52. Calma

1.7K 186 83
                                    

[ Prima di lasciarvi alla lettura volevo solo avvisarvi che questo non era un capitolo che avevo in programma o, per meglio dire, doveva far parte di quello in cui davo tutte le spiegazioni su ciò che ancora non si sa. Questo pezzo, però, è venuto più lungo del previsto e, siccome avrei dovuto farvi aspettare ancora tanto perché sono impegnata e non sono riuscita a scrivere molto, ho deciso intanto di pubblicare questo. Quindi niente spiegazioni per ora ma in cambio vi lascio un po' di yoonmin. Buona lettura! ]

~

Per la prima volta in vita sua, Jimin si fermò a riflettere se quello che stava per fare fosse la cosa giusta. Era riuscito ad entrare nel Regno dei Min grazie a Jungkook che, essendo rientrato giusto qualche ora prima di lui, aveva avvertito le guardie di confine, ordinando loro di far passare il Principe. Adesso, però, che si trovava poco distante dal palazzo Reale, iniziò a dubitare delle sue azioni. Non gli parve più una mossa intelligente quella di piombare all'improvviso davanti alla persona che l'aveva malamente cacciato via solo pochi giorni prima.

Era da tempo che aveva trovato un passaggio per entrare nel palazzo senza essere visto da nessuno ed era proprio così che, fin dalle prime volte, era riuscito ad arrivare da Yoongi senza essere fermato dalle guardie. Quel giorno, però, ci pensò un po' prima di percorrere quella strada. Ma che alternativa aveva? Se fosse entrato dall'ingresso principale le guardie gli avrebbero impedito di proseguire oltre.

A passi lenti, decise comunque di andare avanti. Fu quando arrivò in quella stanza, che aveva ospitato tanti dei loro momenti insieme, che iniziò a tremare. Aveva paura di crollare nuovamente davanti alle parole del Re, di sentirsi urlare contro ancora una volta di andarsene, che lui non lo voleva più vedere.

E quel timore si fece sempre più concreto quando Yoongi entrò nella camera in cui Jimin lo stava aspettando. I loro sguardi si incrociarono all'istante e, per quanto cercasse di controllare la propria reazione, fu impossibile non scorgere sul viso del Re l'enorme stupore che aveva provocato vedere il Principe lì, proprio di fronte a lui.

-"Non ci credo, adesso ho pure le allucinazioni."- Borbottò Yoongi mentre si strofinava le mani sugli occhi per cercare di eliminare quell'immagine che aveva davanti.

Non poteva essere vero, Jimin non poteva essere lì. Ma quando controllò di nuovo, nulla era cambiato.

-"Yoongi io..."- Cercò di parlare il Principe.

-"Non ti chiederò neanche come hai fatto ad entrare nel mio Regno e nel mio palazzo quando ogni singola guardia esistente ha l'ordine di tenerti lontano da me."- Lo interruppe il maggiore. –"Dovrò rinnovare tutto il personale, non fanno altro che deludermi ultimamente."- Aggiunse.

Yoongi non sembrava arrabbiato, piuttosto appariva sfinito, senza forze. Jimin sapeva quanto l'ultimo periodo non fosse stato facile per il Re ma non l'aveva mai visto così. Sembrava essersi arreso all'idea di aver già perso la battaglia contro tutti i suoi problemi. Non aveva più neanche la forza di urlargli contro e cacciarlo da lì, si mise semplicemente seduto sul letto ad osservare un punto impreciso sul muro di fronte a lui.

Vederlo reagire in quel modo lo fece star peggio perché sapeva di essere in parte responsabile di quello sguardo spento e di quei lunghi sospiri.

Ma Jimin non lo sapeva che il Re non avesse fatto altro che pensare a lui in questi giorni, desiderando di poterlo rivedere, riabbracciare e dimenticare il passato.

-"Che ci fai qui? È davvero così difficile capire ciò che dico ed ordino? È per questo che tutti continuate a non rispettare il mio volere ed i miei ordini?"- Chiese Yoongi.

Silver Chair ~ [Taekook]Where stories live. Discover now