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Richie rimase sdraiato sul letto, cercando di lasciare che la sua mente dimenticasse tutto quello che era successo, quando qualcuno bussò alla sua porta.

"Vattene, sono nudo" urlò Richie. Non voleva davvero parlare con nessuno, e sicuramente non voleva che nessuno lo vedesse piangere.

"Sono Eddie" disse una voce attraverso la porta.

"Vuoi vedermi nudo, Eds?" Lo prese in giro Richie, cercando di mantenere la voce uniforme. L'ultima cosa che voleva era che Eddie sapesse che stava piangendo.

"Beep beep, Richie. Sappiamo entrambi che stai solo cercando di farmi andare via" la voce di Eddie arrivò ovattata all'orecchio di Richie, a causa della porta che gli divideva.

Si alzò dal letto e si asciugò gli occhi prima di aprire la porta. "Che cosa è successo al 'non dobbiamo più vederci'? Pensavo che quello che è successo fosse un errore e che sono una distrazione"

Eddie scosse la testa, guardando Richie tristemente. "Mi dispiace di averlo detto. Bev mi ha fatto ragionare. Immagino di avere paura, ma voglio dire, guarda i genitori di Bill. Dirigono questo posto, si sono sposati e hanno due figli!" 

"Wow Eds, non vai un po' troppo in fretta se parli già di matrimonio, no?" Disse Richie con un debole sorriso. 

Eddie roteò gli occhi. "Non è quello che intendevo."

"Cosa intendevi allora?" 

"Sto dicendo che mi piaci e se me lo permetterai, vorrei essere tuo..." 

Richie sorrise brillantemente e prese Eddie per mano, tirandolo per abbracciarlo forte. "Penso che funzionerà, Spaghetti" sussurrò, prima di ridacchiare. 

Eddie si allontanò da lui, lanciandogli uno sguardo giocoso. "Hai appena rovinato il momento!" 

"Aw, Eds, sono sicuro al cento per cento di averlo appena migliorato!" Disse Richie, affrontando sul suo letto, sorridendogli."A cosa pensi?" 

"Penso che ti stia dimenticando che sono molto più forte di te" Disse Eddie tirandosi su e sedendosi sullo stomaco di Richie, con un largo sorriso sul suo viso.

"Sembri piuttosto gentile per essere un membro di un'organizzazione illegale."

"L'apparenza inganna."

"Forse, ma sei un libro aperto." disse Richie, mettendosi a sedere in modo che Eddie fosse sul suo grembo, ma senza torreggiare su di lui. "Sei abbastanza facile da leggere. Sapevo che prima o poi sarebbe successo."

"Davvero?" Chiese Eddie, lanciando un'occhiata tra gli occhi di Richie e le sue labbra.

"Dai, Eds. Come potevi stare lontano da tutto questo?" Chiese Richie facendo l'occhiolino.

"Ancora una volta, stai rovinando il momento."

"Ancora una volta, l'ho migliorato al cento per cento" disse Richie, imitando il tono di Eddie.

Rimasero in silenzio per un po', fissandosi prima di sporgersi e cogliendo l'altro in un bacio profondo e appassionato. Richie sorrise, facendo sorridere anche Eddie.

Richie si appoggiò allo schienale, lasciando che Eddie si sdraiasse su di lui mentre continuavano a baciarsi, rendendosi conto di quanto avessero bisogno l'uno dell'altro.

"Perché sono così affezionato a te? Ti conosco da due giorni" sussurrò Eddie quando si separarono.

"Non lo so, ma lo sento anche io" rispose Richie, tirando giù Eddie per baciarlo di nuovo.

Continuarono a baciarsi, sentendosi entrambi contenti e felici con se stessi per aver finalmente fatto i conti con i propri sentimenti. Fino all'apertura della porta.

Eddie si alzò immediatamente e si voltò per vedere Stan e Bill in piedi sulla soglia, con in mano una vaschetta di gelato.

"Uh, cosa sta succedendo qui?" Chiese Stan, indicando Eddie e Richie mentre entrambi arrossirono.

"Non sapete bussare?" Scattò Eddie.

"Abbiamo pensato che Richie sarebbe stato troppo depresso per aprire la porta, quindi siamo entrati!"

"Ma che ci fate qui?" Chiese Richie, guardando Bill e Stan. "Sono sempre pronto per un buon rapporto a tre, ma non mi aspettavo voi due."

"St-sta zitto R-Richie" disse Bill arrossendo."Siamo venuti a vedere come stavi, perché Eddie è uno stronzo, e...il gelato ripara tutto!" Esclamò Stan, sollevando la vaschetta.

"M-ma ora che abbiamo v-visto che stai bene, an-andremo a m-mangiarlo da soli."

Richie ed Eddie si guardarono l'un l'altro prima che il corvino si sdraiasse drammaticamente sul letto. "Oh no, sono così depresso..." disse, facendo l'occhiolino a Eddie che cercava di non ridere. 

"Dai, andiamo a fare una serata cinema o qualcosa del genere" disse Eddie alzandosi. 

"Qui? Pensavo che lavoraste o spezzaste il cuore della gente tutto il tempo" disse Richie, alzandosi e posizionandosi a ridosso di Eddie, abbracciandolo da dietro e avvolgendogli le braccia intorno alla sua vita. Eddie gli lanciò un'occhiataccia, che Richie non riuscì a vedere. 

"Si m-ma Ben ed io f-facciamo gli insegnanti, quindi dobbiamo usare i computer extra p-per i film. Ai m-miei genitori n-non interessa, fintanto che n-non facciamo r-rumore".

Stan annuì d'accordo."Andremo a prendere gli spuntini se voi andate a prendere gli altri. Celebreremo un nuovo membro e così Eddie non sembrerà un cagna in calore!"  esclamò, schivando il cuscino che Eddie gli lanciò. 

"Sembra un buon piano, Stanley" disse Richie, sollevando Eddie e tenendolo in stile nuziale mentre Stan e Bill alzarono gli occhi al cielo, e uscirono lasciando la stanza.

"Mettimi giù, Richie!" Disse Eddie, tremando nervosamente. 

"Spaventato?" 

"Sì!"

"Per tua informazione oggi ho scalato tre barre. Sono un fottuto campione" disse mettendo giù Eddie. 

"Richie, ci sono dodici barre." 

"E io ne ho scalate tre!" Eddie annuì e gli prese la mano, camminando lungo il corridoio verso la stanza di Mike. 

"Va bene, non c'è bisogno di vantarsene." 

"Quanto tempo hai impiegato per imparare a scalarle tutte e dodici?" Chiese Richie mentre Eddie bussava alla porta. 

Eddie gli diede una pacca sulla spalla con un sorriso comprensivo."Due ore."

breathe reddie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora