sottili che mette in risalito il suo pancione.
Ha un espressione di sofferenza dipinta sul viso e posa i suoi occhi nei miei supplicandomi di aiutarla.
-Bambini, ah però. Perché fate arrabbiare la mamma? -chiedo ai due gemelli che ora sono dentro l'acqua della vasca e schizzano l'acqua fuori.
-Su ora lavatevi bene e subito fuori, niente giochi se no niente pomeriggio di partita a calcio in famiglia. -smettono subito di schizzare l'acqua e ridere e subito prendono lo shampoo per lavarsi il corpo.
-Vado a prendere i vestiti. -nostro figlio esce dal bagno per andare a prendere i vestiti per i suoi fratelli, così guardo mia moglie che aiuta i gemelli a lavarsi.
Prendo il doccino e sciacquo i loro corpi minuti e magri.

I loro capelli biondi sono più scuri perché sono bagnati mi guardano con i loro occhioni marroni come quelli della madre, come per capire se andiamo o no fuori e giocare a calcio.
Sorrido davanti alle loro facce, e subito le loro labbra si aprono per farmi un sorriso smagliante, con quei dentini bianchi e dritti.
Hanno solo cinque anni, ma sono veramente pericolosi. Fanno impazzire Maisy con la loro vivacità e la voglia di distruggere tutto.

...

-Papà corri. -Dimitri urla forte e con i fiatone ricorre la palla per andare a dare punto nella porta avversaria.
Jonathan da finta di non riuscire a catturare la palla e lo lascia fare punto e il piccolo inizia sa saltare felice sul prato verde del giardino.
Nikolaj li salta addosso felice e entrambi cadono sull'erba.
-Abbiamo vinto. Siamo forti. -urlano e vengono contro di me correndo per farsi prendere in braccio.

Jonathan insieme a Christopher e Danjiel si avvicinano alla panchina di legno dov'è seduta Masiy, che in un quaderno tiene i punti che ha fatto ogni squadra.
Christopher si porta una mano nei ricci biondi e guarda il quaderno bevendo l'acqua dalla bottiglietta di plastica dove poi inizia a bere anche Jonathan.
Danjiel si sdraia sul prato con il fiatone e i due gemelli più piccoli li saltano addosso.
Danjiel ha quindici anni ed è diventato un vero uomo, alto, e spesso andiamo in palestra insieme.
È molto protettivo nei confronti dei suoi fratelli, soprattutto con Dimitri e Nikolaj che sono i più piccoli.

Jonathan e Christopher hanno tredici anni, sono calmi e non fanno mai casini, son da piccoli erano tranquilli.
Se li lasciavo a guardare i cartoni animati davanti alla tv non si muovevano di lì senza motivo valido, cioè per andare in bagno.
Loro hanno preso da me i ricci e il colore biondo dalla loro madre, sono, gemelli identici anche loro, come Dimitri e Nikolaj.
L'unica cosa che hanno diversa sono gli occhi, Christopher ha gli occhi verde menta come me e Danjiel invece gli occhi di Jonathan sono più tendenti all'azzurro.

Mi siedo sulla panchina di legno vicino a Maisy che conta i punti di tutta la settimana e sorrido quando mostra il risultato.
-Sono quindici a dodici per la squadra di Dimitri, Nikolaj e papà. -ride quando vede i due gemelli urlare fino a mostrare la vena del collo.

Metto una mano sul suo pancione di sei mesi e lo accarezzo da sopra la stoffa sottile.
Sorride e mette la mano sopra la mia con delicatezza.
È bellissima, con il suo sorriso dolce, i capelli biondi lunghi e gli occhi marroni e caldi.
Anche se ha partorito cinque figli e ne aspetta uno sesto è comunque meravigliosa.
Le sue curve sono perfette, lei è perfetta.
È la madre dei miei figli, mia moglie, la padrona di casa, l'unica che ha in mano il mio cuore.
Dimitri e Nikolaj si avvicinano per mettere le loro manine sopra il pancione e lo guardano meravigliati.
-Come sta nostro fratellino? -chiede Nikolaj accarezzando la pancia con la mano sporca di terra.
-Sta bene, e mi dice dice di mandarvi un grande bacio. -loro sorridono.
-Manda un bacio anche per noi. -si avvicinano per baciare la pancia della mamma.

Poso gli occhi su Danjiel che guarda i suoi fratelli con dolcezza, Jonathan sta facendo una treccia ai capelli lunghissimi di Maisy e Christopher le fa massaggio alle gambe.
Tutti i nostri figli hanno un rapporto bellissimo con lei, la amano e quando vedo queste scene il cuore mi si riempie di gioia.

Maisy è una donna meravigliosa.
Non ha mai smesso di scrivere, infatti ha pubblicato altri sette libri e tanti lettori sono i suoi fan.
Mi piace quando la vedo intenta a scrivere nuovi capitoli sul pc, con le gambe stese sul letto e la gli occhi puntati sullo schermo.
Ogni sera, ormai è un rito che lei racconti una storia.
Ci mettiamo tutti in salotto, ci sediamo a terra o sul divano attorno a lei e ci racconta storie meravigliose.
È bravissima.
È anche forte...

Siamo sei uomini in casa e lei l'unica donna, e ora sta aspettando un altro ometto che arriverà in questo mondo tra qualche mese.

-Cosa mangiamo a cena? -è Danjiel a scuotermi dal mio stato di trance, così guardo subito Maisy.
-Ah non guardare me. Sono incinta. -alza le spalle e i ragazzi ridono.
-Vi va bene la pizza, non ho voglia di cucinare! -tutti annuiscono e mi danno il gusto della pizza.
Gli unici che non mangiano la carne a casa sono Maisy, Jonathan e Christopher, sono vegetariani.

-Andiamo dentro così intanto che arrivino le pizze si diamo una pulita e prepariamo il tavolo. -andiamo tutti dentro casa, perché orami fuori è già buio e sono le dieci di sera.
È così che passiamo i pomeriggi, giochiamo a calcio fuori in giardino fino a tardi.
-Dobbiamo dare una regolata, non possono dormire sempre a mezzanotte. -Maisy cammina accanto a me lentamente per via del peso e guarda fissa i nostri figli che entrano in casa togliendo le scarpe sporche fuori.
-È estate dai, li lasciamo divertire cosi, cresceranno e vorranno passare le serate in discoteca godiamo questo momento. -mi guarda con quella riga in mezzo alla fronte, lo fa sempre quando è contraria a qualcosa.
-I miei uomini non passeranno le serate in discoteca. -afferma decisa e mi abbraccia i fianchi.
-Eccome se passeranno le serate in discoteca e ti porteranno a casa ragazze. Diventeranno dei veri Don Giovanni, come loro padre. -mi da uno schiaffo sul petto e alza gli occhi al cielo.
-Si come no. -dice mettendo il muso, e staccando le braccia dai miei fianchi.
-Dai vieni qui. -la prendo per i fianchi mettendomi dietro la sua schiena baciando il collo con piccoli baci umidi.
-Ma dai che lo sai che tu hai il mio cuore. -

ESCAPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora