41. Cinque mesi

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I preparativi per il matrimonio Reale avevano messo in agitazione l'intero Regno. Anche chi in questa faccenda non aveva nulla a che fare, si trovava a scalpitare dalla gioia in attesa del fatidico giorno. In fondo il loro Re si stava per sposare e questo non era certo un evento all'ordine del giorno. E se già i matrimoni dei nobili erano un'enorme e pomposa festa, per quello Reale era tutto portato all'esagerazione.

Erano invitati a parteciparvi rappresentanti da tutti i Regni vicini e, ovviamente, tutti i nobili del Regno dei Min e del Regno degli Hwang, quello dal quale proveniva la promessa sposa del Re. Si sarebbe tenuto al palazzo Reale, già in parte finemente addobbato per l'evento. Stavano impiegando tutta la servitù del Regno per riuscire a preparare in tempo ogni dettaglio per il grande giorno. Erano stati addirittura assunti dei popolani come aiuto per quella settimana di folli preparativi.

Per questo si respirava un'aria di calma e tranquillità nei palazzi dei nobili, compreso quello dei Jeon. Gran parte dei loro servitori erano momentaneamente occupati altrove e, tra quelle mura, il silenzio iniziava a farsi spazio. Anche i nobili stessi erano impegnati perché un matrimonio rappresentava per loro il momento in cui sfoggiare con ben poca modestia i loro averi e le loro ricchezze. Per questo passavano giorni interi a ordinare ai sarti quali modifiche apportare ai propri abiti, rendendoli sempre più preziosi, brillanti e costosi.

Solo una persona si era estraniata da tutto questo ed aveva incaricato la sorella di trovare un abito adatto a lui. A Jungkook, infatti, non interessava per niente quel matrimonio. Anzi, aveva iniziato a desiderare che quel giorno non arrivasse mai perché per lui avrebbe soltanto rappresentato il momento in cui Taehyung se ne sarebbe dovuto tornare nel bosco senza di lui.

Nonostante tutto, i due ragazzi si stavano godendo quei giorni insieme. Taehyung si lasciò viziare dal caldo del camino, dalla comodità del letto, dalla vasca da bagno e dal dolce far niente. Non doveva occuparsi di procurarsi del cibo o di cucinarlo perché lì c'era qualcuno che cucinava per loro. Si era quasi dimenticato di quanto vario potesse essere il mangiare, di quanti sapori esistessero. Nel bosco era costretto a cibarsi quasi sempre delle stesse cose.

Passava le giornate in compagnia di Jungkook e, nonostante fosse confinato in qualche metro quadrato di stanza, che era comunque molto di più di quello che lui poteva offrire all'altro con la sua capanna, gli sembrava di aver a disposizione il mondo intero. Non si annoiava mai, non desiderava di uscire da quella porta, non si sentiva costretto in quelle quattro mura ma bensì libero, felice e a casa. Perché, finché c'era Jungkook con lui, Taehyung aveva tutto.

Quando, invece, il nobile doveva abbandonarlo per qualche ora, giusto il tempo di fare delle commissioni irrimandabili, passava il suo tempo a leggere qualche libro che gli era stato gentilmente prestato da Jein. Ormai era diventato bravo a leggere e si era appassionato a questa attività, sorprendendosi ogni volta di quanti incredibili mondi si trovassero nascosti tra quelle pagine scarabocchiate.

Altre volte, invece, era la stessa Jein a fare compagnia a Taehyung. Lei era l'unica che era stata avvertita della sua presenza a palazzo. Ormai al sesto mese di gravidanza, la ragazza aveva preso in simpatia il fidanzato di suo fratello e aveva iniziato ad usarlo come suo personale ascoltatore. Gli raccontava tutto ciò che le passava per la mente perché Taehyung, che al contrario suo non era un gran chiacchierone, gli lasciava molto volentieri le redini della conversazione.

Gli aveva raccontato di come ultimamente Hojun si fosse rifatto spesso vivo e che fosse andato a trovarla per chiederle come stesse procedendo la gravidanza. Era rimasta stupita nel constatare che suo marito non sembrasse più lo stesso e le pareva che fosse tornato tutto come quando ancora non erano sposati. La trattava bene nonostante andasse a trovarla raramente e non aveva più espresso il suo malcontento nel caso il bambino fosse stato un maschio. Aveva più volte incontrato anche Jungkook e, anche con lui, si era comportato bene. Non sembrava più essere interessato a farlo rinunciare alla sedia d'argento così che questa potesse passare a Jein. Le guardie del Consigliere Jeon ancora lo seguivano ma non aveva mai fatto niente di sospetto o che potesse in qualche modo portare a pensare che stesse escogitando qualcosa contro la famiglia della moglie.

Silver Chair ~ [Taekook]Where stories live. Discover now