2. Cotta

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Appena finì di vestirsi, Jungkook prese la sua spada, ancora avvolta dalla custodia, e si diresse verso il luogo in cui il suo insegnante lo stava aspettando.

Nei giorni soleggiati come quello di oggi, le lezioni di combattimento si tenevano all'aperto nel cortile del palazzo in cui i Jeon vivevano. Era un posto tranquillo, nessuno osava disturbare il nobile mentre si allenava, rendendo quei momenti la parte migliore della giornata di Jungkook.

Se il nobile, però, doveva essere del tutto onesto, non poteva fingere che fossero solo il luogo, la tranquillità e il tipo d'attività a rendere quei momenti bellissimi per lui. In realtà c'era un altro motivo, quello principale, che faceva in modo che Jungkook non aspettasse altro che l'arrivo di quelle lezioni private.

Il motivo era che il ventitreenne aveva una bella cotta per il suo insegnate di spada da ormai qualche tempo.

Jung Hoseok era considerato da tutto il Regno lo spadaccino migliore. Nessuno riusciva a batterlo perché nessuno possedeva la sua agilità e la sua incredibile capacità di maneggiare quella pesante spada come se fosse una piuma, la piuma più pericolosa e tagliente mai esistita. Le lodi per il suo talento riecheggiavano in ogni via, tra nobili e popolani, tanto che il Re decise di assumerlo come suo personale insegnante privato. Da quando era successo questo, Hoseok aveva dovuto ridurre le ore che dedicava all'insegnamento degli altri nobili per concentrare il suo tempo nella formazione del giovane Re.

Inutile dire che Jungkook, quando gli giunse voce che le sue lezioni sarebbero state più brevi, andò su tutte le furie. Cercò di convincere Hoseok in tutti i modi possibili per far sì che almeno le sue ore rimanessero invariate. Dopo giorni di richieste ininterrotte, riuscì ad ottenere ciò che voleva anche se questo costò all'insegnate la perdita di uno dei suoi allievi. Se voleva che le lezioni con Jungkook rimanessero come prima, doveva liberarsi di qualche altro nobile rinunciando ad allenarlo.

Jungkook interpretò quel gesto come un silenzioso 'mi piaci più tu degli altri, rinunciare a qualcuno per avere più tempo con te non mi pesa affatto'. Jungkook era convinto che, oltre alla profonda amicizia che condividevano, ci fosse qualcosa di più profondo a legarli e che l'interesse non fosse a senso unico ma che anche il suo insegnante iniziasse a provare qualcosa per lui.

Hoseok aveva ventisei anni e ancora non era sposato. Il suo lavoro e il suo futuro da soldato del Regno non gli imponevano di prendere moglie ma se avesse voluto avrebbe potuto. Era un bellissimo ragazzo dai capelli castani e con il fisico forgiato da anni ed anni di combattimenti ed allenamenti. Nonostante fosse quasi sempre coperto dalla veste da combattimento, Jungkook era riuscito a vedere il suo fisico scolpito quando, durante le giornate più calde, Hoseok si allenava a petto nudo. Quei momenti avevano sicuramente contribuito a rafforzare la cotta che il minore aveva.

-"Sei in ritardo."- Affermò il maggiore non appena vide entrare Jungkook nel cortile dove lo stava aspettando. –"Lo sai che odio i ritardatari."-

-"Ma adori me, quindi sono perdonato!"- Rispose sicuro il minore.

-"Smettila di parlare ed iniziamo l'allenamento. Oggi devo andare via prima, il Re ha richiesto una lezione straordinaria."- Gli spiegò Hoseok.

-"Ancora?"- Sbuffò irritato il moro. –"Ma di quante lezione ha bisogno? Che poi non gli servono a niente dato che ha quante guardie vuole a proteggerlo."-

-"L'arte del combattimento è molto più che semplice autodifesa."- Commentò il castano mentre si posizionava per iniziare l'allenamento.

Jungkook tirò fuori la spada dalla custodia e si avvicinò al suo maestro pronto a sferrare il primo colpo che fu parato senza nessun problema.

Silver Chair ~ [Taekook]Where stories live. Discover now