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Richie era rimasto seduto nella Sala delle Analisi per tre ore, cercando di riflettere sul suo piano. Aveva bisogno di uno spazio tranquillo, ma non poteva tornare nella sua stanza; Eddie e lui cambiavano ogni notte la camera che avrebbero condiviso, quindi i ricordi erano troppo freschi e lo avrebbero reso ancora più triste.

Richie passò un'ora al computer, cercando di restringere la posizione di Eddie, ma non riusciva a concentrarsi. Era troppo turbato e spaventato, quindi si mise sul divano e si sdraiò sulla schiena, stringendo una palla antistress. Doveva riprendersi Eddie. Non era pronto per la negoziazione. Doveva salvarlo.

Gli altri adolescenti andavano e venivano, cercando di aiutare Richie. Non li avevano assegnato un altro lavoro, quindi decisero che non potevano lasciarlo bloccato nella sua testa piena di pensieri che lo avrebbero distrutto. Non era sicuro lasciarlo pensare di mattina.

"Ehi, Rich?" sussurrò Stan aprendo la porta. Richie non disse nulla, ma guardò verso di lui.

"Ci chiedevamo se volevi venire a lavorare fuori. Potrebbe essere un modo per non pensare più a nulla."

"No. Sto eseguendo analisi sulle telecamere a cui abbiamo accesso in tutto il paese per cercare di ottenere qualcosa. Non potrei continuare se esco fuori, devo concentrarmi su questo" disse Richie, mettendosi a sedere e facendo a Stan un sorriso debole.

"Ma-" Stan fu interrotto da un segnale acustico da uno degli schermi.

Richie quasi sbatté il viso sul muro per quanto velocemente si alzò dal divano. I suoi occhi si mossero rapidamente attraverso lo schermo, cercando qualunque cosa avesse fatto lampeggiare il computer.

"Vai a prendere gli altri, Stan. Ho Bowers!" disse Richie con gli occhi fissi sullo schermo in un fuoco arrabbiato.

Stan inarcò le sopracciglia. "Non dovremmo dirlo ai superiori?"

Richie lo guardò male "Non hanno intenzione di andare a cercarlo fino a domani sera, Stan. Se mostrerò loro questo non li farà muovere più velocemente. Dobbiamo salvare Eddie."

Stan non fu sorpreso dalle parole di Richie, ma fu visibilmente in disaccordo. "Siamo stati già beccato a scappare una vol-"

"Non mi interessa! Eddie è in pericolo e ho bisogno di recuperarlo! Sei cresciuto con lui! Come puoi sederti e non fare nulla?!" Richie scattò

Stan era scioccato. Sapeva che c'era qualcosa di vero in ciò che Richie aveva detto, quindi smise di parlare. Diede a Richie un'ultima occhiata confusa prima di sparire in fondo al corridoio per trovare gli altri.

...

In pochi minuti, tutti si diressero verso la Sala delle Analisi, desiderosi di scoprire perché Stan li avesse chiamati con urgenza e con così poco preavviso. Si sedettero tutti vicini sul divano mentre Richie sedeva su una sedia di fronte a loro con il computer dietro di lui.

"C-cosa c'è di così importante da d-dover incontrarci qui con così t-tanta fretta?" chiese Bill, sporgendosi al fianco di Stan.

"Ho trovato un posto, credo. Le telecamere di sicurezza che mostrano il nostro caro amico Henry Bowers a New York" Richie informò il gruppo che annuì con approvazione.

"Dobbiamo portarlo ai superiori" disse Ben, alzandosi.

Richie si fece avanti e spinse Ben, così da sedersi di nuovo. "Au contraire, Benny boy. I superiori non andranno fino a domani sera, ma chissà cosa potrebbe succedere a Eds in tutto questo tempo. So che è il protocollo per assicurarsi che tutto sia corretto, ma è troppo lungo"

Bev socchiuse gli occhi. "Non siamo autorizzati a partire."

"Cazzo!" disse Richie, alzando gli occhi al cielo. "Lo so, ma non possiamo semplicemente sederci qui mentre Eddie potrebbe essere torturato. Quel tipo mi ha letteralmente sparato dopo due minuti-"

"Chi non lo farebbe?" Stan mormorò, facendo sbuffare Bill, guadagnando entrambi uno sguardo da Richie.

"Come stavo dicendo Staniel, Eddie potrebbe essere ferito e dobbiamo salvarlo. Non me ne frega un cazzo se non verrete, ragazzi, ma io andrò." Richie si guardò attorno e tutti potevano perfettamente dire che non voleva andare da solo.

Bev si alzò in piedi e andò accanto a Richie. "Ha ragione. Eddie mi ha salvato da mio padre, ed è il nostro team leader. Dobbiamo salvarlo" gli altri si scambiarono sguardi nervosi.

Richie sospirò tristemente, lanciando un'occhiata tra gli altri. "Almeno copriteci" disse, lasciando la sala.

Venti minuti dopo, Bev e Richie erano nella stanza di Eddie. Eddie, essendo la persona paranoica che era, aveva sempre una collezione di coltelli sotto il suo letto. Bev lo sapeva e li mostrò a Richie, che li infilò al sicuro nella sua borsa.

Si diressero verso le scale, dove nessuno sorvegliava. Dopo il problema con l'attacco delle guardie e la scomparsa di Eddie, i superiori dissero che nessuno doveva fare la guardia. Presumevano che con la situazione a portata di mano, gli adolescenti non avrebbero cercato di andarsene e avrebbero aspettato gli ordini.

Bev e Richie salirono le scale e uscirono dalla porta, allontanandosi dall'Hive.

"Come ci arriviamo a New York?" chiese Bev.

Richie fece spallucce "Taxi?"

Bev sospirò ma lo seguì mentre Richie camminava verso il centro principale della città di Derry. Non appena arrivarono lì e iniziarono a cercare una specie di taxi, un grosso furgone nero si fermò accanto a loro.

"Entrate, stronzi" disse Stan, sporgendosi dalla finestra.

La porta laterale si aprì rivelando Mike e Ben nella parte posteriore, mentre Bill occupava il sedile del passeggero.

"Cosa ci fate qui?" chiese Richie, dopo che lui e Bev salirono sul furgone.

"Ci siamo resi conto che avevi ragione. Dobbiamo salvare Eddie. È uno dei nostri migliori amici e non c'è motivo per cui dovremmo anche solo pensare di non cercarlo" disse Mike, consegnando a Richie un tablet per iniziare a rintracciare dove gli Scorpioni si nascondevano.

Richie sorrise al gruppo di persone che ormai erano diventate una famiglia per lui. "Grazie ragazzi."

"Non ringraziarci ancora. Dobbiamo ancora salvare il coglione" disse Stan mentre Bill gli indicava quale strada prendere.

"Come hai osato chiamare il mio prezioso bambino coglione, Stan?!" Richie pianse drammaticamente, steso a terra con la mano sul cuore.

Tutti risero nervosamente, cercando di sconfiggere l'ansia che si erano creata nello stomaco. La verità era che nessuno di loro era pronto e nessuno di loro era sicuro che sarebbero tornati a casa vivi.

breathe reddie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora