17. Dolce e pericolosa trappola

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Una settimana dopo, Jungkook si trovava nuovamente da Taehyung.

Aveva approfittato del fatto che il Re sarebbe stato per qualche giorno in viaggio. Verso quale luogo, però, Jungkook non era tenuto a saperlo.

In viaggio con il Re c'erano anche i tre Consiglieri, quindi anche suo padre. Non averlo per qualche giorno al palazzo gli dava maggiore libertà e quindi poteva restare da Taehyung un po' più a lungo di quanto ci stava normalmente.

Nessuno si sarebbe accorto della sua assenza: sua sorella e sua madre erano a conoscenza della sua partenza ma non avevano alcun potere per impedirglielo, le uniche lezioni che aveva in quei giorni erano quelle con Hoseok che ormai aveva smesso di fargli domande sulle sue continue assenze.

Sua sorella stava meglio, Hojun non si era più fatto vivo e, per fortuna, Jein stava ricevendo tutto il supporto di cui aveva bisogno anche dalla madre.

Era quindi libero, libero di passare qualche giorno con il ragazzo del bosco.

-"Posso chiederti una cosa?"- Domandò infatti Jungkook non appena arrivò da Taehyung.

Erano entrambi sulla riva del fiumiciattolo che scorreva indisturbato in mezzo a tutto quel verde mentre osservavano il cavallo, visibilmente stanco, mentre si dissetava con quell'acqua fresca e limpida.

Taehyung annuì e il nobile riprese a parlare.

-"So che di solito resto qui un giorno e una notte ma questa settimana ho del tempo libero in più e mi chiedevo se potessi passarlo qui con te."-

Jungkook osservò Taehyung mentre aspettava una risposta alla sua domanda. Si sarebbe aspettato qualunque responso ma mai avrebbe immaginato che il castano annuisse sorridendo, entusiasta di quella richiesta.

-"Certo che puoi! Anzi, vieni con me che ho una sorpresa!"- Dichiarò su di giri prima di afferrare il polso del moro e trascinarlo verso la sua capanna.

-"Una sorpresa?"- Chiese incredulo Jungkook mentre il suo sguardo era fisso sulla grande e forte mano del castano che avvolgeva il suo polso.

Taehyung rimase in silenzio per tutto il tragitto e, quando ormai rimaneva solo qualche albero a nascondere la sua abitazione, si fermò di colpo voltandosi verso Jungkook.

Erano faccia a faccia, solo qualche centimetro a separarli. Il più piccolo era rimasto incantato a guardare il sorriso che persisteva sulle labbra del maggiore.

-"Ok, chiudi gli occhi adesso."- Gli ordinò Taehyung.

Ma il moro non obbedì. Perché doveva chiudere gli occhi? Perché doveva privarsi di quella bellissima immagine che si ritrovava davanti? Perché doveva smettere di guardare il viso del più grande quando ce l'aveva così vicino?

Non rispose, semplicemente tenne gli occhi aperti ed osservò tutti i particolari che adornavano quel volto così attraente e ne rimase ancora più incantato.

Era possibile trovare ad ogni sguardo qualcosa che rendeva Taehyung ancora più bello ai suoi occhi? Perché, per ogni secondo che passava, scorgeva su quel viso un dettaglio nuovo ed unico che mai più si sarebbe scordato.

Neanche si accorse, tanto era impegnato ad osservare il piccolo neo che il maggiore aveva sulla punta del naso, che Taehyung aveva smesso di sorridere, deluso che l'altro non avesse eseguito il suo ordine.

A svegliarlo fu la mano del castano che dal suo polso si spostò sui suoi occhi, privandolo del piacere di osservarlo ancora.

Una piccola smorfia di dissenso si aprì sul volto di Jungkook, smorfia che fu subito sostituita da un sorriso quando sentì il palmo dell'altra mano di Taehyung premere alla base della sua schiena per farlo avanzare.

Silver Chair ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora