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Le maschere degli aggressori furono rimosse, le loro finte pistole e la loro fionda furono portate via. Seduta a terra c'era una ragazza con lunghi capelli rossi; un ragazzo con la pelle scura; un ragazzo con i capelli ricci, e Mike Wheeler. Tutti gli adolescenti seduti a terra fissarono i membri dell'Hive, che non ebbero alcuna reazione.

"Non possiamo fidarci delle cazzate che ha detto" ringhiò Bev. 

"Sa chi è il soggetto del test, Bev" rispose Mike Hanlon. 

"Potrebbe aver mentito. Voglio dire, guardali: ci hanno inseguito con pistole finte e una fionda. Non fanno parte di nessuna organizzazione. Scommetto che sta mentendo per proteggere gli altri tre perdenti che lo hanno seguito."

Ben scosse la testa "Forse sta mentendo. Ma il fatto è che vive qui, ci voleva lontani dal laboratorio ed era disposto a combattere quattro contro sette per tenerci lontani. Deve sapere qualcosa."

Richie non aveva detto nulla. Continuava a guardare Mike Wheeler, pensando. Sapeva che suo padre ebbe molte relazioni in passato: "potremmo essere imparentati o è una strana coincidenza?" pensò.

"Stai bene?" sussurrò Eddie a Richie. Aveva notato lo sguardo costante di Richie verso il ragazzo seduto a terra.

"Sì, chiediamogli quello che ci serve e andiamo via" rispose Richie a bassa voce.

I sette erano tutti in fila, a braccia incrociate, concentrati sugli adolescenti seduti per terra di fronte a loro.

Eddie fu il primo a parlare "Chi è il soggetto di prova undici? A differenza di voi quattro, abbiamo armi vere, quindi considerate che abbiamo solo bisogno di uno di voi per le risposte che ci servono" La sua voce era cupa e fece spalancare gli occhi di Richie. Di solito Eddie parlava con un tono sarcastico; non aveva mai sentito quella sua voce crudele.

"Che cosa volete da lei?" Mike Wheeler chiese, interrompendolo. Non credeva che fossero in pericolo.

Bev socchiuse gli occhi e si avvicinò dietro la ragazza rossa. Sembravano sorelle, con i loro capelli e gli sguardi arrabbiati. Beverly la sollevò per un braccio e le mise il coltello alla gola. Mike non parlò, ma si irrigidì.

"Chi è?" chiese Bev, premendo ancora più forte la lama sulla gola della ragazza.

"Lasciala andare e te lo dirò!" disse rapidamente il ragazzo con la pelle scura, guadagnandosi un cipiglio da Mike.

Bev guardò Eddie e Stan, aspettando il loro ordine. Eddie annuì brevemente e Bev spinse la ragazza a terra e si appoggiò al muro dietro di lei. Il ragazzo con la pelle scura sollevò il mento della ragazza e sospirò sollevato quando non vide sangue, ma solo una linea rossa per via della pressione causata dal coltello.

"L'abbiamo lasciata andare, ora raccontaci" disse Stan, diventando impaziente.

"Undici era una nostra amica, ma si è trasferita. Non vive più qui" disse il ragazzo, mentre Mike Wheeler lo fissava.

"Che relazione aveva con quel laboratorio?"

"Era..." il ragazzo guardò di nuovo Mike, che stava scuotendo la testa.

"Non guardarlo. Non ti proteggerà. Se tutti voi volete uscirne vivi, suggerirei di continuare a parlare" scattò Eddie.

"Non dirgli niente, Lucas. Abbiamo promesso" disse Mike Wheeler.

Il ragazzo, Lucas, guardò Mike con un'espressione incredula "Non ci hanno puntato pistole alla testa e dei coltelli alla gola quando abbiamo promesso, stupido!"

"Possiamo ucciderne uno adesso?" Stan chiese a Eddie sottovoce "Tecnicamente ci stanno minacciando, è una specie di autodifesa?"

"Pensavo fossi contrario a fare casino" chiese Eddie, inarcando le sopracciglia.

"Questa non è davvero una missione prefissata, siamo noi a dover improvvisare e loro sanno qualcosa."

Richie afferrò il braccio di Eddie "Ho un'idea."

"Che cosa?" chiese Eddie, guardando Mike e Lucas che continuavano ad urlarsi a vicenda.

"Portane uno in un'altra stanza e coprigli la bocca con qualcosa, in modo che non parli. Spara da qualche parte nella stanza e fingi di averlo ucciso così avremo le nostre risposte" disse Richie a bassa voce.

Eddie guardò negli occhi Stan che annuì con approvazione "Prendi il loro leader. Scandalizzerà gli altri e capisco che tu vorresti fargli alcune domande che non sono legate alla missione, vero?"

Richie fece spallucce "Non può essere una coincidenza."

"Allora prendilo."

Richie fece un respiro traballante e avanzò, afferrando bruscamente il braccio di Mike e portandolo in un'altra stanza della casa. Gli altri a terra protestarono ma rimasero in silenzio quando videro le armi che gli altri membri dell'Hive possedevano.

"Dove lo stai portando?" chiese la ragazza, con gli occhi guizzanti mentre guardava Richie che trascinava via Mike.

Nessuno rispose e pochi minuti dopo si udì il colpo di una pistola da un'altra stanza.

"bastardi!" urlò il ragazzo con i capelli ricci, alzandosi in piedi, ma Lucas lo tirò giù di nuovo.

"Dicci cosa vogliamo sapere, o uno di voi sarà il prossimo" Stan parlò con voce ferma, cercando di rendere reale l'intera situazione.

Lucas sospirò e i suoi compagni lo guardarono entrambi con la preoccupazione negli occhi.

"Lucas, non dirglielo" disse la ragazza.

"Sappiamo che Undi si può proteggere, e anche Will e Joyce possono. Questa è questione di vita o la morte, Max" disse Lucas, fissando Stan ed Eddie che stavano fianco a fianco in attesa di risposte.

"Undici è una nostra amica. Ha questi poteri mentali e ucciderà ognuno di voi quando scoprirà cosa avete fatto a Mike."

Eddie non prestò attenzione all'ovvia minaccia "Che relazione ha con quel laboratorio?"

"È nata lì. In realtà, cresciuta lì. Uno psicopatico ha cercato di farle usare i suoi poteri e alla fine ha aperto una porta tra dimensioni, che poi ha chiuso. Il 4 di luglio c'è stato un attacco da un mostro dell'altro mondo e undici si è trasferita con uno dei nostri amici perché suo padre adottivo è morto durante l'attacco."

Tutti rimasero in silenzio per alcuni minuti, fino a quando Bev si fece beffe "Ti aspetti seriamente che crediamo che lei abbia dei poteri? Gesù, uccidine un altro. Forse sapremo la verità se lo facciamo proprio di fronte a loro."

"No, sta dicendo la verità! Neanche io all'inizio ci credevo!" urlò la ragazza, Max "Hanno fatto delle scansioni cerebrali per vedere quanto potere stava usando ma non è ben noto perché il governo sta cercando di nasconderlo!"

Bev sbuffò di nuovo, facendo girare il coltello nelle sue mani, quando scattò qualcosa nella testa di Eddie "Aspetta, scansioni cerebrali?"

Max annuì velocemente mentre Eddie apriva la sua cartella, estraendo le scansioni.

"Come queste?" chiese, mostrando al gruppo le foto.

"Credo di si."

"Tienili qui, vado a controllare Richie" disse Eddie a Stan, camminando lungo il corridoio.

breathe reddie Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang