35. Partenza

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Era già passata più di una settimana dall'ultima volta che Jungkook aveva visto Taehyung, però ora era lì, di nuovo in quel bosco di alberi del Tè, di nuovo tra le braccia del suo ragazzo. Questa volta aveva impiegato più tempo a palazzo perché si era messo d'impegno per organizzare alla perfezione l'incontro tra sua sorella Jein e Taehyung. Inizialmente aveva pensato di portare lei dal ragazzo ma, essendo Jein in dolce attesa, aveva preferito optare per il contrario. Doveva essere sicuro che sua sorella restasse costantemente nelle vicinanze di un medico perché, nonostante fino ad ora non avesse avuto grossi problemi, lo stress che le aveva causato Hojun non le aveva fatto bene. Era debole e, se mai le fosse successo qualcosa mentre era nel bosco con Jungkook, avrebbero impiegato troppe ore prima di raggiungere un villaggio per farsi aiutare da un medico.

Quindi no, Jein non si sarebbe mossa da palazzo. Ovviamente però non poteva neanche portare Taehyung a casa sua quando i suoi genitori e i loro servitori erano presenti. Doveva pensare a qualcosa per fare in modo che il suo ragazzo incontrasse meno persone possibili, meglio se nessuno. L'occasione gli si era presentata davanti qualche giorno dopo, come se il destino gli stesse dicendo che la decisione di portare Taehyung a conoscere sua sorella fosse quella giusta.

Era stavo avvisato che i suoi genitori sarebbero dovuti partire per il Regno dei Hwang insieme al Re e agli altri consiglieri con le relative mogli. Era stato organizzato un pranzo per annunciare l'imminente fidanzamento tra il Re Min e la figlia del Re Hwang. Tutti sapevano che i due fossero destinati al matrimonio ma ancora non c'era stata una comunicazione ufficiale, qualcosa che facesse presagire che quell'unione sarebbe stata celebrata di lì a breve.

Quindi, per qualche giorno, il palazzo dei Jeon sarebbe stato popolato solo da Jein e Jungkook. Bastava dare la giornata libera a tutti i servitori ed il gioco era fatto: Taehyung sarebbe potuto entrare a palazzo senza problemi. Le guardie già sapevano dell'esistenza del ragazzo perché, dato che dovevano proteggere il bosco dalle varie intrusioni, il padre di Jungkook era stato costretto a rivelare che qualcuno abitasse lì. Ovviamente non aveva fatto il nome di Taehyung e nessuno sapeva come fosse fatto quel ragazzo, ma sarebbe bastato fargli indossare qualcosa, in modo tale da coprirlo, per farlo passare senza problemi il controllo all'ingresso del palazzo. A Jungkook sarebbe bastato dire che avesse portato un ospite e che non volesse essere disturbato.

Adesso non restava che avvisare Taehyung di tutto questo suo piano. Jein ne era già a conoscenza e si era dimostrata molto entusiasta quando Jungkook le aveva rivelato che anche il suo ragazzo volesse incontrarla. Aveva addirittura detto che, per l'occasione, avrebbe preparato lei stessa del cibo, dato che anche ai cuochi era stata data la giornata libera.

-"Mi stai dicendo che dobbiamo partire ora? In questo momento?"- Chiese Taehyung che all'apparenza sembrava sconvolto.

Il nobile aveva appena finito di raccontargli come avesse organizzato questo incontro e che sarebbero potuti partire anche in quel preciso istante dato che, così facendo, sarebbero arrivati proprio il giorno da lui prestabilito. Il maggiore iniziò ad agitarsi e a camminare avanti e indietro.

-"Sì, Tae. Ho organizzato tutto. Mia sorella ci sta aspettando e non ci sarà nessun altro a palazzo."- Gli rispose Jungkook entusiasta. Era davvero felice di esser riuscito a preparare tutto nei minimi dettagli in così poco tempo, forse aveva avuto anche un pizzico di fortuna dalla sua parte ma era comunque fiero di se stesso e del suo lavoro.

-"Jungkook, ti avevo detto di darmi del tempo prima, una settimana non è abbastanza per me. Non sono pronto."- Confessò Taehyung che sembrava totalmente nel panico.

Dopo quelle parole e vedendo il suo ragazzo in quello stato, Jungkook si rattristò. Era talmente felice di esser riuscito ad avere il consenso del maggiore per un incontro con sua sorella che si era completamente scordato che gli avesse, però, chiesto anche del tempo. Taehyung non era mentalmente pronto a lasciare quel suo angolo di mondo, l'unico posto che lo faceva sentire al sicuro. Non era pronto a rinunciare ancora a quella solitudine che tanto desiderava. Non era pronto e Jungkook se ne rese conto in quel momento. Aveva pensato solo a se stesso, perché lui non vedeva l'ora che sua sorella incontrasse il ragazzo che amava e di cui tanto gli aveva parlato. Era così impaziente che si era scordato del fatto che a Taehyung servisse più tempo per prepararsi a quell'incontro.

Silver Chair ~ [Taekook]Where stories live. Discover now